in gioventù avrei voluto conoscerlo anch'io; vivere a contatto con esseri di questo tipo di certo facilita
l'elevazione interiore.
Ascoltandolo nelle interviste che nel tempo ha rilasciato è estremamente palese il fatto che la sua
scansione sub-atomica interna (mi è venuta così) si svolge ad un ritmo talmente rallentato e in una
dimensione così enormemente vasta che, per quanto mi riguarda, è fin troppo arduo il tentativo di
sincronizzazione.
Se volessi fissare in un'immagine l'estrema difficoltosa naturalezza del suo essere, direi che questo
frame (preso da una scena presente anche nel video che hai postato) restituisce impietosamente un
contesto, diciamocelo, inarrivabile.
E' una scena che, in qualche modo, da anni mi perseguita; mi perseguita positivamente nel senso che
mi fa comprendere per un verso la distanza incolmabile che di fatto mi limita, ma che al contempo
(mi) indica chiaramente che quel limite e la sua bellezza si svolgono pur sempre in una dimensione
estremamente umana:
non so se sono riuscito a farmi comprendere, ma di fatto in questo caso è proprio vero il detto che in
un'immagine può essere racchiuso tutto un mondo.