Originariamente inviato da
audiodan
Nel frattempo che in tanti si spaccano i capelli in 16 mentre si fa la ceretta alle zampe delle pulci io continuo nella mia solitaria ricerca del "bel suono", questa volta esplorando "la meraviglia della scienza e tecnica che tanto bene suona". Non nego che un po' di curiosità mi è montata nel leggere qui e altrove pareri così entusiastici su questo Wtfplay da farmi sorgere il dubbio che il mio complesso e oramai anche costoso sistema, messo su con certosina fatica attraverso prove comparative innumerevoli, perdurate per anni e che mai finiranno, potesse essere superato da qalche MB di origine linuxiana. Ecco......le prove comparative! Come secondary endpoint questa si presenta come un'occasione per tornare su un argomento che richiede qualche puntualizzazione, perchè troppo spesso i test di ascolto sono condotti un po' alla carlona, senza un minimo di rigore metodologico e quindi potenzialmente fuorvianti.
Il mio sistema, che tra poco riassumo, visto che è un lavoro "in progress" più o meno continuo, ben si presta alle comparative sia per motivi logistici che di sviluppo, perchè è nato e cresciuto proprio attraverso test di ascolto comparativo e perciò riesce agevole, almeno entro determinati limiti, effettuarli senza eccessvi sbattimenti.
In questo caso si trattava di spostare un HDD esterno (visto che entrambi i sistemi lavorano in ram disk non era necessario nessun HDD con alimentazioni particolari) e inserire una chiavetta USBc con Wtf levando contemporaneamente l' SSD del sistema residente ( un minuto scarso di tempo nel passaggio tra un sistema e l'altro, insomma) o viceversa. Il PC NAA in questo caso viene promosso a PC principale con Wtfplay, senza bisogno di toccare nient'altro, mentre con HQ ritorna al suo ruolo umile ma importantissimo (altro che miniPC del piffero!) di trasferitore di materia sonora dal server al DAC.
Le Piramidi:
PC Server
HW: mobo Asus Z 97i-plus + Intel i7 4790T+ram Crucial Ballistix DDR3 4GB banco unico +SSD Intel 40 GB. Alimentazione semilineare con Alimentatori Belleson based(12V 2A per Picopsu XT160, 12V 6A (3 Belleson da 2A) in parallelo, alimentatore Belleson 5V per SSD, tutti e tre gli alimentatori con Mundorf Ag+ 4 poli e ClarityCap 4 poli (nessun elettrolitico).
SW: Windows Server 2012 R2 in core mode, HQplayer 3.13.3, Audiophile Optimizer2.0, Primo ramDisk server, Process Lasso Server, Total Commander, Irfan view (per le copertine)
PC NAA
HW: mobo Gigabyte GA-Z68X-UD3H-B3+ Intel i5 2390T+ Crucial Ballistix 4GB ram banco unico+SSD Intel 40 GB, alimentazione analoga alla precedente con PicoPsu (full Belleson con stessa componentistica del Server)
SW: Windows Server 2012 R2 in core mode, Networkaudiod 320, Audiophile Optimizer2.0, Jplay (ora in standby) Primo ramDisk server, Process Lasso Server, Total Commander.
Connessione Ethernet: cavo Audioquest Volga, Convertitore elettrico ottico TPlink MC 210, cavo ottico SC/SC Lindy, Convertitore TPlink MC 210, cavo Vodka Audioquest. I due convertitori sono alimentati da un doppio alimentatore con LT3080 , separati galvanicamente.
Connessione USB: cavo WireWorld Platinum 7
DAC: per questa prova ho utilizzato un DAC Bulgaro 2 full Belleson, con stadio d'uscita Rogers R1 ( resistenze Takman a strato metallico, condensatori Rike audio + Mundorf Silver oil-Bypass V-Cap copper foil). Normalmente qui è residente il mio Diabolidak, solo DSD e senza converitore
Il resto della catena:
Preamplificatore Conrad Johnson Premier 14 (full rebuilt con diodi Schottky, resistenze Shinkoh, condensatori Mundorf Tubecap e Rikeaudio sull'alimentazione, mentre sulla linea resistenze Texas 2575 condensatori Jupiter copper foil bypassati da 1/100 di valore con V-Cap copper foil)
Finale Graaf GM20 (full rebuilt con diodi Schottky carburo di silicio, Mundorf Supreme sulle alimentazioni, Mundorf Silver Gold-oil e Evo Supreme Silver Gold oil di accoppiamento, resistenze Mills e ATE)
Casse acustiche: ProAc Response 2.5 con crossover esterno full Duelund, ora bypassati con V-Cap tin foil, induttanze Mundorf a conduttore piatto, resistenze Duelund e Mills)
Cablaggi: StraightWire Crescendo di potenza, il resto più o meno proprietario.
La catena suddescritta , che piaccia o meno come suona (ovviamente è ritagliata sulla mia idea di suono, che non è descrivibile a parole, oltre al fatto che questa idea, come gli apparecchi, si evolve nel tempo) è comunque una specie di TAC acustica, perchè è estremamente discriminante e mette in evidenza anche piccole differenze.
Questo, in caso di prove comparative, facilita enormemente il compito, accorciando i tempi di esecuzione dei test e facilitando, anche, la loro riproposizione in più volte, proprio per evitare gli effetti psicoacustici, quelli che io spesso definisco come sordità intellettuale ...
Dal momento che ci sono state voci che si sono levate al grido di "il miglior player mai udito" era mia intenzione comparare il 16/44,1 o il DSD64 di Wtfplay con HQpalyer+NAA in PCM>DSD256 (il mio golden standard attuale), il migliore contro il migliore, ma poi la curiosità di valutare HQplayer + NAA in PCM alla pari ha prevalso e allora i test di comparazione sono stati più d'uno.
Il test PCM è stato condotto con l'aiuto di Rogers, che si è mostrato molto critico verso Wtfplay mentre a me, al primo approccio, è sembrato assai gradevole e privo della "acidità" che avevo fin'ora riscontrato in sistemi basati su sistemi operativi del pinguino. Confesso di non aver provato LMS squeezelite, l'allergia per sistemi linux complessi mi crea una specie di rifiuto mentale. E invece il buon Wtfplay è effettivamente semplice, dotato di un manuale alla portata di qualsiasi niubbo, con spiegazioni semplici e settaggi di facile accessibilità. In effetti la distro live fa si che lo si possa usare facilmente in qualsiasi setup compatibile, con una facilità davvero esemplare. E il suono?
Carino, votato ad un equilibrio spostato sul medio-basso, con stage ampio ma anche un po' dilatato, la focalizzazione non è in effetti delle migliori, ma resta molto gradevole,in effetti.........voce e pianoforte da studio, chitarre più o meno elettriche gradevoli ma poi........... con l'orchestra diventa una specie di Dr.Jackill e Mr. Hide, in questo caso Hide: archi asciuttissimi, flauti sparatelli, confusione tra le sezioni. Siamo ben sotto la sufficienza, insomma.
Stessi brani con Piramidi settate in 16/44,1 senza alcun filtro: iniziano a venir fuori più armonici, una migliore focalizzazione degli strumenti, anche se al prezzo di uno stage più contenuto, mi viene da ripensare a quanto asserito da Unixman a proposito della bella prova del AKM 4490 in bitperfect: è effettivamente un bel sentire ma..........manca ancora molto. Se ci si concentra sul decadimento dei suoni,infatti, questo appare troppo rapido, quasi come una registrazione in camera ipoecoica da studio. Questo dipende ovviamente dalla capacità del sistema di riprodurre le microinformazioni, quelle che vengono fuori in modo ben chiaro applicando un upsampling a 24/384, dove finalmente i suoni acquistano la capacità di identificare il luogo dello strumento in uno spazio. Si torna a Wtfplay a questo punto e il contrasto appare nettissismo, il downstep si rivela fondamentale nell'emettere il giudizio finale.
Il test DSD è stato ancora più chiaro, ma in questo campo HQ+NAA non ha, a mio parere, rivali. La cosa curiosa è che comunque preferisco di gran lunga il PCM 16/44,1>DSD 256 al DSD 64 (con largo margine) e anche al DSD64>DSD256. C'è qualcosa nei file DSD più o meno nativi che non mi convince, soprattutto sulla gamma alta.
Alla fine della fiera, un approfondimento metodologico sulle comparative lo si potrà fare in un thread apposito, il mio parere finale è che HQplayer+NAA, messo a funzionare in un sistema di buon livello e curato nei minimi particolari, resta irraggiungibile a tutto ciò che ho ascoltato in prova comparativa, Wtfplay compreso.
Reputo questo sistema un buon approccio alla riproduzione di file, di facile utilizzo e di buon risultato ma se lo scopo è quello di ricercare il miglior suono possibile a mio giudizio siamo ancora ben lontani. L'implementazione di SoX o di SRC sarebbe augurabile, per cui aspetterò gli sviluppi futuri, sempre che ci siano, vista la volatilità dei progetti opensource (non tutti ma la stragrande maggioranza muore di morte assai prematura). Ciò che emerge, ancora una volta, da questo ennesimo test è che solo un confronto in tempo reale e ben condotto è in grado di far emergere differenze che permettano di valutare la cosa migliore per l'ascoltatore. Inoltre sarebbe da ribadire che l'alta fedeltà esiste solo per la musica acustica non elettrificata ma qui si apre un ennesimo contenzioso............. Buoni ascolti a tutti