Come RINO CHI?

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  1. #31
    exbibyte L'avatar di guyver
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    concordo!!

  2. #32
    gibibyte L'avatar di enrico57
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    Roma, Samba (e non è una scuola di ballo)
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    Era una SANA ventata di follia






  3. #33
    nibble
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    Originariamente postato da enrico57
    D'accordo... Gianna sembra un pochino scema (se però la confrontate col panorama imbalsamato che era la musica, specialmente italiana, 20-25 anni fa...); però queste, ad esempio, per me sono POESIE!


    AGAPITO MALTENI IL FERROVIERE

    Agapito Malteni era un ferroviere
    viveva a Manfredonia giù nel Tavoliere
    buona educazione di spirito cristiano
    ed un locomotore sotto mano
    di buona famiglia giovane e sposato
    negli occhi si leggeva: molto complessato
    faceva quel mestiere forse per amore
    di viaggiare sul locomotore
    seppure complessato il cuore gli piangeva
    quando la sua gente andarsene vedeva
    perché la gente scappa ancora non capiva
    dall'alto della sua locomotiva
    la gente che abbandona spesso il suo paesello
    lasciando la sua falce in cambio di un martello
    è gente che ricorda nel suo cuore errante
    il misero guadagno del bracciante
    una tarda sera partì da Torre a Mare
    doveva andare a Roma e dopo ritornare
    pensò di non partire neanche senza fretta
    di lasciare il treno a Barletta
    svelò il suo grande piano all'altro macchinista
    buono come lui ma meno utopista
    parlò delle città di genti emigrate
    a Gorgonzola oppure a Vimercate
    e l'altro macchinista capì il suo compagno
    felice e soddisfatto del proprio guadagno
    e con le parole cercava di calmarlo
    ma fu una mano ad addormentarlo



    AD ESEMPIO A ME PIACE IL SUD

    ad esempio a me piace la strada
    col verde bruciato magari sul tardi
    macchie più scure senza rugiada
    coi fichi d'India e le spine dei cardi
    ad esempio a me piace vedere
    la donna nel nero del lutto di sempre
    sulla sua soglia tutte le sere
    che aspetta il marito che torna dai campi
    ma come fare non lo so si devo dirlo ma a chi
    se mai qualcuno capirà sarà senz'altro un altro come me
    ad esempio a me piace rubare
    le pere mature sui rami se ho fame
    ma quando bevo sono pronto a pagare
    l'acqua che in quella terra è più del pane
    camminare con quel contadino
    che forse fa la stessa mia strada
    parlare dell'uva parlare del vino
    che ancora è un lusso per lui che lo fa
    ma come fare non lo so si devo dirlo ma a chi
    se mai qualcuno capirà sarà senz'altro un altro come me
    ad esempio a me piace per gioco
    tirare dei calci ad una zolla di terra
    passarla a dei bimbi che intorno al fuoco
    cantano giocano e fanno la guerra
    poi mi piace scoprire lontano
    il mare se il cielo è all'imbrunire
    seguire la luce di alcune lampare
    e raggiunta la spiaggia mi piace dormire
    ma come fare non lo so si devo dirlo ma a chi
    se mai qualcuno capirà sarà senz'altro un altro come me
    ma come fare non lo so si devo dirlo ma a chi
    se mai qualcuno capirà sarà senz'altro un altro come me







    Rino Gaetano FOREVER!!
    Concordo sul fatto delle poesie

  4. #34
    exbibyte L'avatar di guyver
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    Originariamente postato da edmusio
    Originariamente postato da enrico57
    D'accordo... Gianna sembra un pochino scema (se però la confrontate col panorama imbalsamato che era la musica, specialmente italiana, 20-25 anni fa...); però queste, ad esempio, per me sono POESIE!


    AGAPITO MALTENI IL FERROVIERE

    Agapito Malteni era un ferroviere
    viveva a Manfredonia giù nel Tavoliere
    buona educazione di spirito cristiano
    ed un locomotore sotto mano
    di buona famiglia giovane e sposato
    negli occhi si leggeva: molto complessato
    faceva quel mestiere forse per amore
    di viaggiare sul locomotore
    seppure complessato il cuore gli piangeva
    quando la sua gente andarsene vedeva
    perché la gente scappa ancora non capiva
    dall'alto della sua locomotiva
    la gente che abbandona spesso il suo paesello
    lasciando la sua falce in cambio di un martello
    è gente che ricorda nel suo cuore errante
    il misero guadagno del bracciante
    una tarda sera partì da Torre a Mare
    doveva andare a Roma e dopo ritornare
    pensò di non partire neanche senza fretta
    di lasciare il treno a Barletta
    svelò il suo grande piano all'altro macchinista
    buono come lui ma meno utopista
    parlò delle città di genti emigrate
    a Gorgonzola oppure a Vimercate
    e l'altro macchinista capì il suo compagno
    felice e soddisfatto del proprio guadagno
    e con le parole cercava di calmarlo
    ma fu una mano ad addormentarlo



    AD ESEMPIO A ME PIACE IL SUD

    ad esempio a me piace la strada
    col verde bruciato magari sul tardi
    macchie più scure senza rugiada
    coi fichi d'India e le spine dei cardi
    ad esempio a me piace vedere
    la donna nel nero del lutto di sempre
    sulla sua soglia tutte le sere
    che aspetta il marito che torna dai campi
    ma come fare non lo so si devo dirlo ma a chi
    se mai qualcuno capirà sarà senz'altro un altro come me
    ad esempio a me piace rubare
    le pere mature sui rami se ho fame
    ma quando bevo sono pronto a pagare
    l'acqua che in quella terra è più del pane
    camminare con quel contadino
    che forse fa la stessa mia strada
    parlare dell'uva parlare del vino
    che ancora è un lusso per lui che lo fa
    ma come fare non lo so si devo dirlo ma a chi
    se mai qualcuno capirà sarà senz'altro un altro come me
    ad esempio a me piace per gioco
    tirare dei calci ad una zolla di terra
    passarla a dei bimbi che intorno al fuoco
    cantano giocano e fanno la guerra
    poi mi piace scoprire lontano
    il mare se il cielo è all'imbrunire
    seguire la luce di alcune lampare
    e raggiunta la spiaggia mi piace dormire
    ma come fare non lo so si devo dirlo ma a chi
    se mai qualcuno capirà sarà senz'altro un altro come me
    ma come fare non lo so si devo dirlo ma a chi
    se mai qualcuno capirà sarà senz'altro un altro come me







    Rino Gaetano FOREVER!!
    Concordo sul fatto delle poesie

    Anche io

  5. #35
    gibibyte
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    Predefinito la pazzia & la poesia

    Enrico ottima l'idea dei testi per illuminare i ns amici...

    ma se pensate ke sia pazzo Rino
    leggete qua... è una specie di Tango moderno

    Tanco del murazzo

    Si sveglia male, urla in cucina
    fitte alla testa, memoria in rovina
    parenti in casa, cinque di sera
    tempo scaduto, si alza come c'è venuto
    nervi asciugati, metallo in bocca
    mette il giaccone, è già nell'angolo di sotto
    al bar bigliardi, raduno del grifone
    colosso anfibi, tatuaggi di pitone

    sussurrano di come nella notte prima
    gli altri son scesi come cani da rapina
    slegati in squadra a testa china toro toro
    hanno spazzato dei rifiuti la banchina
    nel gelo di case e caserme s'incammina,
    l'aria è strana alza lo sguardo
    e sente in alto un grido di poiane
    il freddo lo trapassa addosso,
    smazza un grammo, allunga il passo
    il tipo aspetta dietro il ponte senza fretta

    il fiume è giallo, lento fango d'Orinoco
    scorre tra i fuochi, gli spacci, i mangiafuoco
    scende il murazzo, c'è una macchina bruciata
    kebab arrosto e folla a grappoli in parata
    le ragazze aspettano di uscire fuori per ballare
    e intanto provano le scarpe nuove e ridono da sole
    dentro casa, lei lo guarda e resta lì senza parlare
    fuori tutto accade anche senza di noi

    nel grotto spingono e si bercian Patuan
    l'anfe che sale, caldo a fiotti, nervi tesi
    Envisia serve al banco acqua minerale
    ondeggiano sulle ginocchia tutti uguale
    guarda lo specchio e vede in fondo
    che per occhi adesso ci ha due buchi neri
    e nel riflesso dell'abisso vede il pozzo che era un tempo anima sua

    batte una sigaretta arrolla una cartina
    mentre da dietro Chiurlo il rosso s'avvicina
    sembra l'errore di una spinta alza la voce
    è un attimo poi il tempo scorre più veloce
    Big Jim lo centra con l'anfibio nel torace
    rosso di sangue cade a terra braccia a croce
    lo scalcia in faccia quando è steso già caduto
    gli arabi scappano nel mucchio chiede aiuto
    parte per sbaglio il colpo e fa, come un rumore di petardo
    nel festino s'alza lento il volo del grande tacchino
    chiude gli occhi e s'avvicina, sempre più vicina
    l'ombra lo copre sull'asfalto senza fiato

    (by Vinicio Capossela)


  6. #36
    exbibyte L'avatar di guyver
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    Predefinito Vinicio è un grande!

    Le canzoni di Vinicio Capossela sono bellissime!


    P.S.:Jaime, non è che posteresti il testo di "marajà"?
    Lo volevo fare io ma ci sono dei pezzi che non ho capito!

    [Modificato da guyver il 09-06-2001 alle 03:11]

  7. #37
    gibibyte L'avatar di enrico57
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    Roma, Samba (e non è una scuola di ballo)
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    E allora apriamo un thread ache su Vinicio, va... intanto beccatevi quest'altra storia minima di Rino:

    L'OPERAIO DELLA FIAT "LA 1100"

    hai finito il tuo lavoro hai tolto i truccioli dalla scocca
    è il tuo lavoro di catena che curva a poco a poco la tua schiena
    neanche un minuto per ogni auto la catena è assai veloce
    e il lavoro ti ha condotto a odiare la centoventotto
    ma a fine settimana il riposo ci fa bene
    noi andremo senza pensieri dagli amici a Moncalieri

    la millecento la millecento

    hai lasciato la catena un bicchiere di vino buono
    ti ridà tutto il calore trovi la tua donna e fai l'amore
    sei già pronto per partire spegni tutte le luci di casa
    metti il tuo abito migliore e pulito
    lasci al gatto la carne per tre giorni
    e insieme a una Torino abbandonata
    trovi la tua macchina bruciata

    la millecento la millecento la millecento


    Aloha!


  8. #38
    mebibyte
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    raga io chiudo qua perchè ho visto che la discussione sta continuando nell'altro thread

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