5. Prova sul campo


È giunto il momento di mettere sotto torchio le nuove ASUS ROG Theta Electret nelle più svariate condizioni di utilizzo per valutarne sia la qualità audio che il grado di comfort restituito.

Per le prove utilizzeremo principalmente quattro sorgenti audio, nello specifico:

1) PC Desktop con DAC Audio ASUS Essence One MKII MUSES Edition

2) PC Desktop con scheda audio Realtek ALC1220-VB Enhance

3) Smartphone LG G7 ThinQ con DAC Audio (ESS SABRE Quad DAC ES9218P)

4) Sony PlayStation 4 Pro


ASUS ROG Theta Electret 5. Prova sul campo 1 


Ergonomia

Avendo già provato il modello 7.1 non possiamo che confermare le nostre impressioni, facendo un ulteriore plauso all'egregio lavoro svolto da ASUS per quanto concerne l'ergonomia di questa serie.

La gamma Theta offre un grado di vestibilità fuori dal comune, risultando decisamente comode anche dopo ore di utilizzo, nonostante un peso generoso ed una struttura decisamente ingombrante.

Parte del merito del successo del design e della comodità di queste cuffie va ai cuscinetti dei padiglioni, ereditati dai modelli Delta, in grado di inglobare completamente l'orecchio e di garantire un comfort ideale sin da subito, grazie ad un'imbottitura morbida che renderà piacevole indossarle.

Entrambi i cuscinetti forniti in bundle sono realizzati in maniera impeccabile e garantiscono una buona aerazione.

In questo periodo abbiamo preferito utilizzare ovviamente quelli in microfibra traspirante, il feeling (e quindi la scelta) è comunque a discrezione dell'utilizzatore.

Come per la variante 7.1, anche le ROG Theta Electret sono cuffie da "postazione", l'ingombro del doppio cavo va assolutamente in contrasto con la mobilità, così come anche i continui movimenti di testa e collo che potrebbero farvi avvertire maggiormente i 550 grammi e la conseguente stanchezza.


ASUS ROG Theta Electret 5. Prova sul campo 2 


Ascolto

Per le prove di ascolto abbiamo utilizzato una compilation in formato FLAC (Free Lossless Audio Codec) caratterizzata da tracce di generi musicali estremamente diversi tra loro.

Quello che sin da subito ci ha colpito durante questa prova è stata la differenza tangibile di qualità ottenuta con i vari dispositivi.

C'è un vero e proprio abisso qualitativo, ad esempio, tra l'ascolto con l'Essence One MKII MUSES Edition e la Realtek ALC1220-VB Enhance del nostro PC Desktop o, anche, tra quest'ultima e lo smartphone LG G7 con DAC ESS SABRE ES9218P.

Il comportamento non è affatto bass-oriented come ci si potrebbe aspettare da una cuffia (apparentemente) in stile gaming ma, piuttosto, orientato ai medi e agli alti: i driver delle Theta Electret, anche senza modifiche all'equalizzazione, hanno saputo soddisfarci in ogni situazione dimostrandosi all'altezza di qualsiasi traccia e genere musicale.

Passare dal DAC professionale di ASUS allo smartphone o alla PS4 è stato davvero traumatico, motivo per cui vi consigliamo caldamente l'acquisto di un DAC o, quantomeno, di un amplificatore.

Inutile dire che andando a personalizzare l'equalizzazione tramite un buon software come, ad esempio, FXSound Enhancer oppure Equalizer APO, siamo riusciti ad ottenere una resa perfetta per i nostri gusti creando dei preset estremamente validi per musica, film e gaming.


Gaming su Playstation 4 Pro - The Last Of Us  Parte II

ASUS ROG Theta Electret 5. Prova sul campo 3 


La scelta del titolo per la prova con la console ammiraglia di casa Sony è ricaduta su The Last Of Us Parte II, sequel dell'acclamato titolo rilasciato su PS3 nel lontano 2013.

Sviluppato da Naughty Dog e rilasciato lo scorso 19 giugno, questo atteso seguito narra degli eventi di Joel ed Ellie a distanza di quattro anni dal primo capitolo.

Siamo a Jackson, in Mississipi, dove i due si sono trasferiti per vivere una vita tranquilla con una comunità di sopravvissuti all'infezione di cordyceps che ha devastato il mondo, ma la tranquillità, purtroppo per i personaggi del gioco e per fortuna per il giocatore, durerà molto poco...


ASUS ROG Theta Electret 5. Prova sul campo 4 


Abbiamo affrontato le prime ore della campagna di gioco utilizzando le Theta Electret collegandole direttamente al Dualshock 4.

L'assenza di amplificazione ha gravato molto sulla qualità audio e sull'immersività nel mondo di gioco, basti pensare che anche impostando al massimo l'output audio il volume era così ridotto da permetterci di percepire tutti i rumori esterni, una sensazione tutt'altro che piacevole.

La qualità dei driver è fuori discussione, ma l'assenza di personalizzazione unita ad un tuning incentrato su bassi, medi ed alti bilanciati, non ha reso giustizia alle fasi più concitate del titolo, con esplosioni e spari "spenti" e poco soddisfacenti.

Sensazioni assolutamente positive, invece, per quanto concerne il parlato e la resa delle colonne sonore, assolutamente appaganti.


Gaming su PC e surround virtuale - Call Of Duty Warzone

ASUS ROG Theta Electret 5. Prova sul campo 5


In questa fase ci siamo concentrati sull'utilizzo delle Theta Electret su PC e, in particolare, con il gaming e l'emulazione surround con l'acclamato MMOFPS Call Of Duty Warzone.

Come consigliato dal produttore, abbiamo utilizzato la tecnologia Windows Sonic integrata in Windows 10.

L'algoritmo in questione è risultato efficace, in particolar modo con le cuffie collegate al DAC Essence One MKII MUSES Edition, con risultati soddisfacenti per quanto riguarda la resa della spazialità, al pari di gran parte dei sistemi con audio 7.1 virtuale da noi provati.

Abbiamo comunque preferito la modalità stereo, assolutamente priva di manipolazioni software ed in grado di restituire suoni più puliti e fedeli alla realtà.

A differenza della prova su PS4, questa volta ci siamo avvalsi anche di FXSound Enhancer per migliorare la resa dei bassi ottenendo un esperienza audio ancora più adatta al gaming e, quindi, più appagante.

Oltre Windows Sonic, abbiamo deciso di testare anche l'algoritmo di Razer THX Spatial Audio acquistabile sullo store e disponibile in prova gratuita.

Il software, che ricorda visivamente Synapse 3, consente di attivare la modalità surround 7.1 su tutte le cuffie (analogiche, Bluetooth e USB) e dispone di un equalizzatore integrato a 10 bande con preset THX più una serie di algoritmi per migliorare il suono come Bass Boost e Sound Normalization.

Dopo aver effettuato la calibrazione, tramite apposito menu, ci siamo tuffati nella warzone per conquistare il podio rimanendo l'ultima squadra in gioco.

La resa della spazialità non differisce molto da quella restituita da Windows Sonic, ma le migliorie audio e la calibrazione ci hanno permesso di ottenere risultati superiori sia in termini di percezione dell'ambiente virtuale che in fatto di qualità sonora.

Ancora una volta, però, abbiamo preferito la modalità stereo nuda e cruda...


Microfono


La capsula microfonica è la medesima utilizzata sulla variante 7.1, questa volte senza la tecnologia di cancellazione attiva del rumore coadiuvata dal chip AI.

Come è possibile ascoltare dal sample audio, il trasduttore riesce comunque a restituire una buona resa del parlato, anche in condizioni di accentuata rumorosità (tastiera meccanica).

NOTA: il test è registrato in assenza di amplificazione o qualsiasi trattamento in post per valutare le qualità di base; la resa dell'audio nel nostro test può differire sensibilmente dal segnale inviato attraverso programmi VoIP come TeamSpeak3, Discord o Skype per svariate cause.