Per quanto riguarda il Power Management ci guardo in un altro momento... Come ti dicevo, non ne so granchè e devo studiarci un pochino.
Per quanto riguarda il filesystem, ovviamente non esiste una scelta ideale in assoluto altrimenti le altre sarebbero scomparse. Ogni cosa ha i suoi pro e contro, su tratta di valutare il rapporto costi/benefici.
Io la vedo così:
- L'aspetto prestazionale è irrilevante. Le differenze dovrebbero essere minime, variabili in base alla dimensione dei files e stiamo parlando di un sistema con un singolo disco dati che deve servire una piccola rete locale, non ospitare un db con migliaia di accessi. Inoltre un conto sono le prestazioni col disco vuoto ed il sistema appena installato, un altro le prestazioni che avrai dopo 6 mesi o un anno di utilizzo. Anche tenendo conto che, presumibilmente, i files una volta scritti rimarranno per lo più dove sono, senza grossi spostamenti che potrebbero inficiarne la frammentazione.
- Stai configurando un sistema che potrebbe in futuro ospitare altri dischi. XFS dà la possibilità di ridimensionare il filesystem (in aumento) con estrema semplicità.
- XFS permette di effettuare il controllo di integrità (scandisk) in modo notevolmente più rapido in particolare in presenza di grossi filesystem e, se non ricordo male, addirittura "in linea" mentre ext4 richiede che il volume sia smontato. Il controllo di integrità di un grosso filesystem potrebbe durare molto a lungo.
- Il journaling utilizzato da XFS dovrebbe dare maggiori garanzie di integrità dei dati e una maggiore costanza prestazionale all'aumentare del numero di files contenuti all'interno di una directory. Anche ext4 è journaled ma dovrebbe essere un pò meno efficiente di xfs.
- Se un'azienda come Red Hat decide di promuovere xfs a filesystem predefinito per i propri sistemi (dato che i loro analisti/sistemisti sono sicuramente più preparati di me) proprio in sostituzione di ext4 penso sia sufficiente garanzia.