Non mi e' del tutto chiaro :ka:
Cosi'?
- misuro con XO attivo e genero filtro con DRC, poi
- filtro -> Convolver -> XO -> scheda multicanale
Ma le pendenze e i tagli come li decido?
In riferimento a DRC, Acourate, xover e multi amplificazione mi permetto di scrivere qualche considerazione:
Il DRC, come ben sapete, non è un software che interagisce in tempo reale con il processo di riproduzione della traccia ma bensì un programma che genera un filtro avente funzione di trasferimento atta a correggere parte delle distorsioni lineari del sistema impianto + ambiente.
I parametri standard computano un filtro avente banda passante pari alla presunta intera banda di frequenze riproducibili dal nostro impianto.
Un filtro xover, non tanto diversamente dai filtri del DRC, applica una funzione di trasferimento *predefinita* al segnale in ingresso ovvero una “distorsione lineare” voluta per limitare la banda di frequenze che un trasduttore deve emettere. Il fatto poi che, la suddetta funzione di trasferimento, sia ottenuta con un filtro passivo, un filtro attivo analogico, un VST plugin o un FIR + convolutore “poco” cambia.
Acourate offre la possibilità di creare filtri xover per convolutore aventi anche, “inglobata” all’interno della funzione di trasferimento, una “seconda” funzione di trasferimento atta a linearizzare eventuali non linearità del trasduttore stesso e dell’insieme trasduttore + caricamento acustico.
Il procedimento è tutto sommato semplice e non molto diverso dal DRC di Sbragion con alcune differenze ovvero: gamma limitata dal range del xover e funzionamento solo a fase minima. Ecco a grandi linee il processo:
-creazione di filtro teorico a pendenza/andamento a piacere utilizzato con convolutore per ogni singola via.
-rilevazione di sweep a banda limitata (coerente con il suddetto filtro) della via filtrata dal suddetto xo in campo diretto
-convoluzione dello sweep con inverso e conseguente creazione risposta all'impulso della via
-cut and window del suddetto impulso (finestratura dell’impulso)
-estrazione fase minima dello stesso
-frequency dependant windowing dello stesso (finestratura frequenza dipendente ovvero smoothing)
-creazione del filtro inverso per differenza d'ampiezza
-nuova estrazione a fase minima con banda limitata per garantire che la correzione non venga effettuata negli estremi di banda
-convoluzione con il filtro originario
-cut and window (finestratura dell’impulso)
-normalizzazione
Ovviamente, una volta realizzati tutti i filtri delle vie del sistema di trasduttori, si deve applicare la procedura al sistema intero per tener conto della funzione di trasferimento dell’ambiente stesso.
Alla fine dei conti perciò xoverare un traduttore, usare il DRC, usare un VST plugin xover, usare Acourate ecc.. non sono altro che procedure atte a “distorcere” linearmente il segnale a nostro piacere.
Per me Marco la risposta è abbastanza semplice:
Due motivi:
Economico e morale.
Economico: sapete fin troppo bene il perchè..
Morale: (riferito in particolare a buona parte degli “esperti” delle suddette riviste) perchè potrebbe palesare gravi lacune conoscitive degli stessi. A volte morale anche per una sola questione di principio.
Perciò: meglio non parlarne.
Vi ricordo che, in un noto forum, forse in un meno noto tread, si era discretamente esplicitato il principio di funzionamento del DRC con ovvie critiche più o meno fondate sullo stesso. In prima linea avevo portato le mie poche conoscenze al fine di chiarire alcuni dubbi che circondano il suddetto software. A conclusione del tread stesso, un esperto verso il quale io nutro massima stima, aveva provato nel suo setup il DRC invitando Sbragion ed Aghemo per implementarlo. Il post da lui scritto a commento dell’esperienza evidenzia più che mai il valore del suddetto software.
Risultato: post caduto nel dimenticatoio..
Forse sarebbe da stupirsi di più non per ”l’atteggiamento” delle riviste ma per il comportamento dei “consumatori” che non riescono/vogliono apprezzare le comprovate possibilità a costo zero che il DRC potrebbe offrire loro.
Saluti
ciucchino,
grazie della risposta. :smt666
Nel caso di Acourate (che so in grado di pendenze anche del 10mo ordine), il programma genera - diciamo per un tre vie attive - 6 filtri XO.pcm.
Poi il file di configurazione di ConvolverVST mappa i 6 filtri in qualcosa di simile?! :smt017
192000 2 6 0..................... 192000=samplerate + 2 channels IN + 6 channels OUT
00...................................... 00= Input (2)
000000 ............................... 000000=Output (6)
c:\filter\XO1L.pcm............. filter path
0........................................ delay in milliseconds=nil
0.0..................................... input channel=left (0.0)
0.0..................................... mapping=channel 0.0
c:\filter\XO1R.pcm
0
1.0
1.0
c:\filter\XO2L.pcm
0
0.0
3.0
c:\filter\XO2R.pcm
0
1.0
4.0
.....
Da quotare in toto Francesco :happy
Ricordo anche il topic su "quel" forum e il commento positivo fatto da G.M. dopo aver implementato il FIR
Se ne parlava anche a Milano con Brigno e Lebaron del DRC insieme a Giussani e anche lui, come ho scritto sopra "concordava" che è la soluzione da ritenere migliore per una maggiore fruizione della musica nel proprio ambiente.
Grazie per essere intervenuto nella discussione Francesco avevo molta voglia di leggere un tuo commento in proposito :smt052
Roberto
E allora come spieghi la risposta di Giussani al capitano sul forum di AR di qualche giorno fa?
Tu che lo conosci bene e che ci hai a che fare, magari potresti proporgli di intervenire qui, invece di continuare a battibeccare la tra un bisticcio e l'altro ed una serie di fraintendimenti e risentimenti che sembrano non finire mai ( lo stesso vale per altri utenti ) ...
Che forse chi continua a farlo ( battibeccare la intendo ) spera in un ritorno da una qualche forma indiretta di pubblicita', seppur velata ...
Boh .. :xx
Saluti
Marco
Si certo non uso convolverVST ma mi sembra abbastanza logico:
Acourate genera sei funzioni di trasferimento per filtrare un sistema stereo a tre vie: due passa basso XO1L.pcm e XO1R.pcm, due passa banda XO2L.pcm e XO2R.pcm e due passa alto XO3L.pcm e XO3R.pcm.
Andranno mappati a gruppi di tre per ogni canale in ingresso ed inserita la latenza necessaria per allineare temporalemente i trasduttori..
Personalmente capisco la domanda di Marco ma, tutto sommato, a noi (Marco compreso) checcenefrega?
A mio avviso, benché non vi sia apparentemente una “regola” comune che descriva le caratteristiche più indicate per un sistema di riproduzione audio, in realtà vi è ampia documentazione per fugare buona parte dei dubbi.
Ogni variazione al tema è una semplice interpretazione personale.
Se leggete infatti tutti i forum riguardanti l’elettroacustica non si trova mai un così detto “guru” che sia realmente concorde ad un altro. Per convenienza, per credo, per partito preso, per necessità di distinguersi ognuno ha la sua “ricetta” diversa dalle altre.
Peccato che, torno a ripetere, tutte queste variazioni al tema creino solamente/volutamente “confusione”.
Ovvio la ricerca non è “arrivata” ma, a mio avviso, ci sono molte più certezze di quanto si possa credere.