6. Prova sul campo


Dopo aver sviscerato tutte le specifiche tecniche dell'AORUS FI27Q-X, ci possiamo finalmente tuffare nei test sul campo.

Per la prova abbiamo scelto numerosi titoli di cui citiamo i più rappresentativi.

  • Valorant, uno dei titoli FPS più competitivi all'interno del mercato dove abbiamo modo di sperimentare al meglio l'elevato refresh e le basse latenze. In aggiunta, questo gioco è caratterizzato da colori molto brillanti, ottimi per ottenere un riscontro diretto della capacità cromatica di questo monitor.
  • Cyberpunk 2077, controversie e bug a parte, rimane uno dei titoli più graficamente appaganti dell'ultimo periodo.

Come già anticipato dai test, i colori di questo pannello sono estremamente ricchi e l'esperienza che ne deriva è del tutto coinvolgente.

L'ampia copertura della gamma cromatica si fa sentire su tutto lo spettro di colori ed in ogni frangente, dal gioco alla visualizzazione di contenuti multimediali.

Quelli che seguono non sono rendering o fotomontaggi, bensì fotografie reali del monitor su varie scene utili a rappresentare diverse combinazioni di colori.


AORUS FI27Q-X 6. Prova sul campo 1 
AORUS FI27Q-X 6. Prova sul campo 2  AORUS FI27Q-X 6. Prova sul campo 3 


Gli angoli di visuale sono eccelsi, praticamente assente qualsiasi genere di distorsione anche da zone periferiche: nella pratica, quindi, il monitor può essere utilizzato tranquillamente da qualsiasi angolazione, con collocazioni laterali, come monitor secondario o dalla distanza per la visione di un film.

Come da prassi per la tecnologia IPS, i neri sono un po' sbiaditi, ma questo aspetto non risulta assolutamente di disturbo anche in scene particolarmente scure come spesso avviene in Cyberpunk.

Il contrasto tra gli ambienti notturni e le illuminazioni al neon di Night City è reso in maniera spettacolare, enfatizzato, poi, dagli elevati dettagli del QHD.

Spostandoci fuori città e nelle zone desertiche, la ricchezza dei colori gioca un ruolo fondamentale nella creazione di scenari stupefacenti ed estremamente vividi.

Spostandoci su sparatutto competitivi, dove i 240Hz si fanno sentire, l'esperienza è semplicemente perfetta.

Fluidità assoluta e motion clarity al pari delle ormai deprecate alternative TN, confermata da una comparativa diretta fatta su Valorant dove non siamo riusciti a trovare uno scenario che offrisse differenze sostanziali.

Dopo diverse sessioni passate al poligono di tiro e numerose partite in multigiocatore, non possiamo che consigliare questo specifico modello come soluzione ideale per gli amanti dei titoli ESport, che non vogliono però rinunciare alla qualità del dettaglio e a colori mozzafiato.

Non abbiamo volontariamente parlato dell'esperienza HDR semplicemente perché è assente: seppur compaia il logo sulla confezione e sia effettivamente registrato da Windows, il picco di luminosità di 412cd/m2 da specifiche HDR 400 è semplicemente insufficiente per giustificarne un eventuale commento.

Ne approfittiamo per ricordare che le implementazioni per noi degne di nota partono dalla specifica HDR 1000, con qualche eccezione per eventuali soluzioni HDR 600 particolarmente ben realizzate.

Dobbiamo infine concludere con una doverosa critica per la modalità Aim Stabilizer, ovvero l'attivazione del backlight strobing.

Onde evitare fraintendimenti, saremo molto diretti dicendo semplicemente di ignorare questa funzionalità, il cui unico scopo è rovinare l'esperienza assolutamente perfetta in modalità normale.

Abbiamo cercato di rendere l'idea con la fotografia sottostante parzialmente rappresentativa del risultato finale, caratterizzato da questi aloni brillanti molto marcati che compaiono nelle fasi di movimento, rendendo particolarmente ostica la mira e disturbando forzatamente l'esperienza visiva.


AORUS FI27Q-X 6. Prova sul campo 4 


Nota positiva è che questa funzionalità trova scarse applicazioni anche quando correttamente implementata ed è assolutamente qualcosa di cui si può fare a meno.

Accantonatela e godetevi l'esperienza unica che questo monitor ha da offrire!

Abbiamo voluto infine provare l'esperienza con una scheda priva di supporto HBR3 per vedere non solo a quali compromessi si sarebbe dovuti scendere, ma anche per testare se l'esperienza di gioco al massimo refresh consentito (200Hz) presentasse difetti particolarmente evidenti.

La scheda scelta per questa prova è una GTX 980, scheda sicuramente datata ma che, ancora oggi, si comporta molto bene su numerosi titoli.

Senza dilungarci troppo perché comprendiamo che questo utilizzo è sicuramente marginale, le limitazioni principali sono relative alla velocità di aggiornamento massima di 200Hz, l'incompatibilità con la tecnologia FreeSync Premium e la limitazione a 8-bit per la profondità di colore.

Nonostante ciò, l'esperienza a 200Hz è perfettamente godibile e non abbiamo nulla di particolare da segnalare, se non qualche sporadico e lieve effetto di tearing dovuto alla mancanza di sincronizzazione.


AORUS FI27Q-X 6. Prova sul campo 5 


Per tutte le prove è stata utilizzata una piattaforma di test composta da un processore Intel Core i9-9900K a 5,3GHz, una Z390 AORUS MASTER ed una AORUS RTX 2080 SUPER.