TEST: RamDisk e HQPlayer

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  1. #141
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da UnixMan
    senza meno. A scanso equivoci, casomai qualcuno abbia frainteso, non è mai stata (né mai sarà) questa la mia intenzione. Ci mancherebbe. I miei vogliono sempre e solo essere dei "reminder", che vanno intesi esclusivamente nel senso di cui sopra.

    No, non intendevo dire che tu lo stessi facendo, mi riferisco a ben altre situazioni e luoghi dove questo è avvenuto, anche nei miei confronti, credo di averne già riferito.

    Originariamente inviato da UnixMan
    Probabilmente la mia è solo pedanteria patologica: so bene che posso risultare noioso, ma tendo inconsciamente a ricordare e sottolineare il problema ogni qual volta vedo che si parla con troppo facili entusiasmi di cose la cui reale efficacia mi pare quanto meno improbabile.
    eh beh, se è per questo siamo in buona compagnia. Socrate si autodefiniva un moscone per la sua abitudine di porre domande alle persone, costringendole a mettersi in dubbio.... poi l'hanno costretto a bere la cicuta...

  2. #142
    tebibyte
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    Essendo in ritiro "spirituale" non ho intenzione di continuare per ora a polemizzare inutilmente ma ho il dovere di ricordare che questo forum non nasce ne' per dare spiegazioni scientifiche ma nemmeno per vendere fuffa, visto che qui niente viene venduto. La variabilità psicoacustica, poi, si combatte con un metodo assolutamente scientifico che si chiama "ripetibilità dell'evento", ovvero se un fenomeno appare costantemente uguale nel tempo è altamente verosimile che sia vero, almeno per quel singolo ascoltatore. Le impressioni psicoacusticamente labili, invece, non reggono alla ripetizione. Questo spiega perchè io detesti cordialmente la leggenda metropolitana sulla assoluta validità delle prove abx in cieco. Aspetto ancora che qualcuno mi disegni uno studio che abbia un minimo di significatività dal punto di vista statistico e sia depurata dal bias degli effetti psicoacustici, appunto, che, chissà perchè, tutti dimenticano essere invece un fattore fondamentale, determinato dallo stato di stress che si crea nel corso di una prova dove si "deve" cogliere una differenza, con le conseguenze che si possono ben immaginare sull'attendibilità dei dati raccolti.
    Comunque attualmente l'uso e l'efficacia della ramdisk è esattamente al vaglio del tempo.............. Provare e riprovare............

  3. #143
    tebibyte L'avatar di bigtube
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    Originariamente inviato da audiodan
    Essendo in ritiro "spirituale" non ho intenzione di continuare per ora a polemizzare inutilmente ma ho il dovere di ricordare che questo forum non nasce ne' per dare spiegazioni scientifiche ma nemmeno per vendere fuffa, visto che qui niente viene venduto. La variabilità psicoacustica, poi, si combatte con un metodo assolutamente scientifico che si chiama "ripetibilità dell'evento", ovvero se un fenomeno appare costantemente uguale nel tempo è altamente verosimile che sia vero, almeno per quel singolo ascoltatore. Le impressioni psicoacusticamente labili, invece, non reggono alla ripetizione. Questo spiega perchè io detesti cordialmente la leggenda metropolitana sulla assoluta validità delle prove abx in cieco. Aspetto ancora che qualcuno mi disegni uno studio che abbia un minimo di significatività dal punto di vista statistico e sia depurata dal bias degli effetti psicoacustici, appunto, che, chissà perchè, tutti dimenticano essere invece un fattore fondamentale, determinato dallo stato di stress che si crea nel corso di una prova dove si "deve" cogliere una differenza, con le conseguenze che si possono ben immaginare sull'attendibilità dei dati raccolti.
    Comunque attualmente l'uso e l'efficacia della ramdisk è esattamente al vaglio del tempo.............. Provare e riprovare............
    Proprio perchè non si vende nulla ha piu' valore cio' che si dice. Perchè denso di gratuità e di coinvolgimento personale. E di onesta' che nessuno puo' mettere in dubbio.
    Quindi dichiarare la propria fenomenologia d'ascolto ha sicuramente valore con la discriminante che non puo' assurgere a dato di fatto poichè non c'è alcun fatto ma un percepito, un esperienza che è
    immateriale. Come nella fruizione dell'arte....ognuno la vive a modo suo che non vuol dire che sia incomunicabile ma certamente non subordinabile a criteri uguali per tutti......per fortuna

  4. #144
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da audiodan
    Essendo in ritiro "spirituale" non ho intenzione di continuare per ora a polemizzare inutilmente ma ho il dovere di ricordare che questo forum non nasce ne' per dare spiegazioni scientifiche ma nemmeno per vendere fuffa, visto che qui niente viene venduto. La variabilità psicoacustica, poi, si combatte con un metodo assolutamente scientifico che si chiama "ripetibilità dell'evento", ovvero se un fenomeno appare costantemente uguale nel tempo è altamente verosimile che sia vero, almeno per quel singolo ascoltatore. Le impressioni psicoacusticamente labili, invece, non reggono alla ripetizione. Questo spiega perchè io detesti cordialmente la leggenda metropolitana sulla assoluta validità delle prove abx in cieco. Aspetto ancora che qualcuno mi disegni uno studio che abbia un minimo di significatività dal punto di vista statistico e sia depurata dal bias degli effetti psicoacustici, appunto, che, chissà perchè, tutti dimenticano essere invece un fattore fondamentale, determinato dallo stato di stress che si crea nel corso di una prova dove si "deve" cogliere una differenza, con le conseguenze che si possono ben immaginare sull'attendibilità dei dati raccolti.
    Comunque attualmente l'uso e l'efficacia della ramdisk è esattamente al vaglio del tempo.............. Provare e riprovare............
    Vai, hai provato il mantra nella posizione del loto ed hai visto la Madonnina piangente?

    Solo un appunto: La ripetibilità dell'evento è un concetto chiave, ma si deve intendere in contesto oggettivo, non soggettivo. ovvero date le premesse ed in ambiente controllato SE e SOLO SE ad una stessa azione corrisponde SEMPRE e COMUNQUE la stessa reazione, indipendente dal soggetto che compie l'osservazione (misura), allora l'evento è ripetibile, altrimenti non lo è.

    Se tu giudichi bella la Pietà ogni volta che la vedi, non signignifica che la Pietà è bella, devi descrivere in termini misurabili cosa vuol dire bella e verificare che anche gli altri riportino le stesse reazioni nelle stesse intensità, se vuoi usare il metodo scientifico, mentre puoi decidere che la Pietà è bella - per te - a prescindere e godertene la bellezza in quanto tale, confortato dall'opinione - soggettiva - di molti altri.

    Ti ho già confermato che anch'io credo che ABX (per come è normalmente inteso) non sia un metodo esaustivo, in parte per quello che giustamente dici tu, in parte perchè secondo me tra percepire differenze e riconoscerle passa una differenza nemmeno tanto sottile. Se io percepisco sempre un cambiamento quando effettivamente passi da A a B o da B ad A ma non riesco a riconoscere A da B, per me non è un negativo, ma un positivo. E' la stessa questione dell'orecchio musicale assoluto: pochi sono in grado di riconoscere una nota singola, ma - quasi - tutti ne percepiano il rapporto di scala in una sequenza.

    Poi a me rimane sempre un tarlo: se applicassimo ABX a due dipinti, uno originale e l'altro copia perfetta e risultasse che sono indistinguibili, sarebbero per questo la stessa cosa?

  5. #145
    tebibyte
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    Ok, OT clamoroso ma necessario.
    La percezione è un fatto soggettivo, ovviamente influenzabile da eventi esterni. Mai potrà essere oggettivata, ne' più e ne' meno come il concetto del bello. Ma se quella percezione si ripete invariata nel tempo è vera, così come è vero che il nocciolato Novi è la dimostrazione dell'esistenza di Dio ad ogni boccone! Poi confermo che la ricerca delle leggi del mondo da bulinare sul granito non è tra le mie priorità, mi basta l'aver capito che un'alimentatore lineare fa suonare meglio un PC dedicato alla musica, essere riuscito a costruirne qualcuno, ma soprattutto l'aver condiviso con altri le mie passioni, posso affermare con reciproca soddisfazione.
    Che poi è la ragion d'essere di questo spazio, l'enunciazione e la dimostrazione delle leggi cosmiche le lascio a Paolo e al suo laboratorio "nel cuor del monte" (leggasi Gran Sasso)

  6. #146
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Chiudo l'OT chiedendo venia, ma sono fatto così, cosa puoi pretendere da uno che ha studiato filosofia per poi convertirsi all'informatica? C'erano già stati Steve Jobs e de Crescenzo, non essendo californiano ma nemmeno napoletano... sono uscito fuori io.

    Azz. Io credevo che la vera Epifania stesse sotto la treccia di Roberta...

  7. #147
    tebibyte
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    sull NAA se si fa partire il NAD non su Ramdisk ma direttamente come servizio di windows?

  8. #148
    tebibyte L'avatar di UnixMan
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    Originariamente inviato da antonellocaroli
    sull NAA se si fa partire il NAD non su Ramdisk ma direttamente come servizio di windows?
    se si può (volendo proprio usare windoze...) mi sembrerebbe già una cosa più sensata.
    Ciao, Paolo.

    «Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»

  9. #149
    tebibyte
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    Originariamente inviato da UnixMan
    se si può (volendo proprio usare windoze...) mi sembrerebbe già una cosa più sensata.
    Stasera provo...chiaramente ci sarebbero tutti i vantaggi di un servizio con le proprie prioritá...

  10. #150
    tebibyte
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    Originariamente inviato da UnixMan
    se si può (volendo proprio usare windoze...) mi sembrerebbe già una cosa più sensata.
    Ecco...provato...non va!!! nel senso il demone parte, HQplayer nell altro pc lo vede, vede le varie uscite audio...ma dopo il play il nulla....

    Di contro con sqeezelite Funziona...

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