2. Visto da vicino


ASUS ROG STRIX MAGNUS 2. Visto da vicino 1 


Lo STRIX MAGNUS si presenta con un look veramente insolito per la classe di prodotti alla quale appartiene (in quanto largo e basso) e, mentre i microfoni tradizionali tendono ad assumere la solita forma di un cono gelato, questo ROG segue un altro stile, tanto che in queste settimane l'ironia si è consumata in rete (anche sulla pagina ufficiale ASUS) tra chi crede assomigli ad un rasoio elettrico o ad un deodorante stick.

Questa familiare veste ha uno scopo preciso comunque: il microfono ROG vuole essere una proposta particolarmente compatta con soli 135mm in altezza.

Presente, inoltre, un aggancio Kensington Lock che risulta decisamente utile durante gli eventi pubblici ed un piccolo foro poco sotto il logo, leggermente a sinistra: lì dovrebbe porsi un ulteriore microfono dedicato al sistema ENC attivo.


ASUS ROG STRIX MAGNUS 2. Visto da vicino 2 


I materiali utilizzati, la progettazione e le sensazioni trasmesse dalle finiture rendono giustizia  alla definizione premium che abbiamo ipotizzato per il MAGNUS: la scocca, in gran parte metallica, ed il design moderno sono di sicuro effetto.


ASUS ROG STRIX MAGNUS 2. Visto da vicino 3


Le tre capsule condensatore da 14 mm, ovviamente non a vista, sono protette dalla consueta maglia in acciaio sotto alla quale troviamo un logo ROG ancora protetto dalla sua pellicola dedicata.


ASUS ROG STRIX MAGNUS 2. Visto da vicino 4 


Lo STRIX MAGNUS utilizza un approccio driverless e si affida ad una serie di comandi fisici sul lato frontale per offrire un'usabilità più immediata anche durante il gioco o lo streaming e tutte le comodità di un dispositivo di fatto plug & play.

Solo la funzionalità AURA SYNC richiede un software e ci meravigliamo del fatto che ASUS abbia partorito una app standalone e non sia riuscita a realizzare un'integrazione con Armoury, il software che già controlla le periferiche del brand ROG/STRIX e che sarebbe lo strumento ideale per ottenere una perfetta sintonia cromatica sulla propria scrivania.


ASUS ROG STRIX MAGNUS 2. Visto da vicino 5 


Il lato destro offre le seguenti regolazioni e uscite:

  • Selettore figura polare (Cardioide, Stereo e ENC)
  • Potenziometro guadagno in entrata
  • Uscita USB "HUB" 2.0 (anche dati, per periferiche e dispositivi)
  • AUX IN analogica Stereo jack 3,5mm (per strumenti o altri microfoni)


ASUS ROG STRIX MAGNUS 2. Visto da vicino 6 


Sul lato sinistro, invece, troviamo i seguenti controlli:

  • Disattivazione microfono
  • Disattivazione LED
  • Potenziometro regolazione volume uscita monitor
  • Uscita monitor analogica Stereo jack 3,5mm (dati non disponibili su impedenza d'uscita, carico e corrente, ma crediamo siano comparabili all'uscita di una scheda audio per PC)
  • Connessione dati e alimentazione PC USB 3.0


ASUS ROG STRIX MAGNUS 2. Visto da vicino 7 


Il cavo per collegare il MAGNUS al PC attraverso l'apposita porta USB 3.0 è un maschio-maschio tipo A dal diametro generoso, il che lascia supporre una qualità particolarmente elevata e una buona schermatura.

La forma particolare del terminale lato MAGNUS non impedisce l'utilizzo di cavi aftermarket, magari di lunghezza maggiore, ed è in realtà così progettata esclusivamente per motivi estetici.


ASUS ROG STRIX MAGNUS 2. Visto da vicino 8  ASUS ROG STRIX MAGNUS 2. Visto da vicino 9 


L'illuminazione, che può contare su differenti LED e zone, è decisamente più elaborata sul retro che sul frontale, dove l'effetto è nulla più di un piccolo glow proveniente dal fondo.

Il motivo è presto spiegato: quello che è il retro, e che a colpo d'occhio può passare per il frontale, è il lato che più verosimilmente darà verso la telecamera personale di uno streamer, solitamente piazzata sul bordo superiore del monitor.

In questo modo, anche il MAGNUS fornisce il suo "lato migliore" al pubblico.

Per gestire l'illuminazione si dovrà ricorrere all'app AURA RGB (Peripherals) disponibile sul sito ASUS, un software non solo differente dal ROG Armoury utilizzato per gestire le periferiche, ma anche da quello utilizzato per i componenti ROG come le schede madri MAXIMUS, RAMPAGE e CROSSHAIR e le schede video serie ROG STRIX

Una scelta al momento non comprensibile, ma che pensiamo verrà corretta nello sviluppo del sistema AURA SYNC.