3. Visto da vicino - Parte seconda


Gamer Storm Captain 240 3. Visto da vicino - Parte seconda 1 


Il radiatore del Gamer Storm Captain 240 è di chiara derivazione Asetek sia per il design, sia per le dimensioni, che ricordiamo essere di 274 x 120 x 27mm.

La struttura, completamente in alluminio verniciato nero, presenta un fitto corpo alettato all'interno del quale è presente una singola serie di tubi piatti.

Su entrambe le superfici sono presenti otto fori filettati per il fissaggio di un massimo di quattro ventole in configurazione push pull per massimizzare il ricircolo d'aria e quindi le prestazioni.


Gamer Storm Captain 240 3. Visto da vicino - Parte seconda 2 


Nella parte inferiore del radiatore è possibile notare il tappo di chiusura sul quale è posto un adesivo che ci avvisa del decadimento della garanzia qualora venisse rimosso.


Gamer Storm GF120

Gamer Storm Captain 240 3. Visto da vicino - Parte seconda 3  Gamer Storm Captain 240 3. Visto da vicino - Parte seconda 4 
Dimensioni120mm (L) x 120mm (W) x 25mm (D)
Velocità
600~2200RPM
Rumorosità
17.6~39.3 dBA
Alimentazione
12V
Tensione
0.24±10%A
Flusso d'aria
182.24CFM
Pressione statica
3.71mm/H2O
Connettori4 Pin PWM


Le ventole fornite a corredo con i nuovi sistemi AiO Captain non sono altro che le prestanti Gamer Storm GF120, attualmente le soluzioni più performanti e silenziose che potete trovare nel catalogo DeepCool.

I modelli in questione conservano tutte le caratteristiche peculiari dei modelli Retail, come il Fluid Dynamic Bearing di manifattura giapponese, la tecnologia PWM (Pulse Width Modulation) ed il sistema Triple-Proof (Dustproof, Waterproof, Oil-leakage Proof), fatta eccezione per la nuova colorazione rossa, creata ad hoc per la gamma Captain.


Gamer Storm Captain 240 3. Visto da vicino - Parte seconda 5 


Il frame in plastica che accoglie la ventola presenta un particolare rivestimento in gomma termoplastica atta a garantire uno smorzamento totale delle vibrazioni prodotte.

Inoltre, come potete vedere dall'immagine in alto, è possibile accedere direttamente al motore facendo una leggere pressione sulle pale, in modo da effettuare la dovuta manutenzione in caso di problemi.

Ovviamente, con un MTBF di 100.000 ore, non crediamo dovrebbero esserci problemi di sorta, ma la rimozione delle pale agevolerà comunque l'operazione di pulizia delle stesse.