3. Viste da vicino - Parte seconda


Passiamo ora ad analizzare quei particolari apparentemente secondari che, invece, sono di importanza vitale per giudicare l'aspetto qualitativo o funzionale delle MasterPulse Over-ear.

E quindi partiamo subito dalla novità tecnologica più importante introdotta su queste cuffie, il meccanismo Bass FX.


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Se in prima pagina abbiamo utilizzato il termine "tecnologia", spiegando tale funzionalità, saremo ora più specifici su quanto stiamo per vedere.

Bass FX è, in questo caso, un vero e proprio meccanismo (del tutto manuale e non automatico) che interessa la rimozione della copertura esterna del padiglione allo scopo di variare la "fisica" della camera acustica e, di conseguenza, anche la resa sonora delle cuffie.


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La rimozione delle scocche è di una semplicità disarmante grazie al sistema magnetico che assicura precisione di assemblaggio e affidabilità, ma che va anche a cambiare radicalmente l'aspetto delle cuffie.


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Seguendo poi lo "stile" delle altre soluzioni Master, il produttore si è già attivato per fornire ai makers il modo di creare, tramite progetti di stampa 3D in formato .stp e .obj, cover del tutto nuove rispetto a quelle standard fornite di default con le MasterPulse.

Rimane, ovviamente, anche valida la possibilità di usare dei semplici wrap con i motivi che più ci piacciono.


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Un'altra particolarità che avrete osservato sin dalle prime immagini è l'uso di un cavo piatto, una precisa scelta allo scopo di ridurre l'aggrovigliarsi dei cavi.

Certo, le MasterPulse Over-ear non sono un headset da infilare in una delle proprie tasche, dove le misteriose ed ancora inspiegate forze in gioco possono ridurre un paio di IEM in un indistricabile groviglio, ma potranno sicuramente risultare più facili da portare con sé.


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Per meglio assecondare la trasportabilità, inoltre, Cooler Master ha optato per un insolito quanto compatto design del microfono di tipologia omnidirezionale ed integrato all'interno del padiglione.


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A pochi centimetri dalle cuffie troviamo anche un pratico controller in linea, realizzato in plastica, dotato di potenziometro per il volume ed interruttore mute per il microfono.


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Il connettore terminale è un jack da 3,5mm in configurazione quadripolare o TRRS, un design elettrico in grado di trasportare quattro segnali: ground, stereo destro, stereo sinistro e microfono.

Questo connettore è frequentemente utilizzato nei dispositivi ad alta integrazione o laddove è necessario un connettore semplice per il collegamento di una cuffia stereo come nel caso di laptop ultrasottili, smartphone, tablet, senza dimenticare, ovviamente, il controller XBOX One (tramite adattatore MS proprietario) e il controller PS4.

Data la configurazione dei contatti, il jack TRRS può essere connesso ad una presa stereo TRS (tripolare), per capirci quella utilizzata dai lettori MP3, dalle schede audio dei PC e dalle uscite analogiche di TV e Home Theatre.

In questo caso, naturalmente, si perde la possibilità di utilizzare il microfono.


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Per ovviare al problema su PC è possibile utilizzare l'adattatore sdoppiato in dotazione, con due jack TRS per collegarsi alle classiche schede audio.

Questo schema di cablaggi (terminale TRRS più adattatore Stereo/mic o USB) sta lentamente divenendo lo standard per le cuffie gaming analogiche ed ibride di ultima generazione in virtù della maggiore semplicità che consente al giocatore di sfruttarle più agilmente con un'ampia gamma di dispositivi.