3. Vista da vicino


La Z390 I AORUS PRO WIFI è conforme allo standard Mini-ITX, una scelta che va incontro a quegli utenti che, per esigenze di spazio, o semplicemente per una scelta di design, preferiscono utilizzare postazioni estremamente compatte senza per questo rinunciare ad avere elevate prestazioni.


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Come su tutte le mainboard AORUS, il colore nero predomina in assoluto essendo utilizzato sul PCB e su buona parte della componentistica ivi installata, ma è impiegato anche il grigio per i dissipatori e l'argento sull'unico slot PCIe.

L'utilizzo di colori neutri conferisce alla scheda un design piuttosto sobrio, apparentemente poco adatto ad un prodotto destinato al gaming.

Tale scelta, però, si rivela vincente sul fronte della versatilità, consentendo di non avere alcun problema nella scelta dei componenti da poter abbinare.

A darle il giusto tocco di aggressività ci penserà il sistema di illuminazione RGB Fusion, in grado di offrire all'utente la possibilità di stravolgerne completamente il look, una volta accesa.


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Robustezza e qualità costruttiva sono quelle tipiche dei prodotti AORUS, coadiuvate da una progettazione particolarmente attenta che ha permesso, nonostante le dimensioni estremamente ridotte, di razionalizzare al meglio gli spazi a disposizione in maniera tale da assicurare una distribuzione ottimale della componentistica, dei vari slot e connettori, volta a garantire la massima efficienza sia dal punto di vista elettrico che termico.


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Sul retro del PCB, di colore rigorosamente nero, possiamo osservare il robusto backplate in metallo del socket, le viti di ritenzione dei dissipatori presenti sul lato opposto ed un buon numero di componenti SMD miniaturizzati spostati su questo lato per una maggiore pulizia del layout superiore.

Tra questi possiamo notare, situati lungo il bordo inferiore, gli otto LED deputati al sistema di illuminazione.

Su questo lato troviamo anche uno dei due connettori M.2 il cui utilizzo, sia per le evidenti difficoltà di accesso al drive, ma soprattutto per l'assenza di ricircolo di aria, va attentamente valutato e, a nostro avviso, preso in considerazione soltanto come "ultima spiaggia".


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Il socket utilizzato è il collaudato LGA 1151 V2 in grado di garantire il pieno supporto alle CPU Intel Coffee Lake-S di 8a e 9a generazione, ma incompatibile dal punto di vista elettrico con i processori precedenti.

Come su tutte le ultime schede appartenenti alla famiglia AORUS, anche in questo caso GIGABYTE ha utilizzato una placcatura in oro dei pin da 15 micron per evitare qualsiasi fenomeno di corrosione o cattivo contatto nel tempo.

Il sistema di ritenzione, prodotto da LOTES, si distingue per una elegante finitura brunita oltre che per le innegabili doti di robustezza che da sempre contraddistinguono questo marchio.

La notevole vicinanza di uno slot M.2 al socket, unita alla presenza di un buon numero di componenti ad alto profilo intorno ad esso, di fatto rende poco agevole una eventuale coibentazione per sistemi di raffreddamento estremo.

In ogni caso, per il normale utilizzo, l'altezza dei sopracitati componenti non comporta alcun problema di sorta, anche qualora volessimo utilizzare dissipatori ad aria particolarmente ingombranti.

La sezione di alimentazione prevede 6+2 fasi digitali, quindi non dello stesso livello rispetto a quella utilizzata sulle sorelle maggiori, ma in grado di garantire la massima stabilità alle nuove CPU Coffee Lake-S dotate di otto core.

Il VRM design prevede:

  • un controller PWM IR3520;
  • sei IR PowIRstage da 40A per per un totale di 240A;
  • Induttori in ferrite in grado di garantire altissima efficienza e correnti fino a 76A;
  • Resistori "anti sulfur design" dotati di layer in alluminio per prevenire l'ossidazione dovuta alla presenza di particolari agenti contenuti nell'aria.


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Interessante notare che anche questa scheda, al pari delle sorelle maggiori, adotta la tecnologia Solid Pin che prevede l'utilizzo di elementi interamente in metallo in luogo di quelli vuoti all'interno, sia per il connettore EPS 8 pin che per quello ATX 24pin.

La presenza dei pin solidi assicura un migliore contatto elettrico con conseguenti vantaggi in termini di stabilità sotto forte carico e di longevità dei connettori.