Percepire i suoni, ascoltare la musica. Il grande equivoco dell'alta fedeltà

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  1. #91
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    Originariamente inviato da aletas
    Forse ho mal interpretato ma una registrazione anecoica di qualsivoglia suono perderebbe irrimediabilmente la sua collocazione spaziale e non la riacquisirebbe (presumo) riproducendola in qualsiasi ambiente ( in anecoica poi dovresti inventarla).
    Chissà se questo esperimento è stato fatto.
    sebbene non esattamente in quei termini, in un certo senso un "esperimento" analogo viene condotto molto più spesso di quanto non immagini... anche da te!

    Molte (oserei dire la quasi totalità) delle registrazioni moderne sono realizzate utilizzando tecniche multi-microfoniche, che tipicamente comportano la ripresa ravvicinata e "separata" di ciascuno strumento (con microfoni specifici, tipicamente molto direttivi).

    L'effetto di tali riprese ravvicinate è quello di riprendere pressoché esclusivamente una singola sorgente acustica, escludendo tutto il resto (inclusa l'acustica della sala). In pratica, preso singolarmente, il risultato è (quasi) equivalente ad una ripresa in camera anecoica (di quella singola sorgente). Questo è ancor più vero nel caso delle registrazioni in studio a parti separate, laddove un singolo evento acustico reale "originale" non esiste proprio: il brano non viene mai eseguito nel suo insieme, ma le singole parti (strumenti, voci, ecc) vengono eseguite e registrate separatamente e singolarmente, in salette non proprio anecoiche ma fortemente assorbenti (e sempre con la tecnica della ripresa ravvicinata).

    Nel caso di riprese "live" (o "live in studio") altri microfoni di tipo diverso (tipicamente omnidirezionali) possono essere aggiunti per riprendere l'ambienza della sala, l'eventuale pubblico, ecc.

    Si ottengono così un gran numero di traccie separate, che vengono prima elaborate singolarmente e poi "mixate" insieme a formare le due traccie stereo (e/o le "n" multicanale), aggiungendo a ciascuna singola traccia opportuni ritardi (artificiali) e differenze di livello tra i canali ("pan-pot") in modo da ricostruire la disposizione spaziale desiderata (si costruisce cioè a tavolino "l'immagine" che noi "vediamo").

    A questo punto si aggiungono le traccie relative all'ambienza o, ormai sempre più spesso, si aggiunge l'ambienza artificialmente effettuando una convoluzione tra il segnale registrato ("dry") e la risposta all'impulso della sala desiderata (esistono apposite librerie che contengono la risposta all'impulso di tutte le più famose sale da concerto del mondo, e molte altre ancora). In pratica, si può "far suonare" la registrazione in qualsiasi ambiente si voglia senza mai muoversi dal proprio studio di registrazione (e pare che il risultato sia nettamente migliore di quello ottenibile registrando e ri-aggiungendo l'ambienza originale, ovviamente dove ciò sia possibile).

    In altre parole, tutto ciò che sentiamo nella maggior parte dei nostri dischi è in realtà "finto", artificiale, progettato e costruito a tavolino dai tecnici del suono. Ed è passato attraverso decine di filtri, ritardi, elaborazioni ed effetti di ogni genere. Alla faccia di certe paranoie audiofile...

    Originariamente inviato da aletas
    L'aforisma che accompagna la firma di Paolo è emblematica.
    Ultima modifica di UnixMan : 21-06-2015 a 00:38
    Ciao, Paolo.

    «Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»

  2. #92
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    Originariamente inviato da audiodan
    Giovanni, poichè non ho nessuna intenzione di aprire polemiche inutili o sprecare banda ignorerò volutamente i toni delle tue risposte, come al solito eccessivamente fumantine per i miei gusti, non posso però esimermi da fare alcune considerazioni che reputo assolutamente necessarie:
    - mi sembra che sia la prima volta, a mia memoria, che un consesso di persone di cultura medio-alta (scusate l'immodestia ma questo è) esaminino le teorie del suddetto Ing. Russo dandogli non solo credito ma anche cercando, ciascuno con le proprie conoscenze, di analizzarle criticamente, senza scadere nella farsa o nel turpiloquio, cosa nella quale il suddetto invece eccelle, purtroppo.
    - L'Ing, Russo è sicuramente una mente interessante, ha elaborato una teoria sulla quale speculare e sperimentare ma in quanto a credits di opere portate a termine io ricordo, forse sbagliando, solo le molle ad aria (sicuramente non invarianti, efficaci ma quanto di meno stabile nel tempo si possa pensare) e il giradischi Eldorado, che credo di aver visto anni fa in fotografia. Ora il credito personale, teorico o meno, lo si acquista soprattutto operando manualmente con manufatti riproducibili ( o acquistabili), visionabili e ascoltabili altrimenti torniamo all'autocelebrazione di tanti altri personaggi del mondo hifi che si dicono da soli quanto sono bravi ma le cui opere restano misteri.....casalinghi. Peraltro, senza entrare nel merito delle soluzioni ambientali proposte dall'Ing. Russo, non credo sia proprio agevole andare a casa sua, che mi risulta di accesso consentito solo a pochissimi, per ascoltare e valutare di persona le soluzioni che egli propone.
    La cosa che meno mi è piaciuta, però. caro amico mio, è dove dici di esserti pentitito di aver proposto il documento, quasi che fossi stato preso in giro da qualcuno o sbeffeggiato con frizzi, lazzi e cachinni. Probabilmente il mio fastidio nasce dal concetto di pentimento, che è un sentimento che ha a che fare con la colpa, idea che aborro, ma come ci si può pentire di aver stimolato una discussione critica?
    PS: a questo aggiungo che a me, personalmente, quelli che capiscono tutto mentre il mondo, cattivo e perfido, non capisce o ignora volutamente le sue mirabilanti pensate non mi fanno molto sangue, valuto le loro proposte, ritenendomi forse a torto uno spirito libero e privo di pregiudizi, ma ribadisco che i profeti non mi ispirano granchè......
    Vedi Daniele io divento come dici tu fumantino perchè nella mia etica, peraltro non condivisibile, le parole, soprattutto quando spese in pubblico e soprattutto se questo pubblico
    dovrebbe avere come dici tu una preparazione culturale medio-alta, pesano come macigni. Sono talmente pesanti che l'Ing. Russo ha ricevuto un danno incalcolabile anche sul piano
    professionale e commerciale proprio dalla conventicola cultural-mediatica fomentata da chi aveva da perdere completamente credito presso il popolo audiofilo. E' stato attaccato con
    una violenza straordinaria alla quale lui ha reagito con altrettanta violenza. Con il danno d'immagine che ha ricevuto dalla categoria giornalistica puoi capire da solo a quale ostracismo
    è stato sottoposto e quali conseguenze ne sono nate. Per dirla in due parole : fuori dal giro caro signor Russo e ci rimani.
    Quindi, siccome io mi sento responsabile anche quando faccio una minima osservazione in pubblico di qualsivoglia argomento tu possa immaginare, cerco di soppesare con tutta la
    cura che posso mettere in campo LE PAROLE che spendo. E quando leggo parole spese in liberta' autogestita indifferenti delle conseguenze che possono determinare se permetti
    mi metto in allarme e decido di intervenire . Se cio' puo' dar fastidio pazienza ma non avallo nessun concetto che io in coscienza ritenga sbagliato e soprattutto se la mia omissione
    puo' lasciare spazio ad equivoci deleteri alla verità o alla persona chiunque sia. E' chiaro il concetto.
    Anche quando mi occupo di cio' che ci piace tanto non lo reputo un gioco per bambini deficienti che si baloccano con l'ultimo giocattolo, perchè so molto bene quanta fatica c'è
    dietro ogni "balocco". Se il "balocco" è una cosa di valore e seria non mi dimentico che con quel "balocco" uno ci mangia la pagnotta e costruisce la sua dignità.
    Questo, mio carissimo amico è per me molto importante e non me lo dimentico MAI .
    Se fare polemica significa non subire affermazioni di cui non si valutano bene gli effetti, anche se in perfetta buona fede, ebbene io sono polemico. Tuttavia dare del polemico
    a qualcuno solo perchè ritiene di dover fare chiarezza è la solita solfa di appiccicare etichette quando gli argomenti sono giunti a termine . E siccome io l'ho capito lascio la
    partita....l'argomento è troppo difficile e impegnativo e nessuno vuole lasciare il suo tranquillo orticello d'illusioni a buon mercato....perchè di questo si tratta. Ognuno faccia come gli
    pare....tanto non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire.
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  3. #93
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    Originariamente inviato da bigtube
    Vedi Daniele io divento come dici tu fumantino perchè nella mia etica, peraltro non condivisibile, le parole, soprattutto quando spese in pubblico e soprattutto se questo pubblico
    dovrebbe avere come dici tu una preparazione culturale medio-alta, pesano come macigni. Sono talmente pesanti che l'Ing. Russo ha ricevuto un danno incalcolabile anche sul piano
    professionale e commerciale proprio dalla conventicola cultural-mediatica fomentata da chi aveva da perdere completamente credito presso il popolo audiofilo. E' stato attaccato con
    una violenza straordinaria alla quale lui ha reagito con altrettanta violenza. Con il danno d'immagine che ha ricevuto dalla categoria giornalistica puoi capire da solo a quale ostracismo
    è stato sottoposto e quali conseguenze ne sono nate. Per dirla in due parole : fuori dal giro caro signor Russo e ci rimani.
    Quindi, siccome io mi sento responsabile anche quando faccio una minima osservazione in pubblico di qualsivoglia argomento tu possa immaginare, cerco di soppesare con tutta la
    cura che posso mettere in campo LE PAROLE che spendo. E quando leggo parole spese in liberta' autogestita indifferenti delle conseguenze che possono determinare se permetti
    mi metto in allarme e decido di intervenire . Se cio' puo' dar fastidio pazienza ma non avallo nessun concetto che io in coscienza ritenga sbagliato e soprattutto se la mia omissione
    puo' lasciare spazio ad equivoci deleteri alla verità o alla persona chiunque sia. E' chiaro il concetto.
    Anche quando mi occupo di cio' che ci piace tanto non lo reputo un gioco per bambini deficienti che si baloccano con l'ultimo giocattolo, perchè so molto bene quanta fatica c'è
    dietro ogni "balocco". Se il "balocco" è una cosa di valore e seria non mi dimentico che con quel "balocco" uno ci mangia la pagnotta e costruisce la sua dignità.
    Questo, mio carissimo amico è per me molto importante e non me lo dimentico MAI .
    Se fare polemica significa non subire affermazioni di cui non si valutano bene gli effetti, anche se in perfetta buona fede, ebbene io sono polemico. Tuttavia dare del polemico
    a qualcuno solo perchè ritiene di dover fare chiarezza è la solita solfa di appiccicare etichette quando gli argomenti sono giunti a termine . E siccome io l'ho capito lascio la
    partita....l'argomento è troppo difficile e impegnativo e nessuno vuole lasciare il suo tranquillo orticello d'illusioni a buon mercato....perchè di questo si tratta. Ognuno faccia come gli
    pare....tanto non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire.
    Dato che mi sento responsabile di aver chiamato in causa Russo e le sue teorie (vedi post n° 11) tengo a precisare (non per te Giovanni) che il tutto è nato, in buona fede, solo per curiosità, passione e amore di conoscenza e non certo per dare occasione di dileggiare o sbeffeggiare alcuno e semmai vi è da confutare qualcosa questo và fatto con solide argomentazioni logiche o scientifiche che siano.
    A mio personalissimo parere, sono teorie e indicazioni (più o meno inedite e/o originali) che apportano o potrebbero apportare significativi miglioramenti a quanto posto come interrogativo, apparentemente provocatorio e paradossale, di questo 3d aperto da Daniele, focalizzando l'attenzione su due aspetti che tutti reputano importanti ma poi in pratica vengono disattesi ritornando a proporre e soprattutto pensare le stesse cose.
    Alessandro

  4. #94
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    Paolo,senza quotare il tutto, assolutamente d'accordo, le manipolazioni ed i misfatti effettuati pongono irrimediabilmente la loro impronta alla registrazione che alcune volte riesce a comunicare quella sensazione di " naturalezza" altre volte meno.
    Ma l' interrogativo che poni :" è lecito parlare e perseguire ad ogni costo l'assioma HiFi dato che per definizione è una contraddizione in termini?"
    La mia opinione è molto simile se non eguale alla tua ma questo non deve portarci a trascurare quanto avviene nel momento di riprodurre quel "qualcosa" registrato bene o male che sia.
    Considerato invariante il messaggio sino ai morsetti dei diffusori, è la trasduzione e l'interazione con il nuovo ambiente che scatena il caos.
    Immagina che io e te abbiamo lo stessissimo impianto eguale anche per i più insignificanti particolari, se tu venissi (graditissimo ospite) nel mio ambiente ad ascoltare gli stessi brani pensi
    che ritroveresti la stessa sensazione di ambienza? Se poi a parità di elettroniche cambiamo diffusore...
    Possiamo fare qualcosa per far sì che l'insieme diffusore- ambiente possa fare meno danni possibili?...E' ciò per cui stiamo dialogando (per usare un termine caro a Marco)
    Alessandro

  5. #95
    tebibyte L'avatar di bigtube
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    Originariamente inviato da aletas
    Dato che mi sento responsabile di aver chiamato in causa Russo e le sue teorie (vedi post n° 11) tengo a precisare (non per te Giovanni) che il tutto è nato, in buona fede, solo per curiosità, passione e amore di conoscenza e non certo per dare occasione di dileggiare o sbeffeggiare alcuno e semmai vi è da confutare qualcosa questo và fatto con solide argomentazioni logiche o scientifiche che siano.
    A mio personalissimo parere, sono teorie e indicazioni (più o meno inedite e/o originali) che apportano o potrebbero apportare significativi miglioramenti a quanto posto come interrogativo, apparentemente provocatorio e paradossale, di questo 3d aperto da Daniele, focalizzando l'attenzione su due aspetti che tutti reputano importanti ma poi in pratica vengono disattesi ritornando a proporre e soprattutto pensare le stesse cose.
    Io non ho trovato almeno fino ad ora nessuna occasione di dileggio o sbeffeggio da parte di nessuno
    e questo và detto e sottolineato.
    Solo qualche osservazione alquanto imprecisa e non sufficientemente sottoposta a riflessione. Da qui
    il mio voler ricondurre a una piu' seria e attenta valutazione delle proposizioni esposte nel documento
    che ho condiviso.

    Quindi Alessandro ( ma anche tutti gli altri intervenuti ) non è minimamente in discussione la buona fede di chicchessia.

    Ma le argomentazioni devono sottostare comunque a un atteggiamento piu' serio e consapevole. Non servono commenti
    elargiti con troppa facinoleria,pensando di aver capito tutto. Dietro quelle proposizioni c'è un lunghissimo lavoro teorico e sperimentale.
    Lo vogliamo banalizzare con i soliti discorsi ideologici che mi fanno accapponare la pelle ? Almeno a me lo fanno.
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  6. #96
    tebibyte
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    Insomma ci troviamo a fare i conti con:
    - registrazioni che non hanno, ne' possono avere, alcun carattere di fedeltà rispetto all'evento sonoro reale
    - n° di ambienti all'incirca infinito, o quasi, ciascuno differente dall'altro
    - n° di sistemi all'incirca infinito, l'uno diverso dall'altro
    - n° di sistemi orecchie-cervello all'incirca infinito, l'uno diverso dall'altro
    aggiungerei, perchè tutt'altro che secondario, anche
    - n° di impianti elettrici all'incirca infinito, l'uno diverso dall'altro, che al massimo, e questo è l'unico punto veramente in comune, condividono una tensione più o meno uguale.
    Bene, a fronte di tutto questo incredibile insieme di sistemi noi umani riusciamo ancora a trovare una base comune di discussione e a rilevare qualche esperienza comune trasmissibile. Insomma , caro Alessandro, è l'insieme diffusore-ambiente-cervello il sistema, con quest''ultimo attore che conduce il gioco.
    Insomma, invidio la vostra voglia di cercare leggi che regolano le interazioni tra i vari sistemi implicati in questo miracolo che è il segnale musicale percepito, ma allora, vi chiedo, non sarà meglio spostare il discorso sulle categorie percettive, ovvero cercare una pur grossolana sistematizzazione dell'aspetto più importante, ovvero il lavoro svolto dal sistema orecchio-cervello?
    Domandone delle 200 pistole:
    - perchè qualcuno percepisce chiaramente l'effetto di un cavo e altri manco per niente?
    - perchè qualcuno predilige i sistemi ad alta efficienza mentre altri li aborrono a favore di quelli a radiazione diretta?
    OT (ma non troppo): Giova, le distorsioni percettive del pensiero di altri sono parte del quotidiano di tutti noi, ma la discussione a questo serve, a superare le le interpretazioni erronee. Mi piacerebbe pensare che tu non creda che il pensiero di Russo sia la Verità Assoluta, così come non credo che Russo abbia bisdogno, in questa sede, di avvocati difensori. In ogni caso non è qui che è stato affossato, ne' girano per queste pagine le persone implicate in quella evidentemente squallida vicenda. Peraltro reitero la curiosità di sapere quali prodotti dell'Ing Russo, al di là di quelli da me ricordati, sono stati vilipesi, bistrattati e sottratti al pubblico godimento. Credimi, non c'è dileggio in queste parole, ma solo il tentativo di capire se davvero nel passato si è sacrificato un genio.
    OT2 (questo vero): caro Marco, si chiama braccino in gergo tennistico la malattia che ha afflitto in terra sarda i valenti mangiatori di formaggio e tortelli. Ho paura che sia una malattia destinata a peggiorare nei prossimi giorni, con mio dispiacere perchè se i tuoi ragazzi giocano a pallacanestro non c'è confronto. Se poi I sassaresi tirano col 60% da tre e stradominano sotto le plance la cosa rischia di diventare rognosa. Sassari è l'antibasket, IMHO, ma i buoni in genere non vincono se non nei film di Frank Capra.......

  7. #97
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Ma perché dobbiamo occupare il 50% o più dello spazio (tempo) per scuse e chiarimenti?

    Non possiamo semplicemente dire (ed accettare in buona fede) una volta per tutte che l'unico scopo è il dialogo (che si, mi è caro ed auspico torni ad essere l'usuale terreno di incontro di intelligenze senzienti, in tutti i campi) escludendo posizioni preconcette e secondi fini?

    Un minimo di educazione e cortesia è tutto quello che è lecito richiedere, i "commenti elargiti con troppa facinoleria", per essere riconosciuti come tali, presuppongono l'ergesi a giudice non dell'idea professata, che può legittimamente non essere condivisa, ma del 'metodo' e quindi dell'essere e della persona dall'altro, cosa che - ritengo - nessuno di noi è disposto a concedere ad altri, dato che sposterebbe il confronto dal piano del dialogo tra pari intelligenze senzienti, a quello del giudizio, ove un'autorità sanziona gli errori e decide quello che è giusto.

    Quindi, se "i commenti elargiti con troppa facinoleria" sono i miei, bene per favore spiegatemi il perché, se mi convincete ci facciamoci una risata e li buttiamo a mare (o dove preferite).
    Ciao, Marco.

    "Any intelligent fool can make things bigger, more complex, and more violent. It takes a touch of genius -- and a lot of courage -- to move in the opposite direction."
    — E. F. Schumacher (mis-attributed to A. Einstein)
    ________________________________________________________________________________
    Autore della patch R2 per Squeezelite e del plugin C-3PO. note libere
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  8. #98
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    Originariamente inviato da audiodan
    OT2 (questo vero): caro Marco, si chiama braccino in gergo tennistico la malattia che ha afflitto in terra sarda i valenti mangiatori di formaggio e tortelli. Ho paura che sia una malattia destinata a peggiorare nei prossimi giorni, con mio dispiacere perchè se i tuoi ragazzi giocano a pallacanestro non c'è confronto. Se poi I sassaresi tirano col 60% da tre e stradominano sotto le plance la cosa rischia di diventare rognosa. Sassari è l'antibasket, IMHO, ma i buoni in genere non vincono se non nei film di Frank Capra.......
    E ci hai ragione, ci hai... Il nostro tiro da 3 è sparito ed a rimbalzo è un disastro (ma questa, in realtà, non è una novità). Domani però torniamo nell'afa del pala Bigi...

    4 partite per gratificare pubblico e sponsor con un bello spettacolo, ma adesso inizia la gara vera. Grazie, da parte di tutte le "teste quadre" (che saremmo noi abitanti di Reggio) per la tua nuova profezia, vuoi vedere.?

    Per non sbagliare, Invito tutti i signori frequentatori del forum a posizionare una mano 'a coppa' sotto i gioielli ed applicare moderata pressione (mi raccomando, moderata!), le signore declinino a piacere. Non mi è chiaro il principio fisico soggiacente, ma a volte funziona!
    Ciao, Marco.

    "Any intelligent fool can make things bigger, more complex, and more violent. It takes a touch of genius -- and a lot of courage -- to move in the opposite direction."
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  9. #99
    tebibyte L'avatar di bigtube
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    Originariamente inviato da audiodan
    Insomma ci troviamo a fare i conti con:
    - registrazioni che non hanno, ne' possono avere, alcun carattere di fedeltà rispetto all'evento sonoro reale
    - n° di ambienti all'incirca infinito, o quasi, ciascuno differente dall'altro
    - n° di sistemi all'incirca infinito, l'uno diverso dall'altro
    - n° di sistemi orecchie-cervello all'incirca infinito, l'uno diverso dall'altro
    aggiungerei, perchè tutt'altro che secondario, anche
    - n° di impianti elettrici all'incirca infinito, l'uno diverso dall'altro, che al massimo, e questo è l'unico punto veramente in comune, condividono una tensione più o meno uguale.
    Bene, a fronte di tutto questo incredibile insieme di sistemi noi umani riusciamo ancora a trovare una base comune di discussione e a rilevare qualche esperienza comune trasmissibile. Insomma , caro Alessandro, è l'insieme diffusore-ambiente-cervello il sistema, con quest''ultimo attore che conduce il gioco.
    Insomma, invidio la vostra voglia di cercare leggi che regolano le interazioni tra i vari sistemi implicati in questo miracolo che è il segnale musicale percepito, ma allora, vi chiedo, non sarà meglio spostare il discorso sulle categorie percettive, ovvero cercare una pur grossolana sistematizzazione dell'aspetto più importante, ovvero il lavoro svolto dal sistema orecchio-cervello?
    Domandone delle 200 pistole:
    - perchè qualcuno percepisce chiaramente l'effetto di un cavo e altri manco per niente?
    - perchè qualcuno predilige i sistemi ad alta efficienza mentre altri li aborrono a favore di quelli a radiazione diretta?
    OT (ma non troppo): Giova, le distorsioni percettive del pensiero di altri sono parte del quotidiano di tutti noi, ma la discussione a questo serve, a superare le le interpretazioni erronee. Mi piacerebbe pensare che tu non creda che il pensiero di Russo sia la Verità Assoluta, così come non credo che Russo abbia bisdogno, in questa sede, di avvocati difensori. In ogni caso non è qui che è stato affossato, ne' girano per queste pagine le persone implicate in quella evidentemente squallida vicenda. Peraltro reitero la curiosità di sapere quali prodotti dell'Ing Russo, al di là di quelli da me ricordati, sono stati vilipesi, bistrattati e sottratti al pubblico godimento. Credimi, non c'è dileggio in queste parole, ma solo il tentativo di capire se davvero nel passato si è sacrificato un genio.
    OT2 (questo vero): caro Marco, si chiama braccino in gergo tennistico la malattia che ha afflitto in terra sarda i valenti mangiatori di formaggio e tortelli. Ho paura che sia una malattia destinata a peggiorare nei prossimi giorni, con mio dispiacere perchè se i tuoi ragazzi giocano a pallacanestro non c'è confronto. Se poi I sassaresi tirano col 60% da tre e stradominano sotto le plance la cosa rischia di diventare rognosa. Sassari è l'antibasket, IMHO, ma i buoni in genere non vincono se non nei film di Frank Capra.......
    Caro Daniele il discorso è lungo ma per dirla in breve tutto quello che tu hai enunciato appartiene
    al concetto di NON INVARIANZA dei sitemi che non possono essere commensurati con la fisica tradizionale. Questo concetto rivoluzionario è stato formalizzato e trasportato nel campo sperimentale con
    ricadute straordinarie su oggetti messi in opera da Russo. Giorgio ha proposto delle immagini di oggetti reali costruiti con questi criteri portati all'estremo della performance.
    basta osservare con un minimo di attenzione .
    Lo puoi dire forte che è stato sacrificato un genio.....devo per caso ricordarti quanti altri hanno dovuto subire lo stesso trattamento. E questo accade sempre perchè c'è di mezzo l'ideologia non
    l'amore per le idee nuove. Lascia perdere la storiella delle verità assolute perchè non siamo nel campo della fisica cioè della invarianza dei sistemi....per fortuna anche quelli messi in discussione
    per es. da un tale che si chiamava Einstein. Ma sempre nello stesso campo un genio come Galileo ha dovuto persino abiurare per non essere falciato dall'ideologia corrente.

    non dovremo parlare di Russo ma delle sue proposizioni che con ogni evidenza si fà fatica a comprendere in pieno perchè la sua è una sistematizzazione. Non dei tweak imbecilli
    che modificano la risonanza di un oggetto apportando pure equalizzazioni in banda audio compresi i cavi .
    chi ha mai parlato di confinamento inerziale di apparecchi sottoposti al moto vibrazionale.?
    Chi ha affermato il concetto di rigidezza dinamica per ottenere l'esclusivo movimento della membrana dell'altoparlante?
    Chi ha parlato della nefasta somma alll'informazione primaria dell'onda posteriore dell'altoparlante ?
    Chi ha proposto la necessita' dell'intervento in ambiente con l'uso di feltri per abbattere l'informazione mascherante.
    Chi ha introdotto il concetto di mascheramento per suono correlato?

    E continuiamo a rimanere nell'orticello cosi tanto caro e tranquillizzante.....in fondo è tutta psicologia

    io ritengo questo forum o meglio luogo di aggregazione virtuale , un luogo che mi è piaciuto perchè abbastanza serio e quasi immune dai discorsi da bar
    E quasi una eccezione e potrebbe migliorare di molto se ci fosse piu' disponibilità a lasciarsi dietro ogni forma di ideologia e ad accogliere idee nuove.
    Ma sopratutto esercitare il potere critico con serietà non per trastullarsi perchè si ha troppo tempo libero ( ne avessi di piu'...). La cultura e l'apprendimento
    sono cose serie, non trastulli . La cultura umanistica e tecnologica si devono incontrare . Non dobbiamo assecondare la cultura dell'entertainment cosi cara
    a chi ci vuole dominare e imporre la sua. Io saro' infatti sempre un ribelle....non ci sto'.
    player1:thin client+voyage - player2:futros450+Debian > Usb Transport: I2soverUSB + DAC (6x1704+I/V a tubi) - Attenuatore passivo Lightspeed
    Ampli finale: OTL 6C33 - MyRef Fremen Ed. - Diff.: Diapason Adamantes II - Guida LMS+Squeezelite - B

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    Originariamente inviato da marcoc1712
    Tornando in tema, dopo le forti emozioni regalate da questa bellissima finale di scudetto, mi piacerebbe approfondire un altro concetto proposto da Russo, legato al silenzio ed al rumore:

    "Si distingue il rumore avulso (il gracchiare) dal rumore per suono correlato quella sorta di ottusità del suono osservabile ad esempio nel CD che provoca una sorta di irritazione nel non poter distinguere in quale mondo esiste il suono prodotto e che conduce (che mi conduce fino al punto di non coglierne la ragione di esistere di quel tipo di suono).
    L'ottusità del suono, la mancanza di un silenzio intrinseco è altresi osservabile in quegli ambienti dal vivo dove il suono si accavalla senza mai poter esistere liberamente sia nelle singole parti che nella fusione d'insieme perchè il suono che sopravviene gli toglie lo spazio ed il tempo vitale."

    Mi pare si riferisca - almeno nell'ultimo capoverso - ancora una volta, agli effetti di mascheramento, che si producono in ambienti con temi di riverbero troppo altri e/o in presenza di onde stazionarie.

    Ancora una volta non mi pare originalissimo e rispetto a prima, 'apre' alla possibilità che questo fenomeno invalidi anche la qualità percepita durante la fruizione di eventi dal vivo, quindi a maggior ragione quando riprodotti.

    La domanda è: la prima parte si riferisce 'solo' a questo, descrivendo il rumore correlato? Se, come immagino, no quali sarebbero le altre cause?

    Sono da ricercare nella frase che antepone?

    "Ci servirà per stabilire se è più silenzioso il vinile o il CD e servirà per tentare di capire cosa non va nel CD e affini." sembra puntare il dito, ma poi non specifica."


    Grazie in anticipo per il chiarimento a chi vorrà fornirlo.
    Marco ti riporto quanto presumo di aver capito (molto poco) da quanto espresso da Russo. Penso che tu abbia già una precisa idea ma dato che non ho problemi ad espormi a "pubblico ludibrio" (si scherza dai, per sdrammatizzare un po'...) la riporto.
    Il rumore "avulso" è un suono che apporta una informazione indipendente dall'informazione ritenuta e assunta principale (il colpo di tosse nella sala da concerto o, aggiungo io, il toc ascoltando un vinile), questa informazione aggiuntiva non arreca alcun cambiamento nella storia spazio temporale se non un fastidio.
    Per il rumore "correlato" la questione è un po' più nebulosa; ho immaginato di rappresentare l'informazione sonora (non necessariamente dobbiamo parlare di Musica) come un fluire e un susseguirsi di "impulsi" con un tempo di salita e soprattutto di decadimento dovuti alle caratteristiche proprie di emissione dell'oggetto o strumento e dall'interazione dell'emissione nell'ambiente reale. Nel momento in cui lo strumento che emette musica è posto in un ambiente questo deve permettere un corretto decadimento altrimenti può accadere di sovrapporre "energia" in un momento in cui dovrebbe decrescere. Spero di spiegare meglio portando l'esempio di uno strumento suonato in una stanza altamente riverberante; l'energia immessa in ambiente rimane con un tempo di decadimento talmente lungo che troverai sempre onde in fase con il segnale da dare un tappeto di rumore altissimo (sull'RT penso che potresti darci lezioni), in questo caso mi pare Russo lo definisce suono confuso (argomenti peraltro conosciuti ma con una valenza diversa però) mentre per l'mp3 (o per il CD) la mancanza di un parte dell'informazione dov'è contenuta l'informazione ambientale, dovuta proprio all'algoritmo, porta ad un suono ottuso. In questo caso la parte mancante tra due "massimi" consecutivi dell'informazione verrebbe riconosciuta dall'apparato percettivo non come silenzio ma come "noise".
    Per ora passo ben volentieri il testimone!
    Alessandro

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