5. Prova sul campo


Passiamo ora alla parte più interessante, ovvero la prova che effettueremo su queste due periferiche partendo proprio dalla K55 RGB che ci ha accompagnato per diversi giorni su parecchi giochi e nell'uso comune, sempre in abbinamento al fido Harpoon RGB.


CORSAIR K55 RGB & Harpoon RGB 5. Prova sul campo 1 


La CORSAIR K55 RGB è una classica tastiera a membrana e rubber dome, un soluzione tecnologica che abbiamo già introdotto nell'aspetto tecnico nelle pagine precedenti e che tutti conosciamo bene dal punto di vista del comportamento.

Dopo anni di switch Cherry e derivati, il feedback tattile e silenzioso del rubber dome è stato un piccolo ritorno al passato, peraltro neanche così particolarmente impegnativo, un po' come portare la bicicletta che è un'abilità che rimane dormiente.

Questo particolare meccanismo, che comunque ha i suoi momenti migliori nella scrittura e dovunque sia necessario non disturbare col rumore, rimane, anche sulla K55 RGB, superato in rapidità ed immediatezza dalla tecnologia meccanica che, normalmente, ha punti di attuazione ad un massimo di 2mm contro i 3-3,5mm delle membrane.

Non che questo pregiudichi moltissimo l'esperienza ludica, così come non lo faceva negli anni in cui questa tecnologia era lo standard, anche perché, oggi, la K55 RGB è fornita di un sistema di antighosting ottimizzato per il gioco del tutto sufficiente per i titoli da "WASD".


CORSAIR K55 RGB & Harpoon RGB 5. Prova sul campo 2


La differenza tra il design "ottimizzato" e quello con antighosting totale che troviamo su tastiere di più alto livello è nell'estensione del sistema di Key Rollover che consente la contemporanea pressione di più tasti senza generare errori: ciò è una misura della reale capacità della tastiera di rispondere a combo e movimenti veloci.

Mentre nei modelli di alta gamma siamo soliti identificare la presenza di un Key Rollover proprio, solitamente tipo 6KRO (6 tasti contemporaneamente) o NKRO (tutti i tasti contemporaneamente), nella K55 RGB troviamo il design ottimizzato da gioco solo in una zona, ovvero i tasti WASD, mentre il resto della tastiera ritiene le capacità base, solitamente indicate come "2KRO".

Questa soluzione coniuga i reali vantaggi di un sistema con Key Rollover (utile appunto nella zona WASD) senza i costi collegati ed i nostri test hanno provato che la K55 RGB è capace di attivare più di 6 tasti sull'intera tastiera in determinate condizioni, risultando del tutto adatta agli FPS.

La CORSAIR K55 RGB, tuttavia, non è "solo" una tastiera nuda e cruda, ma integra anche la funzione accessoria delle Macro che ne allarga il campo di utilizzo sia in gaming che nella normale produttività dove tornano utili degli extra del genere.


CORSAIR K55 RGB & Harpoon RGB 5. Prova sul campo 3 


L'ultimo Ghost Recon Wildlands è stata un buona occasione anche per il CORSAIR Harpoon RGB armato del sensore ottico PMW 3320 da poco rilasciato da PixArt, con una risoluzione gestibile tramite il Corsair Utility Engine tra 250 e 6000 DPI.

È ovviamente una soluzione che interessa la fascia bassa del mercato insieme al PMW 3325, di ancora più recente introduzione, ma cosa si intende per "sensore entry level" oggi?

Coprire le esigenze di molti, moltissimi giocatori in realtà.

Al di là del fattore risoluzione, sul quale poco ci soffermiamo per tantissimi motivi, l'Harpoon RGB ed il suo sensore sono in grado di offrire un tracciamento preciso, privo di interpolazioni notabili ed accelerazione hardware.

Sfortunatamente la massima velocità di funzionamento, un valore importante per i low senser, si abbassa tanto è più alta la risoluzione, motivo per cui consigliamo a questi ultimi di non superare quota 2000 DPI, dove tale valore è appena di 1,5m/s.

La qualità percepita, con il feedback offerto in gioco da rotellina e click è sicuramente di buon livello, ed il CORSAIR Harpoon RGB scorre fluido e saldo in mano come i migliori mouse da competizione, anche se non è tecnicamente pari quanto meno a livello di sensore.