2. Vista da vicino


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Sulla K68 RGB CORSAIR ripropone ovviamente i canoni stilistici della serie nata con la leggendaria K70 e poi allargata alle K90/95 e K65 con alcune sostanziali differenze, a partire dall'uso della meno nobile ma comunque resistente plastica anche per la scocca principale e l'assenza di dettagli particolari o rifiniture di pregio.

Nel complesso è un design abbastanza "rugged" di per sé, che incontra le necessità più essenziali senza scadere in linee da "monoblocco", fermo restando che per ogni esigenza di stile c'è sempre l'immancabile retroilluminazione.


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La novità più interessante per una meccanica CORSAIR di questa fascia sono i tasti multimediali dedicati, un dettaglio di poco conto per alcuni (ma comunque utile) presente ormai su numerose tastiere di fascia bassa e per questo irrinunciabile.

L'intero "gruppo" è molto simile a quello utilizzato per la K70, con la rotellina del volume qui sostituita da più economici pulsanti a membrana.


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Come le tastiere di fascia più elevata, anche la K68 RGB dispone di agganci per il poggiapolsi "di serie" CORSAIR fornito in confezione, a migliorare l'ergonomia in scrittura.


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Esternamente la finitura è assimilabile a quella utilizzata sulle recenti K95 Platinum e STRAFE RGB, caratterizzata da ottimo grip e da un comfort appena minore rispetto alle finiture più soffici in soft-touch, che comunque soffrono di una minore resistenza all'usura da uso intensivo e sudore.


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La struttura del pezzo non è pesantissima e risulta comunque solida e ferma grazie ai piedini rivestiti in PTFE.


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Uno sguardo al retro rivela il carattere abbastanza semplice della costruzione che, ad ogni modo, non va a penalizzare la solidità della periferica o la sua eventuale "resistenza".


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Sui supporti per l'inclinazione incide però una riduzione dei costi un po' eccessiva, con la mancanza della finitura gommata agli estremi degli stessi per migliorare ulteriormente la stabilità della tastiera.

Si tratta di un dettaglio ormai presente anche su molte tastiere economiche, peccato doverne fare a meno su questo modello.


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Una volta accesa, la K68 RGB mostra un effetto luminoso molto vivido (complice anche il font dei tasti utilizzato da poco tempo a questa parte nei prodotti CORSAIR) e molto definito, per via di un design che prevede una "armatura" in plastica sovrapposta al piano di montaggio degli switch (a vista, invece, sulle K70 e K95 in alluminio).


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Il cuore della tastiera  è costituito dagli switch CHERRY MX RGB, riconoscibili dalla costruzione in plastica trasparente che consente un effetto di illuminazione più omogeneo.

Ma vediamo anche un primo dettaglio della caratteristica alla base della certificazione IP32 dichiarata da CORSAIR ...


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Questa protezione, lo possiamo vedere, è ottenuta con l'installazione di una cover in silicone nello spazio libero fra tasto e switch, proteggendo fisicamente la tastiera dallo sversamento di liquidi e deviando ogni fluido fuori dalla portata di parti elettroniche sensibili senza interferire direttamente col funzionamento del meccanismo.

Come qualche esperto noterà, la classe IP32 non è sinonimo di protezione infallibile ed è dunque necessario spiegare il significato dietro questa sigla, che indica con la prima cifra il grado di protezione verso oggetti solidi e la seconda verso i liquidi.

La K68 RGB in particolare promette una protezione grado "3" verso i solidi, ovvero contro oggetti di spessore fino a 2,5mm (un rischio altamente improbabile per una tastiera da gioco), e di grado "2" verso i liquidi, ovvero contro gocce di acqua con inclinazione massima di 15°.

È importante altresì sottolineare i limiti di questa situazione, ovvero l'assenza di alcuna protezione contro la polvere (classe IP5x o superiore), comunque difficile da ottenere senza cover ermetiche date le caratteristiche degli switch CHERRY, e l'assenza di una protezione contro getti d'acqua da qualunque lato o immersioni, un'eventualità decisamente remota per un ambiente di gioco tipico.