DXOMark è una risorsa a suo modo rivoluzionaria poiché permette all'utente di valutare oggettivamente, grazie a test di laboratorio effettuati su immagini RAW, le effettive capacità in termini qualitativi dei sensori installati nelle vostre reflex digitali e non solo.

I parametri fissati nel DXOMark sono tre: profondità del colore (Color Depth), range dinamico (Dynamic Range) e ISO in condizioni di scarsa illuminazione (Low Light ISO). Questi riferimenti sono a loro volta incrociati con casi di utilizzo reali nei seguenti settori: naturalistico/panoramico, studio e ritrattistico, fotogiornalismo e sport. Approfondimento QUI .


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La grandezza conta... riferita a quella del singolo sensel di un sensore. Un esempio elementare (e scenografico) per una funzione interessante, quella che consente di paragonare più modelli di fotocamere tra loro. Il piccolo sensore della G10 è penalizzato dall'altissima densità di pixel, ben 34milioni per cm quadrato.


La raccomandazione qui è sempre la stessa, soprattutto considerando il fatto che al di là di ogni ragionevole spiegazione ci sono fanatici anche per queste cose: l'intento di DxOLabs è quello di fornire uno strumento per la valutazione e non per alimentare diatribe e chiacchiere da “bar sport”.

DxOMark infatti non tiene conto dell'ergonomia, dell'AF, del sistema di esposizione, della scelta delle ottiche e sopratutto dell'impressione SOGGETTIVA che si ricava dall'utilizzo di questo o di quel corpo macchina; come nota infatti l'ottimo Reichmann su Luminous Landscape, tra una D3 ed una D700 c'è una differenza di score di 0,1. Dove sta quello 0,1 in più a favore della D3, si chiede Michael.

Ecco, sta tutta qui la differenza, nel saper utilizzare intelligentemente uno strumento e prenderlo per quello che è: una risorsa in più.