La propria musica ovunque (ed anche quella degli amici...)
Stimolato da una richiesta di supporto per C-3PO ed R2 utilizzati in una configurazione molto particolare, ho sperimentato una soluzione molto pratica e - sorprendentemente - molto ben suonante.
Già da tempo è possibile accedere al proprio server LMS da remoto a condizione di disporre di un IP fisso cui far riferimento dai players remoti, come estensione di questo principio un amico mi ha recentemente richiesto supporto per attivare questa configurazione su un server in hosting remoto, dato che sperimentava qualche problema con alcuni formati.
Il risultato è stato per me sorpendente. Dal punto di vista funzionale è ESATTAMENTE come se si accedesse ad un server locale (compresa la possibilità di accedere a servizi remoti abilitati su questo server, es. TIDAL o QOBUZ o Spotify premium, o...), la qualità è eccellente, nessun problema di interruzioni o altro anche con pcm 24/96 e la qualità è almeno pari a quella che si ottiene con il server in LAN, non mi spingo oltre per il momento, ma bisognerebbe approfondire, non sono certo che 'pari' renda giustizia.
Certo, se uno ascolta musica solo sul divano di casa non ha molto senso, ma ci sono migliaia di casi in cui è certamente utile.
Punto interessante è la possibilità di collegarsi a server diversi, basta conoscerne l'IP e le eventuali credenziali di accesso, ovviamente dando per scontato che questi server ospitino materiale per cui si detengano i diritti di utilizzo.
Unico limite: in questo modo ci si può connettere ad un solo server per volta.
Da un diverso punto di vista presenta una vulnerabilità: chiunque si connette al server ne può gestire il funzionamento, non limitatamnete al proprio player.
Esiste una seconda possibilità:
"Remote music Library"
che è un modo per garantirsi accesso direttamente da LMS alle librerie LOCALI ad altri server raggiungibili in rete.
In questo modo si accede alle librerie locali dei server remoti come se fossero 'sezioni' diverse della libreria locale, NON si può accedere ai servizi remoti abilitati sul server remoto (quindi non si può usare 'in cascata' e non serve per usare es. Qobuz) e NON si può amministrare nulla del server remoto, dato che il player rimane connesso al server locale e tramite questo accede alla libreria remota.
Anche in questo caso, diamo per scontato che le librerie remote contengano materiale per cui si gode dei diritti d'uso e riproduzione.
In questa modalità vengono 'solo' spostati i files per come sono, la loro 'manipolazione' avviene sul server locale, il che è ottimo dato che ci consente di accedere es. a files FLAC compressi e convertirli localmente con C-3PO in WAV a 32/384Khz, senza intasare la banda, cosa che non è possibile fare nell'altra configurazione (si deve usare squeeelite per il trascodind ed upsampling) a meno di non disporre della banda necessaria, ma mi sembra comunque sconsigliabile.
Ora, entrambi i metodi sono potentisimi, il primo lo vedo più per un uso 'occasionale' o piuttosto per connettersi in occasione di trasferte, da una casa al mare o - magari - dall'auto (o barca), così da poter usufruire ovunque di tutti i servizi del server, il secondo è più adatto per condivisioni 'stabili', un validissimo supporto allo 'scambio' fra amici, sempre nel rispetto delle leggi sul copyrigth, ovvio.
L'unione dei due è 'distruttivo': immaginate un server remoto con tutti i servizi attivati e configurato per acceder via "Remote music Library" a tutti i server locali di un gruppo di ascolto.
L'unico limite sono le leggi sul copyright e la banda, ma tecnicamente è una potenzialità enorme.
Logitech ha ucciso la gallina dalle uova d'oro...
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