Salmo d'angoscia dello studente:
Signore ti supplico, illuminami su come fare a non essere interrogato.
Potrei ngessarmi e dire ke sono caduto dalle scale e non ho potuto studiare.
Potrei fare una telefonata anonima ed avvertire ke c'è una bomba nella scuola.
Potrei dire ke è morto mio padre (tocchiamo ferro...) in un incidente sul lavoro.
Comunque Signore, nella tua misericordia, fà ke io non sia interpellato domani:
pikkiami col randello della tua bontà,
frustami con lo scudiscio della tua giustizia,
percuotimi con la clava della tua comprensione,
tumefammi con la mazza del tuo amore,
sfigurami con il martello della tua grazia.
Ma preservami, oh Signore, dall'interrogazione, xkè qualsiasi sia la tua punizione, oh Signore, se oggi m'interrogano è nulla a confronto di ciò ke mi succede quando torno a casa.
Signore ti supplico, ricordati ke i prof. in fondo sono esseri umani e come tali devono morire.
Oh signore, io so che nella tua infinita bontà fai finta di non vedere, ma è cosa risaputa ke i prof. sono esseri immondi.
Signore, forse sei distratto, ma guarda ke il prof. di
matematica ha ceduto + volte parti intime del proprio corpo:
costui ha permesso al prof di estimo (??????) di misurare l'area
di tutto il suo organismo centimetro x centimetro, xkè egli è un estimatore; ha educato il proprio corpo alla libidine col prof. di ed. fisica; ha avuto storie col prof. di storia
, e geografie col. prof. di geografia (???) (e non ti dico ke ha combinato con la prof.ssa di lingua).....
E secondo me, Oh Signore, anke il prof. di filosofia cede alcune parti del proprio corpo (credo affiti x denaro) voltando le spalle (nel senso letterale della parola) alla tua morale.
Xciò Signore ti prego: accoglili in un letto di malattia,
purkè essa sia almeno gotta, enterocolite, ebola, epatite virale, vaiolo ........
(Ora piangendo in ginokkio e supplicando)
Fin dalla mattina quando mi sveglio, Signore, mi prende l'angoscia.
Mi rendo conto ke oggi mi interrogheranno e io, Signore, mi trovo sommerso in un mare di escrementi.
Ti prego Signore:
ferma questa corrente di guano (mer@a di pipistrelli)
concedimi un pattìno in questo oceano di letame,
pescami da questo fiume di eiezioni,
lanciami una fune in questo baratro di sterco,
regalami un salvagente in questa piscina di liquame,
elargiscimi una boccata d'aria da una sublime bombola d'ossigeno mentre sono sommerso da rifiuti organici.
Quantomeno, Signore, ti prego:
visto ke sono già nelle feci fino al collo, evita almeno di fare l'ona!!