12. Benchmark 3D


Futuremark 3DMark Fire Strike

3DMark, versione 2013 del popolare benchmark della Futuremark, è stato sviluppato per misurare le prestazioni dell'hardware del computer, in particolare delle schede video.

Questa versione include tre test diversi, ciascuno progettato per un tipo specifico di hardware che adesso comprende, oltre ai PC ad alte prestazioni, anche dispositivi meno potenti come gli smartphone.

Si tratta, inoltre, della prima versione di benchmark cross platform della celebre software house: con esso è infatti possibile testare le prestazioni sia dei comuni PC equipaggiati con Windows, sia dei device mobile equipaggiati con Windows RT, Android o IOS.

Come le precedenti release, il software sottopone l'hardware ad intensi test di calcolo che coinvolgono sia la scheda grafica che il processore, restituendo punteggi direttamente proporzionali alla potenza del sistema in uso e, soprattutto, facilmente confrontabili.


GIGABYTE Z370 AORUS ULTRA GAMING WIFI 12. Benchmark 3D 1


I risultati emersi dal Fire Strike, almeno nella modalità performance, evidenziano prestazioni nettamente superiori della GIGABYTE Z370 AORUS ULTRA GAMING WIFI rispetto le piattaforme in comparativa mentre, nella più impegnativa modalità Extreme, è la piattaforma AMD che riesce ad avere la meglio sulle due Intel.


Futuremark 3DMark Time Spy

Time Spy è l'ultima fatica di Futuremark, un moderno benchmark sintetico in ambiente DirectX 12 che implementa molte delle novità più interessanti introdotte dalle API Microsoft.

Il motore di rendering del benchmark è infatti stato scritto basandosi sulle DirectX 12 con esplicito supporto a funzionalità quali Asynchronous Compute, prestando inoltre particolare attenzione all'ottimizzazione della gestione dei flussi di lavoro in ambito multi GPU esplicito e con massiccio ricorso al multithreading.

Per gli effetti di occlusione ambientale e per l'ottimizzazione degli effetti di illuminazione e il rendering delle ombre degli oggetti sono utilizzate le librerie Umbra (3.3.17 o superiori), mentre i calcoli per l'occlusion culling sono demandati alla CPU per non gravare sulla GPU.


GIGABYTE Z370 AORUS ULTRA GAMING WIFI 12. Benchmark 3D 2


Sebbene la modalità MCE enabled riesca a fornire un discreto boost prestazionale alla ULTRA GAMING WIFI, i punteggi restituiti nelle due diverse modalità del Time Spy vedono l'alternarsi della piattaforma in prova con l'accoppiata AMD X470 e 2700X, mentre Kaby Lake sembra in netta difficoltà evidenziando l'incidenza della potenza di calcolo della CPU in questo specifico test.  

Trattandosi di due benchmark particolarmente stressanti, abbiamo potuto apprezzare ancora una volta le innegabili doti di stabilità della mainboard, segno evidente dell'ottimo lavoro svolto in fase di progettazione sia della sezione di alimentazione che di quella di raffreddamento.


Unigine Heaven 4.0

Unigine Heaven 4.0 è un benchmark "multi-platform", ovvero è compatibile con ambienti Windows, Mac OS X e Linux.

Sul sistema operativo Microsoft il benchmark è in grado di sfruttare le API DirectX 11.1 mentre su Linux utilizza le ultime librerie OpenGL 4.x.

Questo nuovo potente benchmark, che restituisce sempre risultati imparziali, consente di testare la potenza delle proprie schede video.

La versione 4.0 è basata sull'attuale Heaven 3.0 e apporta rilevanti miglioramenti allo Screen Space Directional Occlusion (SSDO), un aggiornamento della tecnica Screen Space Ambient Occlusion (SSAO), che migliora la gestione dei riflessi della luce ambientale a la riproduzione delle ombre, presenta un lens flare perfezionato, consente di visualizzare le stelle durante le scene notturne rendendo la scena ancora più complessa, risolve alcuni bug noti e, infine, implementa la compatibilità con l'uso di configurazioni multi-monitor e le diverse modalità stereo 3D.


GIGABYTE Z370 AORUS ULTRA GAMING WIFI 12. Benchmark 3D 3


Utilizzando un motore grafico molto simile a quello dei titoli di ultima generazione, Unigine restituisce valori poco influenzati dalla potenza elaborativa della CPU, in particolar modo nei test ad alta risoluzione.

L'analisi del grafico non fa altro che confermare quanto appena affermato, evidenziando risultati abbastanza allineati tra le varie piattaforme, con differenze di pochi FPS che rientrano nei limiti di tolleranza del benchmark utilizzato.