cioè non si può cambiare obiettivo?
capito...ma se fa foto bene da vicino, è perchè ha una messa a fuoco molto buona ecc ecc
da lontano (oggetti massimo 8-10 metri di distanza) come si comporta? va male? la qualità è migliore di una canon a530 (la compatta di famiglia, nel caso in cui qualunque sia la macchina che comprerò non dovesse andar bene per foto con obiettivo a distanza, sempre massimo una dcina di metri, userò quella, con cui ci siamo sempre trovati bene)
ah ho saputo anche che non scatta in .raw. è una perdità grave per me che devo fare foto in cui si vedono i dettagli?
Buzzi le bridge altro non sono che delle compatte con visione reflex. Vi sono anche compatte con ottica intercambiabile (Leica) con mirino a telemetro e correzione dell'errore parallattico ma sono macchine professionali e costano di conseguenza. Per compatta s'intende quindi una macchina senza visione reflex e con ottica fissa; per reflex s'intende in generale una macchina con visione dall'obiettivo e ottica intercambiabile. Le bridge sono anche dette "reflex compatte" sono cioè una via di mezzo: quello che vedi nel mirino proviene dall'obiettivo che non può essere sostituito (e non so, dovresti verificare, se accettano filtri). Infine vi sono delle macchine, di cui non sono affatto esperto che sono a ottica intercambiabile e hanno solo lo schermo LCD, mi pare si chiamino "mirrorless". La prima che vidi risale a oltre 10 anni fa, era una specie di prototipo, aveva l'attacco per obiettivi Nikkor e non ricordo se aveva anche lo schermino oppure solo il mirino galileiano: costava oltre 10 milioni di vecchie lire (mi pare solo corpo).
Per quanto riguarda la messa a fuoco dipende dall'oggetto che inquadri: di norma i sensori autofocus hanno bisogno di oggetti con un certo contrasto: nemmeno un essere umano a occhio infatti riesce a mettere a fuoco un oggetto a tinta totalmente uniforme... non puoi pretendere che una macchina faccia miracoli. Quindi se inquadri un particolare con un adeguato contrasto, nulla quaestio; se inquadri un particolare scarsamente contrastato puoi ad es. mettere a fuoco un particolare vicino e mantenendo la messa a fuoco così impostata inquadrare quello che vuoi.
Se una macchina riesce a mettere a fuoco da vicino mette necessariamente a fuoco anche un soggetto più lontano (anzi più è lontano più è facile).
Infine alcune macchine (o alcuni flash montati su reflex) hanno un illuminatore infrarosso che permette di mettere a fuoco anche nel buio totale, ma non mi chiedere se in tal caso l'autofocus funziona come radar (viene misurato quanto tempo impiega la luce ad andare e tornare) oppure sempre misurando il contrasto ma colla luce infrarossa, perchè non lo so.
Ultima modifica di OSMIUM76 : 15-05-2010 a 23:54
non ho capito bene la cosa del contrasto...
Prova a mettere a fuoco una parete appena imbiancata con forte luce proiettata contro... come fai a mettere a fuoco? Hai bisogno di un particolare che, girando l'anello di messa a fuoco, diventi da "appannato" sempre più nitido, con contorni sempre più taglienti e precisi. Il sensore di messa a fuoco fa la stessa identica cosa.
Altro esempio: sulla stessa parete bianca è disegnata una scacchiera. Se prima non riuscivi a capire se era a fuoco oppure no, ora la messa a fuoco è facile: se le linee sembrano strisce di vapore o di fumo devi mettere a fuoco. Se invece sono taglienti e sottili come le linee dei fumetti allora la scena è a fuoco.
Quando la linea sembra vapore il contrasto tra il bianco ed il nero manca (lo stesso discorso dell'anti aliasing delle schede video dove si cerca di ridurre la differenza tra un particolare e l'altro per rendere meno evidenti i pixel ottenendo però una scena che sembra un pò sfocata) dal momento che si passa dal bianco puro al nero attraverso impercettibili livelli di trasparenza, anzi magari il nero non sembra neppure nero completo, è probabile che vedrai un nero con una "nebbia" biancastra sopra.
Quando la linea invece è più fuoco essa si compatta, si raccoglie, il passaggio dal bianco al nero comincia a diventare più rapido e tende a sparire la "nebbiolina" bianca sulla parte interna della linea fumosa la cui parte centrale inizia a "riempirsi" di nero scuro. In altre parole inizia a stagliarsi un "contrasto" tra il bianco del muro ed il nero della linea.
Quando la parete è perfettamente a fuoco il contrasto è massimo: il passaggio dal bianco al nero è senza continuità: da una parte c'è il bianco e dall'altra il nero della linea, totale assenza di sfumature, sei in grado di indicare con precisione chirurgica dove c'è il nero e dove non c'è.
La stessa cosa avviene con una scena più complessa e a colori.
Tutto quello che è stato detto fino ad ora, anche sulle Bridge, può essere giusto e condivisio però come unico consiglio che ti do io sulle bridge è quello di passare una bella ora, o più, in un negozio serio di fotografia a provarle a fondo ( con una tua scheda di memoria così poi a casa al pc con calma fai tutte le tue valutazioni) dato che quello che dice il buon Pany è una sacrosanta verità, se ti pare buona ma dopo un po' di uso non ti convince o non è quello che speravi non ci puoi fare nulla se non rivenderla....
Ema
PS: con le bridge ancor più che con le compatte ho visto diverse persone inizialmente entusiaste ma che poi dopo 2 settimane la lasciavano nel cassetto perchè non più contenti...
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Giusto, infatti mi autoquoto ...
Vero, questo perchè uniscono i lati negativi delle reflex (peso e dimensioni) a quello delle compatte (uso limitato) ma tutto dipende dal tipo di uso che ne viene fatto... Resta il fatto che, a mio avviso, hanno una resa qualitativa e una facilità di utilizzo superiore ad una reflex entrylevel con lenti in plastica....
grazie osmium per la risposta
ma dite che lo trovo un negozio in cui posso provare le varie macchine in libertà???
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