3. Esterno - Parte seconda
Continuando con l'analisi esterna del BitFenix Prodigy M Color, passiamo ad esaminare i lati che più di tutti differenziano la versione microATX dalla Mini-ITX, ovvero quello inferiore e quello posteriore.Â
Nella parte bassa sono presenti interessanti particolari: oltre alla base d'appoggio, in plastica morbida, frontalmente vi è una ampia feritoia che, come vedremo in fase d'assemblaggio, fungerà da base sostegno per l'alimentatore.
La restante superficie è coperta da un pannello in plastica calamitato, il cui utilizzo varierà in base a ciò che decideremo di installare sotto di esso.
La sua rimozione svela un'ampia griglia sulla quale è installata una ventola 120mm affiancabile da un'altra delle stesse dimensioni o sostituibile con una da 230mm.
Qualora la nostra configurazione non necessitasse di tali ventole installate, la base del case potrà essere usata come supporto per due drive da 3.5".
Il pannello in plastica servirà quindi solo ed esclusivamente nel caso in cui volessimo usufruire delle predisposizioni per due unità di storage invece delle ventole.Â
Con una fugace occhiata alla zona posteriore possiamo già intuire il posizionamento della scheda madre all'interno del case.
La presenza di cinque copri slot forati nella parte alta lascia intuire che, in realtà , il "form factor" del case non è un semplice microATX, bensì un Reverse microATX, ovvero con la scheda madre montata sulla parte sinistra e non sulla destra, da non confondere con lo standard BTX, abbandonato nel 2006 a soli due anni dalla sua introduzione sul mercato.
A sinistra dei copri slot troviamo un'ampia griglia di areazione e, poco più sotto, un'altra di generose dimensioni a protezione di una ventola da 120mm sostituibile, a scelta, con una da 140mm.Â
Sempre nella parte bassa, sul lato destro della griglia sopra menzionata, abbiamo l'apertura rettangolare dedicata all'I/O Shield della scheda madre e, sotto di essa, la spina per l'alimentatore.
