"......e il terzo giorno resuscitò...."
Dopo tre giorni di ascolti intensivi con audiolinux col nuovo kernel come NAA, arrivando addirittura ad utilizzare la ramdisk pinguinica, ho riascoltato la piramide NAA (Windows Server Tech. Prev. 2, AO beta 1.31. 11b, Jplay6,Primo RAMdisk ) utilizzando lo stesso HW e lo stesso volume d'ascolto, sempre restando inteso che parlo esclusivamente di file redbook upsamplati PCM>DSD128 o 256 (usati anche 24/96, comunque, senza conclusioni differenti).
Il cambio di SSD è velocissimo, non serve più di un minuto in tutto e perciò la memoria sonica non è messa a dura prova.
Iniziamo a parlare di Audiolinux con il Kernel nuovo, che permette di ascoltare il DSD nativo a 256 utilizzando la JLSounds come no-dac ( approfitto per dire che dopo un ulteriore giro di prove il miglior filtro di I°ordine da me adottato, ormai in via definitiva, è un RC con R 3.3k e C 2700 pF).
Prima domanda: ma esiste la necessità di passare a 256 dal 128?
La risposta è si, ma non aspettatevi il miracolo della madonnina piangente lacrime di sangue, al massimo si ha una maggiore percezione dell'ambienza e della rifinutura timbrica, con una migliore microdinamica.
Seconda domanda: quanto è impegnativo per l'HW?
Il mio processore lavora in assoluta tranquillità a 11.200 mentre a 12200 non ce la fa ma stiamo parlando di un settaggio oneroso, quello che nel mio sistema ha dato i migliori risultati con qualsiasi s.o., ovvero Poly-sinc con DSD7, mentre con qualsiasi filtro -2s non c'è problema. Ricordo che il mio processore è un i7 4790T da soli 45W, per cui è un passo possibile con qualsiasi quadricore appena decente. Circa la scelta tra poly-sinc a 11.200 e un -2s a 12.200 diciamo che se la giocano, per esempio il poly-sinc hb -2s con dsd7 è un bel sentire, molto asciutto e rigoroso. Poly-sinc, nel mio sistema, offre sempre una maggiore ricchezza armonica che, alla fine, me lo ha fatto preferire a qualsiasi altro filtro per cui resta un problema di scelte personali in base all'integrazione con il proprio sistema.
Giudizio di audiolinux a 256 come NAA? Assolutamente positivo, un bel suono molto strutturato, ben disposto sul fronte sonoro, ricco di particolari. Bello, piacevole, appagante.
E allora cosa è successo con il ritorno della PIramide?
E' successo che è tornata la sontuosità del suono, si rimpolpa tutta la sezione delle viole e dei violoncelli dell'orchestra, il pianoforte suona con la mano sinistra che lavora un'ottava più in basso. Insomma, nel mio sistema va meglio la piramide a 128 che linux a 256. Questa è la mia conclusione.
Qui si apre la vexata quaestio su un giudizio dato anche sul proprio, conosciutissimo impianto "a secco" oppure in comparativa. Il giudizio a secco non mi avrebbe fatto cambiare SO, avrei potuto ascoltare con soddisfazione audiiolinux/NAA per il resto dei miei giorni senza grandi problemi, anche se devo dire che con il proseguire degli ascolti una piccola carenza del medio-bassomi era sembrata di coglierla. Però solo una prova comparativa lo ha dimostrato senza alcun dubbio, almeno alle mie orecchie. Tutto questo è un giochino forse per deficienti, lo capisco, ma se si vuole cercare di capire cosa è meglio l'ascolto "a secco" è veramente fuorviante, almeno per me. Non dubito che esistano "orecchie d'oro" in grado di non perdere tanto tempo in provettine cretine e di andare a botta sicura sul meglio, così come capisco perfettamente chi si rompe di perdere tempo in queste attività un po' maniacali a favore degli ascolti rilassati. Ciascuna di queste posizioni è rispettabile, le capre sorde like me dovranno però passare per le forche caudine delle prove comparative se vogliono arrivare ad avere un impianto che suoni secondo i loro desideri. MI toccherà aspettare che qualcuno si degni di scrivere dei driver ASIO per windows che supportino DSD nativo a 256, per compiere un altro passo verso la luce della riproduzione perfetta!