Guida a Logitech Media Server, Squeezelite e derivati.

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  1. #1341
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da blueray
    Grazie Marco non sapevo dell' esistenza di questi due siti, molto utili per raggruppare tutta l' esperienza accumulata fino ad adesso , comunque io sarei per dare un nome a questo progetto, io ho proposto Linaudio , che ne pensate?
    Io comunque aggiungerei tutta la parte della guida riguardo l ' installazione di Voyage MPd e relative modifiche e quella riguardo a Debian installato da rete.
    Mi astengo, già ho fatto fatica a battezzare i componenti miei...
    Ultima modifica di marcoc1712 : 08-02-2016 a 16:27
    Ciao, Marco.

    "Any intelligent fool can make things bigger, more complex, and more violent. It takes a touch of genius -- and a lot of courage -- to move in the opposite direction."
    — E. F. Schumacher (mis-attributed to A. Einstein)
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  2. #1342
    tebibyte L'avatar di UnixMan
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    Originariamente inviato da squonk
    Se io dò un comando che prevede i privilegi di amministratore senza che io li abbia, perchè mi deve dire che il comando non c'è???
    perché il "PATH" (il percorso di ricerca che contiene l'insieme delle directory in cui la shell va a cercare i comandi dati dall'utente) è contenuto in una "variabile di ambiente" ("$PATH", per l'appunto). Questa può quindi essere definita in modo diverso da un utente all'altro ed anche da una shell (o più in generale un processo) all'altro, anche dello stesso utente, a seconda delle esigenze.

    In particolare di solito per default il PATH degli utenti "normali" non contiene le directory "/sbin", "/usr/sbin", ecc, cioè quelle che contengono i comandi riservati all'amministratore di sistema, che in genere un utente normale non potrebbe eseguire comunque (o che, anche potendolo fare, non produrrebbero i risultati voluti se non sono eseguiti da "root").

    Spesso anche il PATH dell'amministratore (root) non contiene tutte le directory possibili ma, per questioni di sicurezza, ne sono escluse quelle directory che contengono comandi che non dovrebbero essere mai eseguiti da un utente "privilegiato" (come ad es. eventuali giochi, software che non fa parte della distribuzione, ecc).

    Puoi vedere il contenuto della variabile PATH (per la shell corrente!) con il comando:
    codice:
    echo $PATH
    (mentre puoi usare il comando "env" per vedere la lista di tutte le variabili di ambiente che sono definite nella shell da cui dai il comando).

    Essendo una normale "variabile di ambiente", il PATH può essere (ri)definito a piacere anche dall'utente stesso. Quindi, se vuoi, nulla vieta di aggiungere anche le directory dei comandi "di sistema" al PATH di default del tuo utente (basta aggiungere il comando opportuno all'interno di uno dei "login script" della shell che usi, come ad es. "~/.bashrc".

    N.B.:

    * Fai attenzione a "maneggiare" il PATH: se sbagli qualcosa rischi di ritrovarti nell'impossibilità di eseguire qualsiasi comando "esterno".

    * L'ordine in cui sono definite le directories incluse nel PATH è importante: qualora infatti ci siano due "comandi esterni" (cioè, due files eseguibili) che hanno lo stesso nome, la shell troverà ed eseguirà quello che si trova nella directory elencata per prima nel PATH.

    P.S.: il meccanismo del "PATH" è stato copiato (dai sistemi Unix/Posix) ed implementato anche nel vecchio "DOS" e da questo ereditato poi anche da windows. Anche in tali sistemi funziona (più o meno...) allo stesso modo, sebbene oggi gli utenti windows raramente siano coscienti della sua esistenza.
    Ciao, Paolo.

    «Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»

  3. #1343
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da squonk
    Salve ragazzi!
    Torno su questo thread dopo mesi di lontananza: anche il mio impianto è rimasto spento per mooooolto tempo...
    Ieri ho trovato per caso un articoletto che riguardava il mio mini-pc usato per l'audio, con cui avevo avuto problemi in fase di installazione (ricordate? forse voi no, ma io sìììììì!) ed avevo anche continui problemi con spegnimenti e riavvii. Bene nell'articolo si diceva che questi problemi erano dovuti ad una partiolcare configurazione del bios: cambiato il settaggio la cosa ha cominciato a funzionare!!!

    Mi sono allora caricato ed ho fatto 2 cose: installato LMS su un serverino casalingo e reinstallato Debian (la 8.3) sul mini-pc.
    L'installazione di Debian è andata a buon fine al primo colpo ed ho fatto partire il fantastico script di Paolo.
    Qui ho avuto qualche intoppo (ad un certo punto si è bloccato tutto nel download di alcuni pacchetti, non ricordo quali). Riavviato il tutto e rilanciato lo script tutto ha funzionato senza problemi.
    Ho però adesso alcune domande.
    1) alla fine dello script, è comparsa una indicazione che parlava di un log attivato da disabilitare se le cose funzionavano a dovere. Se non ho capito male, la stringa da commentare era nel file di configurazione di squeezelite, ma quando l'ho aperto la stringa in questione non c'era. Ho letto male io?
    2) Il mio impianto sta funzionando: su LMS ho installato il plugin di Marco e allo script ho fatto fare il lavoro di settaggio del mio pc-player. Ma ci sono ulteriori settaggi da operare, in particolare lato LMS? Lo chiedo anche perchè durante la configurazione con lo script, ho settato che il player arrivasse ad una frequenza di campionamento massima di 96Khz (l'interfaccia arriverebbe molto oltre, ma il DAC arriva fino a lì). Quando però sono andato nelle impostazioni di LMS, nella sezione "Lettore", alla voce "C-3PO"-"Sample rate supportati" ho trovato settati TUTTI i valori possibili, non solo fino a 96khz. Qui allora ho deselezionato i valori non supportati dal mio DAC, ma mi chiedevo se era necessario.
    3) Altre cose che non ho capito in "Impostazioni"-"Lettore"-"C-3PO".
    In alto compare una scritta "StdIn (es. Qobuz) abilitato in windows, verrà utilizzato Il ricampionamento al massimo sample rate supportato." Potete chiarirmi questa frase?
    Più sotto la voce "Abilita ricerca (cue sheet)." ha abilitato di default solo la voce WAV. Cosa serve questa impostazione? Ha senso abilitare anche altri formati?
    Anche la voce "Abilita 'stdIn' (es. Qobuz)." che mi sembra collegata con la precedente non mi è chiara.

    Grazie a tutti per lo splendido lavoro svolto: ho visto che anche la pagina iniziale è stata modificata, sono state aggiunte guide, ecc. che rendono la vita mooolto più semplice per gli avventori (anche occasionali) come me!
    Ciao Mudneiz!

    In merito a C-3PO e Squeezelite-R2, ti consiglio di leggere qui: note libere - la casa di C-3PO plugin e Squeezelite-R2

    In particolare:

    1. Se usi un SSD o una flash card può avere senso preoccuparsi del log file, in condizioni normali tenerlo impostato a ALL=info aiuta a capire cosa succede in caso di problemi, vedi tu.

    2. I sample rates che imposti in C-3PO sono quelle che limitano effettivamente il server e guidano il resampling. Quelli che imposti per il player arrivano al server SOLO se il player è attivo in quel momento e comunque ESCLUSIVAMENTE coma massima frequenza ammessa. Consiglio di impostare con attenzione C-3PO, quindi lasciare 'libero' squeezelite.

    3. C'è un problema in Windows dovuto al 'modo' con cui LMS gestisce il collegamento con applicazioni esterne (es. QOBUZ, CDROM,...), che rende impossibile l'utilizzo di alcune modallità tipiche di C-3PO, tra cui il ricampionamento alla massima frequenza sincrona. Se sei sotto windows ed hai selezionato il ricampionamento a massima frequenza sincrona, C-3PO ti avvisa che non può farlo e passa in automatico a massima frequenza ammessa.

    Sempre a causa di limiti di LMS, la modalità di input da STDIN (usate per connettere applicazioni esterne, come QOBUZ) è incompatibile con la gestione della ricerca all'interno dei brani, tipicamente utilizzata nei cue sheets.

    Dato che è necessaria una scelta, per default solo WAV (che normalmente si usa con i cue sheets) disabilita lo STDIN, mentre tutti gli altri formati fanno il contrario (gli stream da remoto normalmente sono il MP3,AAC, OGG o FLAC). E' ovviamente possibile cambiare.

    Il consiglio è: Abilita "ricerca (cue sheet)" solo SE e per i formati per i quali usi i cue sheets, altrimenti abilita 'stdin'.


    ANTEPRIMA:

    Sto per rilasciare un nuovo pezzo: Una interfaccia WEB di configurazione di Squeezelite che certamente renderà ancora più semplice la gestione ed i controllo di Squeezelite sul sistema remoto, senza dover collegare monitor e tastiera e/o usare sistemi di accesso remoto e comandi complicati (condivido la tua allergia alle complicazioni della riga di comando di Linux).

    Spero verrà integrata nella procedura di installazione di Paolo, nel qual caso potrai dimenticarti gli abracadabra misterici per eseguire un comando, ma potrai gestire tutto da una comoda pagina web.

    A quel punto l'opera potrà dirsi realmente completa.

    Ciao e tieni botta...
    Ciao, Marco.

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  4. #1344
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da squonk
    A terminale l'avevo scritto bene squeezelite.
    Linux comunque mi fa davvero innervosire.
    Se io dò un comando che prevede i privilegi di amministratore senza che io li abbia, perchè mi deve dire che il comando non c'è???
    ma a te funziona sudo service squeezelite restart ? A me no.

    La differemza è che io non ho messo

    mauri ALL=(ALL) ALL

    in visudo, ma solo i privilegi per i singoli comandi necessari. Evidentemente ne manca qualcuno.

    @Linuxiani...

    Che senso ha costruire un sistema di regole così rigido e di conseguenza complicato per poi doverlo 'truffare' spalancando tutte le porte a chiunque (in quel modo mauri ha tutti i privilegi di root su tutto)? C'è molta differenza rispetto al loggarsi come root direttamente? Quale?

    Credo sarebbe molto meglio avere un utente, es. squeezelite, gruppo squeezelite, predisposto dall'installazione, con SOLO e TUTTI i privilegi necessari per operare SOLO su quanto necessario.

    Questo, tra l'altro, risolverebbe anche i problemi di accesso da WEB, ci si potrebbe collegare come squeezelite o - mediante strumenti standard del web server, validi ovunque, 'impersonare' squeezelite, che è molto meno pericoloso che impersonare root.

    Semplice belato da capra esaurita...
    Ciao, Marco.

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  5. #1345
    tebibyte
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    Che senso ha costruire un sistema di regole così rigido e di conseguenza complicato per poi doverlo 'truffare' spalancando tutte le porte a chiunque (in quel modo mauri ha tutti i privilegi di root su tutto)? C'è molta differenza rispetto al loggarsi come root direttamente? Quale?
    deve mettere comnq una password per farlo

  6. #1346
    tebibyte L'avatar di UnixMan
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    Originariamente inviato da marcoc1712
    ma a te funziona sudo service squeezelite restart ? A me no.
    che errore ti da? Se l'errore è "service: command not found", è un problema di PATH (vedi mio post precedente). Nel caso, prova con:
    codice:
    sudo /usr/sbin/service squeezelite restart

    Originariamente inviato da marcoc1712
    La differemza è che io non ho messo

    mauri ALL=(ALL) ALL

    in visudo, ma solo i privilegi per i singoli comandi necessari. Evidentemente ne manca qualcuno.
    in tal caso l'errore dovrebbe essere qualcosa del tipo "COMANDO: permission denied".

    BTW: come detto, di solito nella configurazione standard di sudo è prevista una configurazione simile valida per tutti gli utenti che appartengono al gruppo "sudo" (o, in alcune distribuzioni, "sudoers"). Quindi, il modo più semplice (e migliore) per permettere ad uno o più utenti l'uso "illimitato" di sudo è quello di aggiungere tale utente a tale gruppo (adduser UTENTE GRUPPO). Ad es. Ubuntu e derivate di solito lo fanno di default per gli utenti creati durante l'installazione (e permettono di farlo con una apposita opzione per gli utenti creati dalla apposita GUI di gest

    Originariamente inviato da marcoc1712
    Che senso ha costruire un sistema di regole così rigido e di conseguenza complicato per poi doverlo 'truffare' spalancando tutte le porte a chiunque (in quel modo mauri ha tutti i privilegi di root su tutto)?
    in Linux lo scopo di qualsiasi "limitazione" non è mai quello di impedire ad un utente -legittimo- di fare ciò che vuole con il suo sistema, ma sempre e solo quello di cercare di impedire a chi non ne ha titolo (ad es. terzi malintenzionati, direttamente o attraverso "malware" vari, ecc) abbia modo di fare ciò che non dovrebbe. Si cerca quindi di configurare il sistema nel modo più sicuro possibile, cercando al contempo di interferire il meno possibile con le normali attività degli utenti legittimi.

    Originariamente inviato da marcoc1712
    C'è molta differenza rispetto al loggarsi come root direttamente? Quale?
    nessuna... e molte.

    Il punto è che, come tutti i sistemi Unix-like, Linux è inerentemente multiutente nonché "network-centric".

    Linux è utilizzato anche (e soprattutto...) in ambito professionale, per situazioni molto più grandi e complesse rispetto a quelle di un banale desktop domestico. Una unica macchina (più spesso un cluster) può avere centinaia o migliaia di utenti diversi, nonché più di un amministratore (spesso con privilegi diversi per svolgere mansioni diverse). In tali condizioni affidare la password di "root" a più di una persona sarebbe del tutto fuori luogo; l'uso di "sudo" consente di controllare gli accessi ed i privilegi di ciascuno nonché se è il caso "loggare" tutti i comandi eseguiti, ecc.

    C'è poi il problema degli accessi remoti dalla rete, per i quali per vari motivi è bene evitare l'uso (diretto) dell'utente root (o quanto meno della relativa password), ecc.

    Su una macchina che non è connessa alla rete (o che è connessa esclusivamente ad una LAN privata, non accessibile dall'esterno, cui hanno accesso solo pochi utenti fidati) ed utilizzata da un unico utente (che ne è anche l'amministratore) utilizzare "sudo" piuttosto che "su" per accedere come root non fa molta differenza. Però, anche in un caso banale come questo, c'è una enorme differenza tra utilizzare la macchina collegandosi direttamente come "root" piuttosto che usare su o sudo esclusivamente se e quando è necessario e non per altro.

    Non c'è nulla di più sbagliato (e pericoloso) della pratica (comune nel mondo windows...) di utilizzare normalmente la macchina con un utente che ha i privilegi di amministratore (sempre abilitati, senza bisogno di digitare una password). È proprio questa pessima abitudine una delle cause di alcuni dei problemi degli ambienti windows (primo tra tutti la vulnerabilità a virus e malware vari).

    In un qualsiasi sistema Unix un utente normale non può far danni se non all'interno del proprio account (di norma può accedere in scrittura esclusivamente a quanto contenuto nella sua home directory, ed ha un accesso molto limitato e controllato alle periferiche). Al contrario "root" può fare qualunque cosa, incluso eliminare l'intero sistema e tutto ciò che contiene con un solo comando (senza alcuna possibilità di rimediare a meno di backup precedenti e senza che venga neanche chiesta conferma... basta un "rm -rf /" e ti ritrovi con un disco completamente vuoto).

    Originariamente inviato da marcoc1712
    Credo sarebbe molto meglio avere un utente, es. squeezelite, gruppo squeezelite, predisposto dall'installazione, con SOLO e TUTTI i privilegi necessari per operare SOLO su quanto necessario.
    assolutamente d'accordo. Per poterlo fare però dovrò modificare il pacchetto di squeezelite dato che (stranamente) quello distribuito da Debian (sul quale mi sono basato per fare quello di R2) non lo prevedeva.

    Originariamente inviato da antonellocaroli
    deve mettere comnq una password per farlo
    non necessariamente, si può usare comunque "sudo" anche per permettere e.g. a "www-data" di impersonare (senza password) squeezelite. Per altro, per quanto riguarda i comandi per fermare o (ri)avviare il servizio (squeezelite) è comunque necessario agire come root (ma con sudo si può facilmente limitare l'esecuzione ai soli comandi necessari e non altri).
    Ciao, Paolo.

    «Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»

  7. #1347
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Non so il pacchetto che hai usato è l'unico o l'ufficiale o che, mi pare sia datato come versione che installa, Max2Play che è per debian ARM, fa le stesse cose ma usa un utente specifico e non Root, la web gui è poverissima ma l'integrazione con i servizi è buona.

    Comunque, ai fini della web gui, va bene tutto basta che sia possibile fare le cose che ti ho elencato come www-data (o altro, indicato al web server).
    Ciao, Marco.

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  8. #1348
    byte L'avatar di blueray
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    Sto installando un server LMS su Voyage ma, ho il problema che il filesystem di default non è montato e questo incasina alla grande LMS che cerca di scrivere su una cartella con il risultato che il più delle volte si blocca e manda l' occupazione della CPU all 80-90 % e rende impossibile collegarsi via browser.
    Come posso risolvere questo problema ovvero loggarmi continuamente e scrivere"remountrw"?
    Ultima modifica di blueray : 08-02-2016 a 22:35

  9. #1349
    tebibyte L'avatar di UnixMan
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    Originariamente inviato da marcoc1712
    Non so il pacchetto che hai usato è l'unico o l'ufficiale o che, mi pare sia datato come versione che installa, Max2Play che è per debian ARM, fa le stesse cose ma usa un utente specifico e non Root, la web gui è poverissima ma l'integrazione con i servizi è buona.
    dove lo pesco? così provo a guardare come hanno risolto loro...

    Originariamente inviato da marcoc1712
    Comunque, ai fini della web gui, va bene tutto basta che sia possibile fare le cose che ti ho elencato come www-data (o altro, indicato al web server).
    non ho ancora avuto modo di metterci le mani, ma da quel che mi hai detto non penso ci siano problemi di sorta.
    Ciao, Paolo.

    «Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»

  10. #1350
    byte L'avatar di blueray
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    Trovata la soluzione:

    editare il file

    nano /etc/init.d/voyage-util

    e modificare queste righe:

    <code>
    echo -n "Remounting / as read-only ... "
    #/bin/mount / -o remount,ro
    /usr/local/sbin/remountro
    </code>


    in questo modo:

    <code>
    echo -n "Remounting / as read-only ... "
    #/bin/mount / -o remount,ro
    #/usr/local/sbin/remountro
    </code>


    poi modificare le righe seguenti togliendo le "#"


    if [ -f /etc/voyage.conf ] ; then
    . /etc/voyage.conf
    /usr/local/sbin/remountrw
    for DIR in $VOYAGE_SYSTEM_SYNCDIRS
    do




    A questo punto il file system verrà rimontato in modo read-write e cosi LMS non si impallerà

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