2. Viste da vicino - Parte Prima
Le Cloud Orbit S presentano un design semplice, privo di fronzoli, ma dall'estetica comunque gradevole e, nonostante siano realizzate prevalentemente in plastica, risultano robuste e decisamente ben assemblate.
Sia l'archetto che entrambi i due padiglioni sono caratterizzati esternamente da una finitura gommata liscia, molto piacevole al tatto, che dà subito l'idea di un prodotto premium compensando, in parte, l'assenza di materiali "nobili" come, ad esempio, l'alluminio, che generalmente troviamo su cuffie di alta gamma.
Nonostante portino con sé due driver Audeze da ben 100mm l'uno, le dimensioni delle Orbit rimangono senza dubbio contenute e stessa cosa si può dire del peso, infatti i 368g che le caratterizzano rappresentano un ottimo compromesso, soprattutto tenendo in considerazione la presenza della batteria interna, indispensabile per poterle utilizzare in caso di connessione analogica.
L'archetto, imbottito nella parte interna a contatto con la testa, presenta il classico sistema telescopico che ne permette l'estensione a scatti su entrambi i lati.
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I padiglioni basculanti possono essere inoltre ruotati verso l'interno, fino a 90°, caratteristica molto apprezzata soprattutto da chi è abituato a riporre le cuffie attorno al collo durante i momenti di pausa.
HyperX ha dotato le Orbit di cuscinetti ovali in memory foam dallo spessore consistente, in grado di circondare completamente il padiglione auricolare e garantire un ottimo grado di comfort.
Purtroppo, come mostrato in fase di unboxing, quelli di serie rivestiti in pelle sono gli unici forniti in dotazione e, a quanto pare, almeno per il momento, sul sito di HyperX non sembra essere disponibile alcuna variante in tessuto.