8. Performance - Analisi dei Timings
Per effettuare questa sessione di test sono state misurate le performance complessive della RAM in termini di bandwidth e latenza a diverse frequenze operative.
Le impostazioni utilizzate per le HyperX Predator DDR4 3000MHz 16GB sulla nostra scheda madre ASUS Rampage V Extreme sono state le seguenti:
- RAM 1:18Â 2400MHz e CPU a 40x100=4000MHz
- RAM 1:26Â 2600MHz e CPU a 40x100=4000MHz
- RAM 1:28Â 2800MHz e CPU a 40x100=4000MHz
- RAM 1:30Â 3000MHz e CPU a 40x100=4000MHz
I timings principali impostati sono stati, rispettivamente, 12-13-13-30, 13-14-14-33, 14-15-15-36 e 15-16-16-39.
Naturalmente i valori stabiliti potranno variare da quanto realmente ottenuto di qualche MHz, dato che il generatore di frequenza della mainboard non restituisce valori di funzionamento esattamente uguali a quanto impostato dal BIOS.
In questo modo si misurerà il progressivo andamento delle prestazioni delle memorie con diverse frequenze e timings, oltre che l'efficienza dei moduli rispetto al bandwidth massimo teorico ottenuto alle varie frequenze operative.
I benchmark scelti, come di consueto, sono AIDA64 "Benchmark cache e memoria", per la misura della banda passante in lettura e della latenza, e Sisoft Sandra Lite 2015 "Larghezza di banda memoria", per le misure della banda passante.
AIDA64 utilizza un programma single thread per effettuare le misure di bandwidth, rispecchiando così le condizioni di funzionamento di un'applicazione specifica per questo tipo di esecuzione, mentre Sandra utilizza delle grandezze intere (non in virgola mobile) e restituisce le reali condizioni di funzionamento di un'applicazione multi threads grazie ad un motore espressamente progettato per questo tipo di misure.
Il grafico mostra un andamento molto lineare per entrambi i test evidenziando, però, un gap molto elevato rispetto ai valori della banda teorica e non riuscendo, oltretutto, ad incrementare in modo significativo le prestazioni all'aumentare della frequenza.
Questo andamento mette in luce una consistente perdita di efficienza in relazione a quanto offerto dalle attuali DDR3 su piattaforma X79 in modalità quad channel dove, a parità di frequenza, queste ultime possono beneficiare di timings più tirati.
Tuttavia, la particolare architettura delle DDR4 consente frequenze operative ben maggiori e, da qui ad un anno, si potrà facilmente giungere intorno ai 4GHz, mettendo fuori discussione i paragoni con le DDR3.
Nonostante l'impostazione in questi specifici test di un Command Rate pari ad 1T, le latenze risultano ancora lontane dai consueti valori delle DDR3.
La curva del grafico evidenzia un progressivo miglioramento all'aumentare della frequenza non tenendo conto dei timings applicati.
In basso potete osservare gli screen relativi a questa batteria di test, sia con frequenza e timings di targa, sia con tutte le altre impostazioni scelte.
 Â |  Â |
| 2400 12-13-13-30Â 1T | 2600 13-14-14-33Â 1T |
 Â |  Â |
| 2800 14-15-15-36Â 1T | 3000 15-16-16-39Â 1T |
HandBrake 0.10.0
A partire da questa recensione abbiamo voluto inserire un test di codifica video per cercare di rendere più palese l'effettivo impatto in termini prestazionali al variare delle impostazioni della RAM.
Handbrake è un transcoder video ossia un programma che permette di convertire un file da un formato all'altro consentendo l'utilizzo di differenti codifiche.
Il test di workload che abbiamo eseguito consiste nella conversione di un file video .mov di circa 6,3GB avente risoluzione di 3840x1714, 73,4Mbps, 24fps, H.264 in un video .m4v di circa 564MB con risoluzione 1920x856, 6440 kbps, 24fps, H.264.
Naturalmente, il dato preso in considerazione per il confronto delle prestazioni delle RAM sarà il tempo necessario per portare a termine tale operazione.
Le impostazioni di sistema utilizzate sono le stesse riportate nei test di memory bandwidth.
Come si evince facilmente dal grafico, la differenza prestazionale nelle varie condizioni da noi create risulta del tutto trascurabile.
