2. ROG Claymore II - Parte prima
Come la maggior parte dei prodotti ROG, anche la Claymore II ha un design molto accattivante che ne rivela subito la vocazione gaming.
Privata del tastierino numerico removibile, si presenta come una tenkeyless (80%) con dimensioni di 375x155x20mm (LxPxA) per un peso di circa 1kg, quindi leggermente più ampia e pesante rispetto ad altre tastiere meccaniche presenti in commercio; ciò è dovuto, principalmente, alla scocca e al frame in alluminio (che le conferiscono rigidità e robustezza) ed alla presenza di una batteria agli ioni di Litio da 4000mAh, in grado di garantire, in configurazione full-size, 90 ore di utilizzo con il sistema di illuminazione spento o 43 ore con illuminazione standard.
I keycaps, in ABS, presentano il tipico font ASUS ROG, facilmente leggibile e di dimensioni generose, che rendono il prodotto decisamente più accattivante rispetto ad una classica tastiera ma, allo stesso tempo, difficilmente personalizzabile con kit custom.
La top-row dei tasti, ad esclusione del quartetto F1-F4, è dedicata in buona parte ai comandi multimediali, azionabili tenendo premuto il tasto FN posizionato di fianco al tasto "Alt" di destra.
Poco più sopra rispetto ai tasti F9-F12, su di una fascia in alluminio di colore più scuro, sono nascoste le spie indicanti il profilo in uso, il blocco dei tasti funzione di Windows e l'eventuale collegamento tramite USB.
Continuando con l'analisi della parte alta, nell'angolo sinistro possiamo notare una esclusiva di questo modello, ovvero un inserto in plastica lucida, più scuro rispetto al resto della tastiera, contenente il logo ASUS ROG e quattro barre traslucide.
Come vedremo a tastiera in funzione, tale sezione, così come i tasti, sarà illuminata e totalmente personalizzabile, inoltre le quattro barre potranno fungere anche da indicatore del livello della batteria.
A completare, almeno per ora, il discorso tasti funzione, la combinazione tra Fn e le frecce direzionali permette di modificare l'intensità e gli effetti luminosi attivi sulla tastiera, senza doversi interfacciare con il software dedicato.
Rimuovendo un keycap, accediamo ai nuovi switch proprietari ASUS, denominati RX Optical Mechanical Switch e, in questo caso, proposti nella variante RED.
Gli switch ASUS presentano uno stabilizzatore a forma di X che, combinato allo stampo in plastica opaca rigida e al keycaps con quattro incastri negli angoli, riesce a garantire una incredibile stabilità e uniformità durante tutta la sua corsa.
I ROG RX Optical Mechanical Switch Red si caratterizzano per una distanza di attivazione pari a 2mm e una forza di 40gf al momento del click, che sale fino a 45gf nel punto di attivazione e a 55gf su quello di pressione massima, ovvero 4mm.
Queste caratteristiche garantiscono alla pressione un feedback liscio e lineare, un ottimo rimbalzo a fine corsa e permettono di evitare pressioni accidentali.
I primi switch prodotti da ROG sfruttano un sistema esente da contatti meccanici, basato esclusivamente sulla luce come mezzo di informazione per il trigger del segnale.
Il tempo che intercorre tra la pressione del tasto e la ricezione del segnale è quindi pressoché nullo, al punto che è stato aggiunto via software un intervallo minimo di 10ms che deve intercorrere tra due pressioni di uno stesso tasto per evitare doppi click non voluti.
Ultima peculiarità dei nuovi switch targati ROG è il posizionamento del LED, che non si trova più nella parte alta, ma al centro.
Questa scelta garantisce una maggiore e più regolare diffusione della luce, amplificata ulteriormente dalla sezione trasparente alla base dello switch.
I keycaps, realizzati ad hoc per i nuovi switch, sono in plastica ABS anziché PBT, una scelta insolita vista la fascia di prezzo della Claymor II ma, a detta di ASUS, necessaria per garantire una diffusione della luce uniforme visto il posizionamento del LED.
