Ricerca della massima frequenza di BCLK con IGP disattivata:

Anche per questa sessione di test abbiamo mantenuto la IGP Intel disabilitata, visto che per sessioni di overclock estreme non sarebbe comunque utilizzata. E' stato inoltre previsto di effettuare i test con il moltiplicatore della ram impostato sia a 6X che a 8X, il 10X per ovvi motivi è stato escluso. Abbiamo impostato il moltiplicatore della CPU pari a 18X e le seguenti tensioni d'esercizio: Vram=1,65V; VTT=1,35V; Vcore=1,27V; VMCH=1,35V .

Il benchmark utilizzato per questa sessione è il CPU test di Futuremark 3DMark Vantage che garantisce una certa stabilità del sistema in prova.


Gigabyte GA-H55-UD3H 11. Overclock - Parte seconda 1 

Gigabyte GA-H55-UD3H 11. Overclock - Parte seconda 2 

Max. BCLK con moltiplicatore Ram 8X 219Mhz

Max. BCLK con moltiplicatore Ram 6X 225Mhz


I valori di BCLK raggiunti dalla piccola GA H55-UD3 sono di tutto rispetto considerando il fatto che, in base al raffreddamento utilizzato, non abbiamo forzato i voltaggi; possiamo pensare che sia suscettibile di notevoli miglioramenti qualora venga utilizzata con raffreddamenti più estremi.


Ricerca della massima frequenza sulle memorie:

Per questa sessione di test, effettuato ancora una volta con la IGP Intel disabilitata, abbiamo impostato il moltiplicatore della CPU pari a 22X e le seguenti tensioni d'esercizio: Vram=1,65V; VTT=1,35V; Vcore=1,27V; VMCH=1,35V.

Il benchmark utilizzato per questa sessione è il SuperPi 1,5 mod 32M.


Gigabyte GA-H55-UD3H 11. Overclock - Parte seconda 3 

Max. frequenza sulle memorie 1740Mhz 7-8-7-21 1T


La parte finale dei test dimostra purtroppo l’aspetto negativo della piattaforma H55 e delle attuali CPU Clarkdale, chiaramente in evidenza dallo screen qui sopra riportato, dove la massima frequenza raggiunta dalle memorie è stata di soli 1740 MHz a Cas 7.
Anche variando il Ras to Cas, portandolo da 8 a 9 il guadagno di frequenza è stato praticamente nullo.

Questo porta a una riflessione legata sostanzialmente al funzionamento dell’architettura Clarkdale.
Il nuovo microprocessore Intel integra nello stesso package due Core distinti: uno legato ai processi di calcolo (CPU) e l’altro alle funzioni di grafica e di accesso alla memoria (GPU/MCH). Il memory controller è stato così inserito nel Die della VGA per semplificare la progettazione del chip in modo da permettere un accesso diretto da parte del processore grafico alla memoria di sistema, saltando l’utilizzo di BUS esterni e velocizzando così tutte le operazioni adibite alla grafica nello spazio di memoria condiviso.
Le due unità sono collegate tra di loro tramite il bus QPI. Quando il processore ha bisogno di un accesso ai dati residenti nella memoria di sistema, utilizza il BUS QPI per richiedere il dato necessario e mandarlo alle unità di calcolo. Nel nostro caso la limitata efficienza di questo passaggio è risultata il vero limite per il guadagno di frequenza delle memorie. Ogni CPU è unica in questo comportamento, alcuni processori possono comportarsi anche meglio del nostro i3 530, ma comunque devono sempre scontrarsi con l’ampiezza di bandwidth del BUS QPI. Se anche avessimo ottenuto delle prestazioni migliori sulle memorie, grazie ad un memory controller più propenso all'overclock, avremmo trovato il collo di bottiglia nel BUS esterno. L’efficienza del BUS QPI con l’architettura Clarkdale è fondamentale nelle prestazioni complessive. Con questo microprocessore consigliamo l’utilizzo di memorie a bassa latenza, le uniche in grado di valorizzare concretamente questa piattaforma, un buon paio di moduli a 1600MHz Cas 6 può incrementare sensibilmente le prestazioni del vostro sistema.