5. Sistema di prova e Metodologia di Test


Sistema di prova

Corsair Dominator Platinum DDR4 3400MHz LE Orange 5. Sistema di prova e Metodologia di Test 1 
Case
Banchetto Microcool 101 Rev. 3
Alimentatore
Seasonic X-1250W
Processore
Intel Core I7-5930K
Raffreddamento
Impianto a liquido
Scheda madre
GIGABYTE X99-SOC Champion BIOS v. F4F beta
Memorie
Corsair Dominator Platinum DDR4 3400MHz C16 16GB kit (4X4GB)
Scheda video
MSI N780 Lightning
Unità di memorizzazione
Samsung 840 Pro 256GB
Sistema Operativo
Windows 8.1 Pro 64bit Update 1
Benchmark utilizzati
Super PI 1.5 Mod XS
AIDA64 Ver. 5.0
SiSoft Sandra Lite 2015
HandBrake 0.10.1
3DMark Fire Strike
LinX 0.6.5
Prime95 V. 27.9 Build 1


Tutti i test sono stati eseguiti con la piattaforma sopra elencata ed installata su di un banchetto Microcool 101 Rev. 3.

Il raffreddamento della CPU è stato affidato ad un impianto a liquido ad alte prestazioni costituito da un waterblock EK Supreme HF, un radiatore TFC da 360mm con tre ventole Schyte Slip Stream SY1225SL12SH ed una pompa Swiftech MCP 655.

Allo scopo di migliorare le performance delle  Corsair Dominator Platinum DDR4 3400MHz Limited Edition Orange, in particolare nei test che richiedono tensioni superiori a quelle nominali, le stesse sono state raffreddate tramite i Dominator Airflow Platinum forniti in dotazione, coadiuvati da una coppia di ventole da 120mm identiche a quelle utilizzate sul radiatore, poste ad una distanza di circa 10 centimetri.


Corsair Dominator Platinum DDR4 3400MHz LE Orange 5. Sistema di prova e Metodologia di Test 2 


Metodologia

La sessione di test sarà svolta in quattro modalità distinte:

1. Valuteremo il funzionamento delle memorie a frequenza di default con le specifiche di targa dichiarate dal costruttore. Lo scopo di questa prova è di valutare se il kit è conforme alla frequenza operativa dichiarata. I risultati dei test non vanno considerati dal punto di vista delle performance, ma sono svolti solo per ottenere una prova di stabilità dell'intero sistema.

2. La successiva sessione servirà a misurare le performance delle memorie ed eventualmente a evidenziare qualche anomalia legata al loro funzionamento. Queste prove saranno effettuate prima nel trovare la frequenza massima di funzionamento in base al Cas utilizzato, applicando le tensioni operative più adeguate alla tipologia di ICs utilizzati e, una volta ottenute le massime frequenze operative, valuteremo le performance di bandwidth in modo tale da rendere il sistema il più trasparente possibile rispetto ai valori misurati. In questa serie di test, il sistema (scheda madre e CPU in primis) deve avere la minima influenza sulle misurazioni di bandwidth e latenza, in modo tale che queste siano le più veritiere possibili per permettere, se ripetute in sistemi equivalenti, di ottenere risultati analoghi. I valori ottenuti evidenziano le performance che le RAM sono in grado di assicurare al sistema, indipendentemente da scheda madre e CPU utilizzate, a parità di condizioni operative.

3. Analizzeremo, poi, il comportamento fuori specifica delle memorie con le migliori impostazioni ottenute nei test precedenti e, in aggiunta, verificheremo l'eventuale aumento di prestazioni in seguito all'overclock della memoria cache integrata nella CPU.

4. In conclusione, testeremo le RAM in modalità Low Voltage per vedere se sono in grado di operare nelle condizioni indicate dal relativo standard JEDEC.

I benchmark utilizzati per le prove di stabilità e di bandwidth sono: LinX 0.6.5 e Prime95 svolti per almeno 20 minuti, nonché varie prove di misurazione della banda passante con AIDA64 e SiSoft Sandra Lite 2015, per verificare che i risultati siano in linea con le impostazioni applicate.

Per avere un dato concreto sulle prestazioni restituite dal sistema, abbiamo scelto il software di codifica video HandBrake v. 0.10.1.