Sony ancora non riesce a produrre la PS2 in numeri sufficienti e già inizia a diffondere notizie su come sarà la sua prossima console. Il cuore è un motore grafico mostro da 290 milioni di transistor, progettato dalla californiana Simplex.
Le prime affermazioni sulle caratteristiche della futura console di Sony si erano già sentite lo scorso anno, con previsioni di una disponibilità in Giappone per la primavera del 2005: 1000 volte le prestazioni della PS2 ed altre meraviglie. Ora che i componenti cominciano a lasciare il tavolo dei progettisti la verità si comincia a intuire ed è più realistica anche se sempre impressionante. Alla grande conferenza ISSCC di San Francisco una società californiana di progettazione conto terzi di componenti elettronici, la Simplex Solutions, ha presentato su autorizzazione della Sony Computer Entertainment (la divisione del colosso giapponese che segue le console) i dettagli del progetto del Graphics Synthesizer 3, che molti prevedono sarà il motore grafico della PS3. Si tratta di un vero chip-mostro: 287,5 milioni di transistor compattati con un processo produttivo a 0,18 micron (lo stesso dei Pentium 4 di Intel) in un rettangolino di silicio di 21,7 per 21,3 millimetri, per una superficie di 462 mm quadrati. Per fare un confronto, il GS2 dell'attuale Playstation usa 42,7 milioni di transitor e nella prima versione fabbricata a 0,25 micron era un quadrato di 16,8 mm di lato.
Secondo Aurangzeb Khan, il vice-president di Simplex Solutions che ha presentato il progetto, da un punto di vista produttivo il chip è al limite estremo di quello che è possibile fare oggi: la sua maschera litografica occupa l'intera area utile dell'unità di fotoincisione. Già il GS2 ha dato e sta dando notevoli grattacapi a Sony proprio perché non riesce a produrne in quantità. Nei primi mesi le rese di produzione erano tanto basse da avere mandato in crisi il bilancio della società per scarsità di prodotti.
Il punto caratterizzante del GS3 è l'enorme quantità di memoria integrata sul chip, ben 256 Mbit, otto volte quella del GS2. I produttori di RAM stanno solo ora pianificando il passaggio in produzione dei chip da 256 Mbit ricorrendo a processi a 0,15 o 0,13 micron. La memoria è collegata alla logica del chip con un bus a 2560 bit in grado di spostare fino a 48 Gbyte al secondo nelle due direzioni. Questi dati sono gli stessi del GS2 attuale. Lo stesso si può dire per le prestazioni: 75 milioni di poligoni al secondo con una velocità di repaint dello schermo compresa tra 1,2 e 2,6 Gpixel al secondo. A questo punto sorgono dubbi sul fatto che effettivamente il chip sarà usato in un prodotto disponibile solo nel 2005. Per fare un esempio, l'Xbox, che arriverà il prossimo ottobre negli Stati Uniti, avrà già prestazioni doppie. Inoltre, il chip, per le sue caratteristiche, è difficile da produrre e le sue rese (yield), anche se Sony e Simplex si dichiarano soddisfatti, non potranno essere tali da renderlo economico così com'è in un mercato di massa.
Le possibili spiegazioni sono quattro. Prima, il nuovo GS non è la versione 3 ma la 2,5, che non verrà usata nella PS3 ma in un restyling di mezza vita della PS2 attuale, in vendita magari nel 2002 per contrastare l'Xbox con il minimo investimento e senza sconvolgere la vita ai creatori di giochi. Già solo la moltiplicazione per otto della memoria su chip dovrebbe garantire prestazioni migliori, ad esempio nella gestione delle scene con presenza di texture complesse. Seconda spiegazione, il chip della Simplex non è destinato ad andare in produzione ma solo a provare le possibilità di un chip grafico con molta memoria integrata, ad esempio per sviluppare nuovi algoritmi di visualizzazione. Terza spiegazione, il nuovo GS verrà usato nella PS3, ma questa è solo la prima versione e quella definitiva sarà estesamente riprogettata per fare uso dei processi disponibili tra tre anni (0,10 micron). Una possibilità potrebbe essere l'integrazione di diversi nuclei logici per la grafica su un unico componente che operano in parallelo con una grande memoria condivisa su chip. Infine, quarta ed ultima spiegazione, il GS potrebbe non essere destinato affatto ad una console ma a un'altra macchina, per esempio una futura versione della GScube, la workstation grafica multimediale presentata da Sony allo scorso Siggraph. Si tratta di macchine destinate a una produzione molto più limitata di una console, dell'ordine delle decine di migliaia di pezzi e non di milioni, dove il chip di Simplex potrebbe trovare tranquillamente posto, magari in più unità operanti in parallelo (esattamente come avviene nell'attuale GScube con i componenti della Playstation 2). Staremo a vedere. Novità sono da attendersi già nei prossimi mesi.
Rispondi quotando
