2. Visto da vicino


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Dopo aver toccato con mano il Corsair SF600 possiamo assicurarvi che le due immagini soprastanti non rendono immediatamente l'idea delle reali dimensioni dell'alimentatore in quanto la lunghezza dei vari lati è, in proporzione, simile a quella di un normale modello ATX.


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Il confronto con una biro potrebbe suscitare invece la stessa reazione che abbiamo avuto noi al primo contatto con l'alimentatore.

Come sia possibile infilare l'elettronica necessaria per erogare stabilmente 600W con una certificazione d'efficienza non scontata come la 80Plus Gold in uno spazio così ridotto, è una domanda a cui poche aziende potrebbero rispondere, eppure Corsair ha raccolto e a quanto pare superato anche questa sfida.


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Messo da parte lo stupore suscitato dalle dimensioni dell'alimentatore, concentriamoci sullo chassis che, nel perfetto stile Corsair, risulta estremamente robusto e verniciato alla perfezione.

L'adesivo laterale ben fatto e correttamente applicato ben si intona con la struttura.


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La parte frontale ospita le connessioni modulari disposte su due file e l''indicazione della destinazione d'uso delle singole porte è ottenuta mediante serigrafia.

Trattandosi di un alimentatore destinato a soluzioni ultracompatte non possiamo ovviamente aspettarci un numero maggiore di innesti, anche perché, visto lo spazio a disposizione, la scelta di rendere l'alimentatore completamente modulare è già di per sé lodevole.

La parte posteriore prevede la classica griglia a nido d'ape che occupa tutto lo spazio a disposizione; viene lasciato spazio solo al blocco presa/interruttore e all'adesivo riportante il modello.


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L'etichetta con i dati amperometrici, già osservati nella nostra tabella introduttiva, è stata applicata lateralmente.

Tale scelta è presumibilmente mirata a favorire lo smaltimento del calore da parte dello chassis che, visto il poco spazio disponibile all'interno, è stato impiegato come dissipatore per lo stadio secondario di rettifica.