isolatore/condizionatore di rete do it yourself

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  1. #11
    kibibyte L'avatar di lucadita
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    Non nego però che la curiosità di provare un isolatore/condizionatore nel proprio impianto c'è
    :-) Sta venendo anche a me!

  2. #12
    kibibyte L'avatar di lucadita
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    :-) Sta venendo anche a me!
    Qualcuno sa come misurare i disturbi sulla linea? basta un oscilloscopio magari dotato di sonde disaccoppiate? o e' meglio un oscilloscopio portatile scollegato dalla linea?
    con la scheda audio con qualche interfaccia particolare si puo' realizzare un buon analizzatore di spettro per la 220? esiste qualche cosa?

    anche qui... tocca documentarsi prima di rimanere con la manopola in mano del trigger fumante :-)
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    Ultima modifica di lucadita : 28-03-2015 a 18:48

  3. #13
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da lucadita
    :-) Sta venendo anche a me!
    Sapete che non amo proferire panegirici in termini audiofili, ma fidatevi, l'effetto è chiaramente udibile a orecchio...nudo.

    Poi è ovvio che in situazione più inquinate si nota prima, ma fate una prova rapida: prendete un filtrino di quelli da 10 Euro alla Brico ed interponetelo alla TV. Se avete neon. led, caldaie 'anzianotte', dimmer per alogene,... vedrete la 'nebbia' dei puntini sparire e se ci fate caso anche l'audio sarà più pulito.

    Io me ne sono reso conto un Natale di tanti anni fa: la mia TV 'frizzava' ogni volta che le intermittenze dell'albero entravano in funzione, ho messo la presa filtrata e... magia. Tornando indietro mi sono reso conto che lo stesso 'fritz' si sentiva anche, ma prima non lo notavo, mi ci ero abituato...

    Da lì ho cominciato a lavorare sull'impianto e devo dire che sono stati soldi spesi bene, almeno tanto quanto quelli per la correzione acustica. Poi è ovvio che facendo si sbaglia e comunque ci si supera, quindi ho diversi 'cadaveri' nei cassetti... Occhio alle penne!
    Ultima modifica di marcoc1712 : 29-03-2015 a 01:57
    Ciao, Marco.

    "Any intelligent fool can make things bigger, more complex, and more violent. It takes a touch of genius -- and a lot of courage -- to move in the opposite direction."
    — E. F. Schumacher (mis-attributed to A. Einstein)
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    Autore della patch R2 per Squeezelite e del plugin C-3PO. note libere
    Logitech media Server 7.9 > miniPc + squeezelite-R2 / SB+ > "Lu Scalmentu" NOS R2R DAC by TubeOne/ AudioResearch DAC 1-20 >
    Klimo Merlino Gold TPS > DIS Interconnect > Kent Gold > Reference > Monitor Audio Studio 20 SE

  4. #14
    Moderatore L'avatar di rogers
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    Originariamente inviato da lucadita
    Qualcuno sa come misurare i disturbi sulla linea? basta un oscilloscopio magari dotato di sonde disaccoppiate? o e' meglio un oscilloscopio portatile scollegato dalla linea?
    con la scheda audio con qualche interfaccia particolare si puo' realizzare un buon analizzatore di spettro per la 220? esiste qualche cosa?

    anche qui... tocca documentarsi prima di rimanere con la manopola in mano del trigger fumante :-)
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    Eh già, se colleghi la scheda audio direttamente alla rete non dico una bomba atomica... ma ci siamo vicini
    Sono misure che ho visto fare con strumenti appositi o con trasformatori di isolamento, ovviamente questi devono avere deteminate caratteristiche (larga banda).
    A tuo rischio e pericolo si potrebbe fare con un semplice condensatore di piccolo valore posto in serie ed uno strumento alimentato a batterie...
    ma davvero si rischia di far guai o farsi male se la fase è nel punto sbagliato e ti scappa il dito... lascierei perdere per ora Luca...
    Tanto vedresti tante di quelle schifezze che poi ti penti di averlo fatto (occhio non vede cuore non duole)

  5. #15
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da lucadita
    si me ne sono accorto.


    posso cheiederti perche' sui finali un isolatore e' sconsigliato? (adesso comunque vedo di documentarmi perche' non ne son nulla)
    Credo che sia perchè in qualche modo limita la capacità dell'ampli di erogare corrente. Penso che sia lo stesso principio per cui sui finali l'alimentazione non va stabilizzata.


    Nel mio impianto
    , pur mettendo un AT da 1500 VA, quindi certamente non striminzito, la dinamica cala ed i bassi arretrano. La prima impressione è di maggior controllo e dettaglio, certo, però a mio avviso non è così.

    Lo stesso AT messo prima del pre non ha lo stesso effetto sui bassi e scolpisce la scena.

    Adesso ho 3 AT su pre, DAC e sorgente (SB+) quindi ogni linea è isolata e nessun rumore dgitale scende a valle. I finali sono alimentati da una linea diversa che parte direttamente dalla scatola di derivazione principale del piano. La linea 'di servizio' su cui sono collegati tutti gli altri apparecchi non audio e l'illuminazione è filtrata, per cui nessun rumore può entrare da lì.


    Originariamente inviato da lucadita
    ho sempre riso al discorso dei cavi di alimentazione in un impianto senza isolatore/condizionatore/filtro... anche se comunque forse la geometria dell'intreccio puo' in qualche modo realizzare una sorta di "filtro passa o taglia qualche cosa" a seconda delle C e delle L in gioco...
    Con un corrente "pulita" penso che abbiano un senso in caso di ambiente particolarmente disturbato dal punto di vista RFI.
    Comunque e' un campo che non ho mai approfondito e queste considerazioni qui sopra sono solo dettate da "sragionamenti" piuttosto semplici e superficiali... chissa'... anche qui ci sarebbe da scavare...
    In effetti secondo me gli effetti dei cavi sono più evidenti in presenza di isolatori e filtri (almeno sulle sorgenti), sui finali hanno comunque il loro effetto e nella mia esperienza c'è un trend chiaro in funzione della sezione:

    Sezioni piccole (cavi Klimo) -> suono più dettagliato ed alti in evidenza, rischio sibilanti.
    Sezioni grandi -> suono più musicale e 'pastoso', bassi più corposi.

    Francamente ho letto di tutto sui cavi e sul perchè possano influire, ma nessuna spiegazione mi ha mai convinto fino in fondo.

    Una nota: Io non sostengo di riuscire a sentire la diffferenza data dal singolo cavo/filtro/isolatore presente o assente, ma credo che chiunque sarebbe in grado di accorgersi della differenza se da una situazione come quella attualmente nel mio impianto passassi ad una 'nuda' senza isolatori e filtri e con cavi 'standard' di alimentazione, poi l'autosuggestione è sempre in agguato.
    Ciao, Marco.

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  6. #16
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da rogers
    Eh già, se colleghi la scheda audio direttamente alla rete non dico una bomba atomica... ma ci siamo vicini
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    ma davvero si rischia di far guai o farsi male se la fase è nel punto sbagliato e ti scappa il dito... lascierei perdere per ora Luca...
    Tanto vedresti tante di quelle schifezze che poi ti penti di averlo fatto (occhio non vede cuore non duole)
    Io vado a memoria dai tempi delle prove di laboratorio all'ITIS... c'erano ancora i voltmetri analogici nelle cassette di legno, ora li tengono nei musei...

    Comunque, mi sembra di ricordare che esistano strumenti in grado di sottrarre al segnale complessivo la portante a 50Hz, così che rimanga solo l'insieme dei disturbi. Se non ricordo male, sono basate sul principio delle pinze amperometriche, quindi ad induzione, eliminando i rischi di contatti accidentali (i cavi rimangono isolati) e lavorando su valori molto ridotti, se non ricordo male qualche volt.

    Non chiedetemi di più, ero un pessimo studente e la materia mi interessava così tanto che poi ho fatto Storia e Filosofia...
    Ciao, Marco.

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  7. #17
    nibble
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    questo è un filtro anti cc presente nella 220, va inserito in serie alla fase


    http://i43.tinypic.com/33usi2u.jpg

  8. #18
    Moderatore L'avatar di SM63
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    Originariamente inviato da Paride1
    questo è un filtro anti cc presente nella 220, va inserito in serie alla fase


    http://i43.tinypic.com/33usi2u.jpg
    Quello funziona solo in presenza di trasformatori toroiali ...dave è piu' facile si verifichi la saturazione del nucleo in presenza di una componente dc spesso anche di qualche decimo i volt ...

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