La corsa ai guadagni e il conseguente suicidio quasi annunciato.
Tra tie-in, spin-off, seguiti e seguiti dei seguiti, investimenti relativi, poco incisivi, ed affidamento a terze parti dello sviluppo di titoli, molti dei quali storici, sono tutte concause che hanno decretato la fine di un pezzo davvero rilevante della storia videoludica degli ultimi 15 anni almeno.
Di cosa parlo? Delle avventure LucasArts (S.house defunta), della saga di Command & Conquer (ufficialmente ancora in vita attraverso un progetto "free to play" tutto da verificare), di quella di Red Alert, di quella di Star Wars, della probabile fine di quella di Half-Life (dopo i vari episodi per far cassa, non si sa più nulla da ormai troppo tempo, Gabe Newell da quando ha messo in piedi Steam penso guardi molto di più ai guadagni per se e i propri finanziatori, piuttosto che allo sviluppo del seguito di uno dei titoli più belli di tutti i tempi). Certo ci sono novità, tipo Portal, alcune che cercano di sopravvivere ma con sensazione di "ultima spiaggia", come il recentissimo Sim City, ed alcuni altri che, per fortuna, tengono ancora discretamente botto come i vari COD, Crysis, Arma e MOHW.
Fatto sta che, per una serie di giochi che definire storici è perfino troppo riduttivo, si può tranquillamente parlare della fine di un'epoca. Epoca che sento di definire d'oro, che ha sancito per le software house in questione tanti lauti guadagni, ma che poi per certe dure leggi di mercato, hanno finito per implodere inesorabilmente. Ed in un periodo di crisi come questo, dove invece secondo me anche in questo settore ci vorrebbe tanto coraggio ed investire in edizioni "moderne" di alcuni dei su citati titoli, con le dovute evoluzioni del caso, dobbiamo invece accontentarci di rari episodi come l'ultimo Tomb Raider, sul quale nonostante non abbia mai avuto granchè simpatia per l'Indiana Jones in gonnella, devo sottolineare che la Eidos (credo sia ancora lei) ha tirato fuori un grande titolo, come dovrebbero fare anche per altri giochi storici che meritano tutto tranne che essere riposti nella soffitta dei ricordi.
Auguriamoci almeno di evitare tempi assurdi come Duke Nukem Forever, giusto per citare il più rimandato della storia!