Maxthon v3, il browser che non ti aspetti!

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    Predefinito Maxthon v3, il browser che non ti aspetti!

    Maxthon è un browser web attualmente utilizzabile solo con Windows ed Android ed il cui uso è concesso in forma freeware; il codice sorgente è invece assecondato ad una licenza software di tipo proprietario. Sono in fase già avanzata di sviluppo le versioni per IOS e Windows Phone: a breve dovrebbe uscire quella per i dispositivi mobili di Apple e solo in un secondo tempo la versione sviluppata appositamente per i dispositivi di casa Microsoft.

    Maxthon ha preso definitivamente questo nome nel 2003, mentre in precedenza era stato sviluppato con quello di MyIE.
    Il progetto originario, denominato appunto MyIE Browser (i più attempati se lo ricorderanno di certo), era stato creato e portato avanti da un brillante sviluppatore cinese, Changyou. Questi aveva iniziato il proprio lavoro nella metà degli anni '90 cercando di creare ex-novo una migliore implementazione intorno al motore di rendering dell'allora versione 2 di Internet Explorer, che a quei tempi faceva uso dell'originario layout engine Trident.

    Il progetto, nonostante i ben conosciuti limiti della struttura del nucleo di Trident, aveva in realtà raggiunto una fase di sviluppo decisamente consolidata ed allo stesso tempo particolarmente avanzata. Questa circostanza portò MyIE a divenire in assoluto uno dei primissimi browser della storia a prevedere prima, e far uso poi del cosiddetto sistema di tabbed-browsing, caratteristica divenuta imprescindibile e universalmente utilizzata ai nostri giorni.

    A cavallo del 2000 Changyou dovette forzatamente abbandonare il progetto di MyIE, con l'intento però di non disperdere il proprio prezioso lavoro:
    decise quindi di metter gratuitamente a disposizione l'intero codice sorgente, frutto di anni di sacrifici. A questo punto lo sviluppo venne sostenuto in modo naturale e oculatamente portato avanti da un vecchio ammiratore di Changyou: Ming Jie "Jeff" Chen, che diverrà in seguito l'attuale CEO di Maxthon International.

    In un primo momento Chen continuò a migliorare il prodotto basandosi ancora sullo sviluppo intorno a Trident. Questo portò il suo lavoro al raggiungimento di ennesimi miglioramenti nel codice del browser, tanto da divenire di fatto un prodotto con caratteristiche nuove e nettamente ben più delineate rispetto all'idea originaria. Ben presto si giunse così all'uscita della seconda versione del browser: MyIE2.

    A questo punto, con ulteriori sviluppi del codice che fecero progredire le potenzialità della nuova versione del browser, nel 2003 Chen decise di cambiarlo completamente anche nella denominazione del prodotto. Con una operazione quasi di assoluta coscienza dei propri mezzi, Chen giunse quindi ad ufficializzare il nome MaxThon il quale, derivando in pratica da termini inglesi, vuol star a significare l'incontro di due riferimenti assoluti: massimo e superlativo.


    A partire dalla fine del 2010, tramite l'uso della comoda versione portable del browser ho personalmente cominciato a controllare in modo saltuario gli sviluppi del progetto, divenuto frutto oramai del lavoro della omonima software house cinese, che aveva nel frattempo dato alla luce la seconda versione del browser.

    Nel corso del 2010 Chen, ben conscio delle portanti, strutturali e in parte irrisolvibili limitazioni di Trident, decise di percorrere una nuova strada: seppur non abbandonando l'idea di proseguire con l'uso di Trident, iniziò parallelamente a lavorare anche su WebKit, l'engine open source originario di Safari e Chrome, deciso a voler portare MaxThon direttamente a rivaleggiare con i browser più famosi ed utilizzati.

    Dopo una preliminare ed impegnativa fase di alpha-testing ed una successiva e più importante fase di beta-testing, durata ben otto mesi, nel 2011 è stata infine rilasciata la 3^ versione di MaxThon: quella definitiva e che rappresenta la release di gran lunga più importante e strutturata del browser, sin dagli esordi.




    E' da mettere in risalto come, a partire dalla seconda metà del 2011, lo sviluppo di questo progetto sia ulteriormente progredito sulla scia dell'entusiasmo da parte degli utilizzatori, con una accelerazione e margini di miglioramento ottenuti, davvero importanti. Un entusiasmo che ha continuato a trasmettersi agli utilizzatori, i quali sono andati, via via, notevolmente aumentando esponenzialmente di numero.

    Prova ne è la circostanza che ha ricevuto negli ultimi due anni, il 2011 e 2012, il Reader's Choice Award Winners di About.com nella categoria Browser alternativi: nell'anno in corso ha addirittura spopolato con una percentuale di consensi che è andata oltre il 70% degli utenti che hanno partecipato alle votazioni LINK.

    Di Maxthon è comunemente riferita la particolare velocità sia del suo motore di layout (WebKit, il medesimo di Safari e Chrome), sia del motore JavaScript (V8, lo stesso creato da Google per Chrome).
    Da molte parti si ritiene addirittura possano essere sensibilmente più immediati nell'esecuzione anche rispetto alla pur estremamente veloce implementazione fatta dal team di Google.

    Negli ultimi mesi, leggendo i changelog, ho definitivamente deciso che fosse arrivato il momento di installarlo come ausiliario ufficiale di FireFox.

    Che dire di più? Rimanendo il sottoscritto pur sempre legato a strettissimo filo al browser del progetto Mozilla, Maxthon v3.3 è oramai divenuto a mio modo di vedere davvero un signor browser, capace di tener con disinvoltura testa ai concorrenti più blasonati, e di grido, in diversi ambiti di utilizzo.

    Condensa infatti tutte le caratteristiche per poter divenire un punto di riferimento per chi abbia la necessità di navigare in sicurezza le complesse pagine web di ultima generazione, con la necessaria velocità, sicurezza e con una solida compatibilità, imo facendolo a volte anche sensibilmente meglio, sugli stessi campi in cui Chrome delinea i propri punti di forza.

    Peraltro Maxthon v3 ha di suo un ampio set nativamente installato di features che lo rendono anche decisamente completo: non ultima la possibilità concreta di far girare codice VBScript (vecchio linguaggio interpretato in Visual Basic) in maniera più adeguata, efficiente e veloce rispetto all'ultima versione Microsoft compatibile, ovvero Internet Explorer 7.

    Più in là mi riservo, tempo libero permettendo, di fare delle prove più specifiche per definirne meglio le caratteristiche, anche quelle più avanzate


    La piattaforma utilizzata per i test è la seguente:

    Cpu: Core i7 950@4.2GHz
    Ram: 24GB DDR3
    Vga: nVidia N275GTX TwinFrozr
    S.O.: Windows 7 Professional SP1
    Java: v6 Update 31 *

    Lo screen sottostante indica il setup di VirtualBox utilizzato sulla macchina virtuale:



    Anche qui la versione di Java utilizzata è stata la v6 Update 31 *



    I test sono stati condotti sui browser sotto indicati e portati, di fatto, a termine sulle rispettive più recenti versioni al momento disponibili:

    1) Chrome v18.0.1025.162 (layout engine: WebKit - JS engine: V8)

    2) Firefox v11.0 (layout engine: Gecko 2.0 - JS engine: SpiderMonkey)

    3) Internet Explorer 32bit v9.0.8112.16421 (layout engine: Trident 5 - JS engine: Chakra)

    4) Internet Explorer 64bit v9.0.8112.16421 (layout engine: Trident 5 - JS engine: Chakra)

    5) Internet Explorer 32bit v10.0.8250.0 (layout engine: Trident 6 - JS engine: Chakra)
    (fatto girare su Windows 8, virtualizzato tramite Oracle VirtualBox v4.1.12 r77245) **

    6) Maxthon v3.3.7.2000 (layout engine: WebKit/Trident 4 - JS engine: V8)

    7) Opera v11.62.1347 (layout engine: Presto - JS engine: Carakan)

    8) Safari v5.0.5 (layout engine: WebKit 2.0 - JS engine: Nitro, formalmente SquirrelFish)



    n.b.

    * In realtà l'interprete JavaScript assemblato nei browser, e oggetto dei test, è completamente indipendente dalla piattaforma Java.
    Pertanto per poter fruire delle caratteristiche di JavaScript non si rende quindi necessaria alcuna installazione della piattaforma di Oracle sul sistema interessato.

    JavaScript va più che altro considerato come una estensione del linguaggio HTML, in quanto assolutamente privo e scollegato dalle funzionalità messe a disposizione dalle potenti strutture di cui Java, invece, può vantare.

    Ho voluto ad ogni buon modo indicare e tenere ugualmente presente che la versione della Java Platform di Oracle fosse installata sui sistemi di test; questo precisazione è stata fatta in modo da escludere a priori dubbi e/o fraintesi, indicando comunque la presenza dell'ultima versione ufficiale disponibile.



    ** Seppur VirtualBox potendosi beneficamente avvantaggiare dell'accelerazione in hardware (anche 2D/3D) fornita dalla tecnologia Intel VT-X, tramite la cpu Core i7 950 utilizzata per i test, mi è stato giustamente fatto notare come la circostanza dell'utilizzo in ambiente virtualizzato porti. parzialmente, ad una chiara penalizzazione dei risultati ottenuti da parte del nuovo browser dell'azienda di Redmond.

    Chi scrive, ben conoscendo gli effetti decisamente negativi della circostanza, ha infatti con una parte di sufficienza e leggerezza dato per scontato una conoscenza analoga anche da parte dei lettori. Di fatto, però, ha così facendo in qualche modo sottovalutato le attese di quanti invece potevano legittimamente non conoscere la portata di tali limitazioni.

    E' necessario quindi, da parte mia, mettere a conoscenza dei lettori che l'utilizzo di qualsiasi browser web (con ovvietà, non del solo Internet Explorer v10) all'interno di un ambiente virtualizzato (accelerato in hardware o meno) crea delle condizioni parzialmente sfavorevoli alla omogeneità dei risultati dei test, in comparazione a quelli ottenuti da browser in condizioni ideali di utilizzo.

    In particolare le performance dei moderni browser, qualora eseguiti in ss.oo. virtualizzati, verrebbero ad essere in talune circostanze fortemente penalizzate. Di certo lo sarebbero in ambito layout engine nei frangenti in cui al browser occorresse l'elaborazione delle parti di codice relative alle specifiche dei nuovi standard HTML v5 e CSS v3, in particolar modo qualora contemplino la necessità di accedere, contestualmente ed intensamente, alle prestazioni fornite dall'adattatore video.

    Come si è invece potuto riscontrare, mi sento di poter categoricamente escludere che le prestazioni lato JavaScript engine possano risentire di questa particolare modalità virtualizzata del test.

    Questa, chiamiamola in parte leggerezza, ha avuto come terreno fertile ed implicitamente possibile il fatto che questa serie di test non sono nati con ufficiale velleità. Sono stati invece volutamente pensati come non approfonditi, e di fatto portati avanti privi della condizione di una vera e propria recensione.
    Tutti i test effettuati successivamente sono più che altro venuti fuori in itinere, ed in poco tempo, assieme alla circostanza di voler dare il giusto spazio ed una concreta possibilità di risonanza (meritata, devo dire) allo sconosciuto (ai più) browser di casa Maxthon.

    Scusandomi qualora avessi implicitamente indotto finora a conclusioni forzatamente incoerenti, chiedo quindi ai lettori di tener conto delle circostanze sfavorevoli che in taluni frangenti hanno potuto portare a prestazioni particolarmente negative offerte dal nuovo browser Internet Explorer v10 nei confronti degli altri browser del lotto.

    Ricordo infine che il succitato browser di casa Microsoft viene allo stato attuale fornito dall'azienda di Redmond solo unitamente alla Consumer Preview del recente s.o. Windows 8.





    HTML5 Test
    (Test di aderenza al futuro standard HTML5)

    Di seguito le semplici prove che ho effettuato e gli score ottenuti dai vari browser sulla pagina di test (non ufficiale) del futuro standard HTML5.

    I punteggi parziali vengono concessi a seconda dell'aderenza alle varie specifiche del nuovo standard, che vengono raggruppate in varie sezioni:


    • Parsing Rules
    • Canvas
    • Video
    • Audio
    • Elements
    • Forms
    • User Interaction
    • History Navigation
    • Microdata
    • Web Applications
    • Security
    • Various
    • Location and orientation
    • Local Multimedia
    • Notifications
    • Other
    • Audio experimental
    • Video and animation experimental




    Risultati del test:



    Internet Explorer 64bit v9: 138 + 5 bonus



    Safari v5: 278 + 2 bonus



    Internet Explorer 32bit v10: 316 + 6 bonus
    *Virtualizzato su VirtualBox v4.1.12 r77245



    Opera v11: 338 + 9 bonus



    Firefox v11: 345 + 9 bonus



    Chrome v18: 400 + 12 bonus



    Maxthon v3: 437 + 15 bonus




    SunSpider Javascript Benchmark 0.9.1
    (Test sulla velocità dell'interprete JavaScript)


    Il successivo test è basato sul cosiddetto SunSpider nella versione 0.9.1, focalizzato sulle capacità prestazionali dell'interprete JavaScript adottato dal browser.



    SunSpider è messo a disposizione direttamente da WebKit.org, quindi in pratica dal team che sta dietro allo sviluppo di Safari: è raggiungibile a questo link.

    E' un benchmark di tipo JavaScript, quindi testa in particolare solo il nucleo del linguaggio interpretato internamente e di conseguenza non sfrutta le API DOM del browser o quant'altro.

    SunSpider è stato progettato per confrontare diverse versioni dello stesso browser nonché browser diversi tra loro. A differenza di molti benchmark analoghi, vuole specificatamente rappresentare un test bilanciato tra le diverse aree e i diversi tipi di codice del linguaggio Java.

    Alla luce di ciò risulta infatti decisamente completo non essendo quindi basato solo sulle tipiche elaborazioni di tipo matematico, su operazioni di trattamento delle stringhe o su semplici loop di temporizzazione.



    Risultati del test:


    Internet Explorer 64bit v9: 718.6 ms



    Maxthon v3.3: 235.2 ms



    Opera v11: 184.1 ms



    Chrome v18: 183.5 ms



    Safari v5: 177.6 ms



    FireFox v11: 167.6 ms



    Internet Explorer 32bit v9: 149.5 ms



    Internet Explorer 32bit v10: 132.5 ms
    * Virtualizzato su VirtualBox v4.1.12 r77245



    V8 Benchmark Suite version 7
    (Test di velocità delle medie prestazionali dell'interprete JavaScript)

    In questa terza serie di test prendiamo a riferimento il V8 Benchmark Suite version 7, una serie di test scritti in puro JavaScript.



    V8 è sviluppato dal team interno di Google, in prima analisi quale benchmark per valutare le prestazioni del JavaScript engine di Chrome; il test permette ovviamente di portare ugualmente alla luce le diversità nella risposta anche da parte dei motori degli altri browser.


    • Richards
      OS kernel simulation benchmark, originally written in BCPL by Martin Richards (539 lines).
    • DeltaBlue
      One-way constraint solver, originally written in Smalltalk by John Maloney and Mario Wolczko (880 lines).
    • Crypto
      Encryption and decryption benchmark based on code by Tom Wu (1698 lines).
    • RayTrace
      Ray tracer benchmark based on code by Adam Burmister (904 lines).
    • EarleyBoyer
      Classic Scheme benchmarks, translated to JavaScript by Florian Loitsch's Scheme2Js compiler (4684 lines).
    • RegExp
      Regular expression benchmark generated by extracting regular expression operations from 50 of the most popular web pages(1761 lines).
    • Splay
      Data manipulation benchmark that deals with splay trees and exercises the automatic memory management subsystem (394 lines).
    • NavierStokes
      Solves NavierStokes equations in 2D, heavily manipulating double precision arrays. Based on Oliver Hunt's code (387 lines).


    Il punteggio finale viene calcolato come la media geometrica dei singoli risultati per renderla indipendente dai tempi di esecuzione dei benchmark individuali, mettendo a paragone un sistema di riferimento (punteggio 100).

    I punteggi ottenuti usando però diverse versioni della suite V8 non sono paragonabili tra loro, anche qualora ottenuti tramite un medesimo browser.

    I punteggi più elevati stanno a significare prestazioni migliori.


    Risultati del test:


    Internet Explorer 64bit v9: 722



    Internet Explorer 32bit v9: 3635



    Safari v5: 4550



    Opera v11: 5919



    Internet Explorer 32bit v10: 6132
    * Virtualizzato su VirtualBox v4.1.12 r77245



    Firefox v11: 9442



    Chrome v18: 12066



    Maxthon v3.3: 14964


    Degni di nota, in questa suite V8, i rimarchevoli risultati ottenuti da FireFox (18957 punti) e MaxThon (24117) nel test NavierStokes.
    Nel particolare, questo test impegna a fondo l'implementazione JavaScript del browser con l'esecuzione di impegnativi calcoli di ordine matematico.
    NavierStokes descrive infatti una equazione differenziale parziale di tipo non-lineare applicata alla 2^ legge di Newton sul moto dei fluidi.

    Queste circostanze ci indicano da un canto come SpiderMonkey sia stato sviluppato in misura notevolmente efficiente, e soprattutto dall'altro come la implementazione V8 in MaxThon sia stata curata in un modo a dir poco egregio, raggiungendo una efficienza pazzesca!

    A titolo di paragone è utile notare come l'engine V8 di Chrome (dal cui team questa suite di test, ricordiamo, è sviluppata) abbia ottenuto un punteggio di 4665, cioé poco meno di 1/5 della prestazione raggiunta da MaxThon.
    Senza parole!



    Dopo questa prima batteria di test, alcune cose mi sento di poterle già dire.
    Le modalità della gestione della memoria mi sono sembrate decisamente più vicine a quelle sviluppate su IE che non di quelle su Chrome.

    Maxthon è, allo stato attuale, uno dei pochissimi browser (unitamente ad Avant e LunaScape) che permette di utilizzare alternativamente ed in maniera ben distinta all'interno della stessa sessione di lavoro, due diversi layout engine: WebKit e Trident 4.

    Questo meccanismo è reso possibile tramite due modalità: la prima è svolta in automatico dagli algoritmi del codice i quali intercettano in maniera trasparente le relative richieste veicolate tramite Http; la seconda è invece attivabile manualmente tramite un pulsante posto sotto la barra dei comandi, nella parte superiore destra della finestra del browser (l'icona col fulmine giallo, per intenderci).

    L'attivazione dell'engine Trident 4, che rallenta peraltro sensibilmente la normale navigazione durante l'utilizzo rispetto a WebKit, appare però estremamente utile in tutte quelle circostanze in cui è necessaria la visita a siti o l'utilizzo di particolari procedure il cui sviluppo è rimasto fermo, per varie motivazioni, in base a vecchie implementazioni, relative in genere a versioni di Internet Explorer sino alla v7 inclusa.

    Con lo stesso semplice click sul medesimo pulsante (che ha cambiato icona, divenendo nel frattempo di colore blu) si può ritornare molto rapidamente all'utilizzo del layout engine WebKit.

    Vi lascio agli opportuni approfondimenti del caso, ma sono certo che a più di qualcuno possa concretamente venire a galla il dubbio se utilizzarlo come browser predefinito
    Ultima modifica di Totocellux : 24-04-2012 a 19:09 Motivo: aggiunti nuovi screen e specifiche

  2. #2
    la mucca di Sunnyvale L'avatar di Daniele
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    Umm proposta interessante, lo scopro ora per la prima volta, penso potrebbe meritare una prova.

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  3. #3
    Moderatore L'avatar di italian soldier
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    Sempre meglio avere una valida alternativa, certo che per uso provato puo essere una valida alternativa ma a livello aziendale...

    Se ho tempo lo provo Grazie per la segnalazione, neppure io lo conoscevo

    Il futuro, di nuovo ignoto, scorre verso di noi, e io lo affronto per la prima volta con un senso di speranza, perché se un robot, un Terminator, può capire il valore della vita umana, forse potremo capirlo anche noi.

  4. #4
    Daniele L'avatar di Trattore
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    Lo provo per curiosità, anche se con Firefox mi trovo molto bene


  5. #5
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    In download, vediamo com'è.

    Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

  6. #6
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    Predefinito FutureMark: PeaceKeeper Universal Browser Test

    FutureMark PeaceKeeper Universal Browser Test




    FutureMark ha iniziato a sviluppare PeaceKeeper diversi anni orsono con la finalità di poter esser utilizzato su qualunque browser e pressoché qualsiasi dispositivo, anche mobile, in modo da poter divenire un punto di riferimento di testing e benchmarking per tutto il settore.

    E' in grado di gestire in pratica tutti gli standard attuali, comprese le nuove specifiche HTML5, e sul versante video ha modo di testare il pieno supporto ai più svariati codec ed ambienti video: dall'ormai standard H.264/MPEG-4 AVC a WebM, WebGL così come Canvas e Theora.

    Di seguito gli screen, in ordine di esecuzione, dei 16 test di cui il benchmark si compone: non mi è sembrato opportuno, per il momento, aggiungere delle spiegazioni su quanto effettuato dai singoli test in quanto FutureMark indica, nella parte bassa dello schermo di ognuno, una breve descrizione riguardo le attività del relativo test.


















    Risultati del test:


    Internet Explorer 64bit v9: 1564



    Safari v5: 2264 ............................... Safari v5: 2137 (Virtualizzato su VirtualBox v4.1.12 r77245)




    Internet Explorer 32bit v10:
    2331
    * Virtualizzato su VirtualBox v4.1.12 r77245




    Internet Explorer 32bit v9: 2439




    Firefox v11: 2758.................................. Firefox v11: 2208 (Virtualizzato su VirtualBox v4.1.12 r77245)



    Opera v11: 3860..................................



    Chrome v18: 4085 .................................. Chrome v18: 4133 (Virtualizzato su VirtualBox v4.1.12 r77245)



    Maxthon v3: 4125 ................................. Maxthon v3: 3729 (Virtualizzato su VirtualBox v4.1.12 r77245)


    Con PeaceKeeper (test grafico per eccellenza dei browser web) ho voluto dare in qualche modo dei riferimenti riguardo alle prestazioni del nuovo browser di Microsoft Internet Explorer v10.

    Ho quindi pensato di effettuare delle prove con gli altri quattro browser (Chrome, FireFox, Maxthon e Safari) testandoli in ambiente virtualizzato e dar così modo di valutare non solo le perdite nette rispetto alla modalità reale degli stessi ma anche di giungere, tramite le differenze percentuali riscontrate, ad un possibile relativo paragone alle possibili prestazioni di IExplorer 10, svincolato dai limiti della virtualizzazione.

    Tre le circostanze che mi hanno dato un qualche elemento di riflessione:

    1) il comportamento di Safari, che ha purtroppo fallito non solo, prevedibilmente, le prove grafiche 3D in HTML5, ma anche la riproduzione di tutti i video tramite HTML5, facendo in questo senso ancora peggio delle due versioni di Internet Explorer. Queste, seppure con punteggio finale inferiore, si sono comunque dimostrate compatibili, con le eccezione dei video con codec WebM e Theora non ancora nativamente supportati;

    2) nelle prove effettuate in ambiente virtualizzato i browser hanno perso tra il 5% (Safari v5), il 10% (Maxthon v3) e il 20% (Firefox v11), segno questo di una non esclusivamente diretta implicazione dell'elemento di penalizzazione addotto appunto dalla virtualizzazione;

    3) Chrome v18 ha invece guadagnato qualcosina, addirittura con una prova in meno portata a termine (HTML5 3D) rispetto al test in condizioni reali.
    E' difficile poter giungere a stabilirne le cause, ma quantomeno si può pensare in tal senso ad una buona complessiva ottimizzazione da parte del nuovo Windows 8.

    Ultima modifica di Totocellux : 24-04-2012 a 15:54

  7. #7
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    Predefinito SunSpider 0.9.1 modificato (50 iterazioni)

    SunSpider 0.9.1 modificato (50 iterazioni)





    Questa è una versione modificata direttamente da Apple del già visto SunSpider 0.9.1 che sfrutta massivamente un numero di 50 iterazioni, al posto dell'iterazione
    singola del SunSpider benchmark standard.
    E' possibile effettuare
    qui il test.


    La motivazione alla base della modifica è semplicemente quella di poter stressare nel modo più appropriato i recenti JavaScript engine dei moderni browser, restituendo dei risultati più vicini al reale utilizzo durante le sessioni di navigazione giornaliere dove non è infrequente imbattersi in script Java con routine che comportano l'elaborazione
    ciclica della medesima porzione di codice.


    Risultati del test:



    Internet Explorer 64bit v9: 774.0 ms



    Safari v5: 195.9 ms



    Opera v11: 182.3 ms



    Internet Explorer 32bit v9: 177.4 ms



    Internet Explorer 32bit v10: 144.5 ms
    *Virtualizzato su VirtualBox v4.1.12 r77245



    FireFox v11: 132.4 ms



    Chrome v18: 115.7 ms



    Maxthon v3: 112.5 ms


    Alla luce di questi risultati ottenuti con l'elaborazione di 50 iterazioni del bench SunSpider 0.9.1 standard, il tempo spuntato dal browser cinese è stato quello a presentare il miglioramento più significativo: Maxthon è risultato oltre il 100% più veloce, essendo passato dai 235.2ms del test singolo ai 112.5ms del test da 50 iterazioni! Segno evidente, questo, dell'eccellente lavoro di miglioramento svolto dal team di sviluppo dell'azienda cinese sull'originario JavaScript engine V8 di Google.

    Da notare, invece, il leggero peggioramento delle prestazioni dei browser Microsoft.


    Ultima modifica di Totocellux : 24-04-2012 a 15:56

  8. #8
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    Predefinito GUIMark 2: The rise of HTML5

    GUIMark 2





    Questa ultima versione di GUIMark ha introdotto alcune necessarie modifiche rispetto alla prima. In primo luogo GUIMark 2 è stato ora suddiviso in 3 distinte e separate prove: vettoriale (Vector Charting), bitmap (Bitmap Gaming) e di rendering del testo (Text Column), cercando in questa modalità di fare i test per quanto possibile vicino all'utilizzo reale. In secondo luogo, sono stati implementati solo i test in HTML5 e Flash, mentre sono stati abbandonati quelli in SilverLight e JavFX della prima versione, dei quali non si sente realmente, per ora, una reale necessità di testing.

    La pagina del test è raggiungibile a
    questo link.


    Vector Charting

    Questo benchmark è stato progettato da Sean Christmann per mettere sotto stress le API vettoriali, simulando un grafico stock in streaming.
    Il test fa un uso pesante di riempimenti Alpha complessi ed è strutturato per essere elaborato sia in ambiente HTML5 che nel più utilizzato, finora, Flash.



    Vector Charting - HTML5








    Firefox v11: 30.31 fps
    IExplorer 32bit v9: 27.22 fps
    IExplorer 64bit v9: 31.68 fps
    IExplorer 32bit v10: 9.14 fps (*Virtualizzato su VirtualBox v4.1.12 r77245)
    Maxthon v3: 32.37 fps
    Safari v5: 7.21 fps
    Chrome v18: 34.42 fps
    Opera v11: 45.46 fps


    Vector Charting - Flash








    Firefox v11: 60.12 fps
    IExplorer 32bit v9: 60.08 fps
    IExplorer 64bit v9: 60.06 fps
    IExplorer 32bit v10: 56.01 fps (*Virtualizzato su VirtualBox v4.1.12 r77245)
    Maxthon v3: 60.06 fps
    Safari v5: 60.09 fps
    Chrome v18: 60.09 fps
    Opera v11: 60.06 fps



    Bitmap Gaming

    Il test è stato progettato per simulare un gioco di difesa del tipo a torre ed evidenzia una sostenuta attività di tipo bitmap che anima ogni fotogramma. L'intera vista del rettangolo deve essere cancellata ogni frame per acconsentire tutti i cambiamenti che avvengono nella scena. Il test supporta una quantità minima di ordinamenti di tipo Z, in modo da non consentire allo script di prendere più di 1 millisecondo per poterli eseguire. Entrambi gli ambienti utilizzano tecniche di Anti-Aliasing per scalare la bitmap.


    Bitmap Gaming - HTML5







    Firefox v11: 59.06 fps
    IExplorer 32bit v9: 59.94 fps
    IExplorer 64bit v9: 60.03 fps
    IExplorer 32bit v10: 9.22 fps (*Virtualizzato su VirtualBox v4.1.12 r77245)
    Maxthon v3: 48.34 fps
    Safari v5: 26.85 fps
    Chrome v18: 56.04 fps
    Opera v11: 22.92 fps
    Ultima modifica di Totocellux : 24-04-2012 a 16:17

  9. #9
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    Predefinito GUIMark 2: The rise of HTML5

    Bitmap Gaming - Flash







    Firefox v11: 57.62 fps
    IExplorer 32bit v9: 60.05 fps
    IExplorer 64bit v9: 60.06 fps
    IExplorer 32bit v10: 45.13 fps (*Virtualizzato su VirtualBox v4.1.12 r77245)
    Maxthon v3: 57.51 fps
    Safari v5: 60.08 fps
    Chrome v18: 58.62 fps
    Opera v11: 60.07 fps



    Text Column



    Questo test è stato progettato per spingere a fondo sulle capacità di rendering del motore di layout del testo, sia in HTML5 che in Flash.

    Text Column utilizza, infatti, alcuni font personalizzati introdotti con CSS-3 come stringa di caratteri multibyte, e a motivo di ciò dovrebbe fornire una buona stima di quanto velocemente un'intera pagina di testo può essere elaborata.

    Il creatore del test lo ha definito "iceberg", poiché l'80% delle hit in Cpu avvengono al di fuori di quanto sia visivamente renderizzabile. Questo approccio funziona per il nostro scopo in quanto, sebbene il testo che scorre al di fuori del TextBlock non viene effettivamente visualizzato, tutta la scena e quindi tutte le linee di testo hanno ugualmente bisogno di essere calcolate in modo da conoscere con precisione di quante sia ancora possibile scorrere.


    Text Column - HTML5







    Firefox v11: 58.93 fps
    IExplorer 32bit v9: 58.74 fps
    IExplorer 64bit v9: 59.42 fps
    IExplorer 32bit v10: 9.17 fps (*Virtualizzato su VirtualBox v4.1.12 r77245)
    Maxthon v3: 41.95 fps
    Safari v5: 44.32 fps
    Chrome v18: 45.09 fps
    Opera v11: 35.76 fps



    Text Column - Flash







    Firefox v11: 40.95 fps
    IExplorer 32bit v9: 43.75 fps
    IExplorer 64bit v9: 46.36 fps
    IExplorer 32bit v10: 35.59 fps (*Virtualizzato su VirtualBox v4.1.12 r77245)
    Maxthon v3: 36.20 fps
    Safari v5: 41.91 fps
    Chrome v18: 35.76 fps
    Opera v11: 42.39 fps
    Ultima modifica di Totocellux : 24-04-2012 a 16:21

  10. #10
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    Predefinito ECMAScript Test262

    ECMAScript Test262


    ECMAScript è il nome con cui è stato standardizzato il linguaggio più comunemente noto in realtà come JavaScript.
    Lo sviluppo dello standard ECMAScript è responsabilità del Comitato Tecnico 39 (TC39) di Ecma International.
    In definitiva, lo standard è ufficialmente noto, invece, come ECMA-262.

    ECMAScript
    5 (o più semplicemente ES5) rappresenta a propria volta l'abbreviazione di ECMA-262, la 5^ edizione delle specifiche del linguaggio ECMAScript.

    ECMAScript
    5 è pertanto il nome ufficiale dell'edizione più attuale della norma, ed è stato approvato come standard ufficiale il 3 dicembre 2009.
    Il test può essere effettuato a partire da questo LINK, mentre le specifiche sono disponibili qui, sul sito web di Ecma International.





    Il Test262 è una suite di test finalizzata a verificare la corrispondenza tra le implementazioni JavaScript del browser e le specifiche contenute in ECMA-262. La suite di test contiene allo stato attuale ben 11563 singoli test, ciascuno dei quali provvede a testare un ben specifico requisito delle indicazioni ECMAScript.

    La suite non è ancora completa, ma piuttosto in una continua fase di sviluppo attivo. Alcune porzioni delle specifiche ES5 hanno una completa copertura nel test, mentre altre porzioni presentano invece una copertura solo parziale.

    Alla luce di ciò, alcuni test potrebbero non essere del tutto validi o potrebbero dare come risultato dei falsi positivi o negativi.
    Quindi, un punteggio perfetto alla fine del Test262 non garantirebbe comunque, in assoluto, che l'implementazione JavaScript del browser riesca a supportare perfettamente la totalità delle specifiche ES5.

    Poiché dei nuovi test sono continuamente aggiunti ed altri attivamente modificati, ottimizzati e meglio aderenti alle specifiche, i risultati dei test portati a termine in giorni diversi potrebbero anche non essere direttamente comparabili ad altri, a volte addirittura anche se effettuati a distanza di sole poche ore tra loro.









    Chrome v18: 11515 passed - 48 failed
    Firefox v11:
    11392 passed - 171 failed
    IExplorer 32bit v9: 10955 passed - 608 failed
    IExplorer 64bit v9: 10955 passed - 608 failed
    IExplorer 32bit v10: 11495 passed - 68 failed (Virtualizzato su VirtualBox v4.1.12 r77245)
    Maxthon v3: 11537 passed - 26 failed
    Safari v5: 1568 passed - 8 failed - * (non ultimato)
    Opera v11: 11496 passed - 67 failed

    * Nonostante aver effettuato svariati tentativi, il task ausiliario di Safari v5 (WebKit2WebProcess.exe) ha continuato a produrre durante l'esecuzione del test n.1577 (S11.12_A4_T1) un crash nel modulo JavaScriptCore.dll, che ha di fatto impedito al browser di ultimare il test.

    Per coloro che si chiedessero o volessero approfondire le circostanze dell'accaduto, questo dovrebbe essere il sorgente dello script
    S11.12_A4_T1.js.

    codice:
    // Copyright 2009 the Sputnik authors.  All rights reserved.
    // This code is governed by the BSD license found in the LICENSE file.
    /**
    * @name: S11.12_A4_T1;* @section: 11.12;
    * @assertion: If ToBoolean(x) is true, return y;
    * @description: Type(y) and Type(z) are boolean primitives;
    */
    
    // Converted for Test262 from original Sputnik source
    
    ES5Harness.registerTest( {
    id: "S11.12_A4_T1",
    
    path: "TestCases/11_Expressions/11.12_Conditional_Operator/S11.12_A4_T1.js",
    
    assertion: "If ToBoolean(x) is true, return y",
    
    description: "Type(y) and Type(z) are boolean primitives",
    
    test: function testcase() {   
    //CHECK#1
    if ((true ? false : true) !== false) {  
    $ERROR('#1: (true ? false : true) === false');
    }
    
    //CHECK#2
    var y = new Boolean(true);
    if ((true ? y : false) !== y) {  
    $ERROR('#2: (var y = new Boolean(true); (true ? y : false) === y');
    }
    
    //CHECK#3
    var y = new Boolean(false);
    if ((y ? y : true) !== y) {  
    $ERROR('#3: (var y = new Boolean(false); (y ? y : true) === y');
    }
     
    } 
    });

    Ultima modifica di Totocellux : 24-04-2012 a 16:25

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