3. Vista da vicino - Parte seconda
Il design delle Flo, a connessioni intercambiabili, ha due grossi pregi, primo fra tutti la possibilità di usare il cavo giusto per l'applicazione scelta, ma anche un eventuale cavo già in vostro possesso con connettore di tipo mini-jack (alcuni di voi, potrebbero voler utilizzare un cavo a spirale...)
Il risvolto negativo di questa soluzione e che gli stessi connettori mini-jack sono soggetti talvolta a rottura o al classico effetto "contatto allentato", ma in tal caso la riparazione risulta piuttosto agevole.
Abbiamo un ulteriore buona notizia: come è possibile osservare dalla foto in alto, le imbottiture (cushions) sono removibili e di tipo piuttosto comune.
Ad un esame tattile l'imbottitura appare mediamente densa anche se un leggero aumento di volume degli stessi padiglioni può migliorare il comfort delle Flo in alcuni casi limite, personalizzazione facilmente eseguibile per i motivi sopra esposti, utilizzando, magari, delle imbottiture in microfibra o velluto.
A sostegno della nostra ipotesi ci sono le misure, che assimilano tali imbottiture a quelle utilizzate da gran parte dei produttori (come Sony) per le proprie cuffie entry level da ascolto.
Il microfono in dotazione con le BitFenix Flo è un unico pezzo costruito in due sezioni di plastica deformabile, che lo rendono leggermente modellabile per adattarlo in base alle nostre personali esigenze.
L'idea in sé non è male, ma da un punto di vista puramente stilistico mal si sposa con l'eleganza delle Flo: gusti personali comunque, non ne faremo certamente una ragione di demerito.
Ma avremo modo di farci un'idea precisa sulla qualità funzionale di questo componente nella nostra prova sul campo, esattamente ciò di cui parleremo a partire dalla prossima pagina.
