Apple perde la causa intentata contro NT-K: per i giudici il design di iPad non può essere esclusivo
Tra le tante attività di ordine legale portate avanti dai vertici di Apple volte a tutelare legalmente i propri interessi brevettuali ed economici, esisteva anche quella presentata nelle aule di un tribunale spagnolo contro una piccola azienda locale, la NT-K (Nuevas Tecnologias y Energias Catala).
Nel corso del 2010, infatti, il team legale di Apple presentò, in concomitanza a tante altre analoghe, una ingiunzione in un cui veniva richiesto in via preventiva il blocco delle importazioni del tablet (su base Android) NT-K Pad A91, un prodotto della piccola ed omonima azienda spagnola.
L'ingiunzione era stata in primis accolta dal tribunale, e così l'importazione del tablet, costruito in Cina, era stata immediatamente interrotta per come richiesto dal colosso di Cupertino, fino ai giorni nostri.
A un anno di distanza la corte, che nel frattempo si è dovuta occupare compiutamente dei dettagli specifici su cui vertevano i presupposti dell'ingiunzione, è giunta invece ad un giudizio completamente di ordine opposto, pervenendo così a decretare la assoluta non colpevolezza della piccola società spagnola, non sussistendo alcuno degli indizi di prova prodotti.
Sorprendente anche, in buona sostanza, la motivazione che giunge a determinare come il generico design di forme dell'iPad, per come richiesto dall'azienda di Cupertino, non possa essere ritenuto appannaggio esclusivo di una azienda piuttosto che di un'altra, a motivo delle sole caratteristiche delle dimensioni e quant'altro, come da produzione della documentazione da parte del gruppo legale Apple.
Questa, che è notizia di pochi giorni fa, è stata seguita, immediatamente, dall'altra che vede NT-K esser passata al contrattacco: la piccola società spagnola ha a sua volta presentato richiesta avverso Apple della corresponsione di una ingentissima somma a risarcimento dei danni economici e di immagine prodotti direttamente ed indirettamente, nell'anno fin qui trascorso, dalla ormai dimostrata quanto immotivata richiesta da parte del colosso di Cupertino.
L'aspetto ancora più rilevante, a detta degli esperti del settore, è quello per cui ritengono che le approfondite motivazioni a cui si è giunti in questo anno di sedute, e che hanno portato alla determinazione di tale decisione potranno riflettersi oltre al caso strettamente in sé, e possano portare nell'immediato futuro a degli sviluppi davvero inattesi per ciò che concerne le analoghe cause avverso Samsung e HTC, ancora in via di definizione nei vari tribunali sparsi per il globo, vanificando di fatto, anzi trasformandosi in un clamoroso effetto boomerang contro le strategie fin qui evidenziate da Apple per il prosieguo della sua campagna volta a bloccare i tentativi di concorrenza +o- agguerrita da parte della concorrenza.