Abiura! Cavi USB

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  1. #51
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    Ben conscio di ciò che sarebbe successo non avevo dubbi sullo scatenamento delle discussioni sul nulla o quasi. Ok, ammetto che rinuncio a cercare di capire le teorizzazioni e i brevetti di Russo ( mi chiedo a cosa possa servire brevettare se poi non si utilizza il brevetto per produrre ?), mi sembra che il mio impianto produca un passabile succedaneo della musica anche in assenza delle teorizzazioni Moss.
    Detto questo, chiedo a tutti gli interessati di rientrare nei confini del thread, ovvero i cavi USB suonano oppure no? Cosa differenzia un cavo che suona bene da uno che suona benissimo? Si può azzardare una bozza di ipotesi sul perchè di questo fenomeno? C'è qualcuno che ha avuto esperienze simili alla mia oppure sono il solo ad avere le traveggole? Insomma torniamo a parlare del mondo reale, quello dove attacchi un cavo e cerchi di capire se e cosa succede? Grazie a tutti per la collaborazione, avrei un gran piacere che si tornasse ad una dimensione meno filosofica, soprattutto quando la filosofia porta a girare intorno a concetti che si avviluppano su se stessi, senza produrre nessun risultato al di fuori di inutili considerazioni sulla incapacità di capire i concetti ma senza alcun risultato tangibile- Ero un tifoso di Feuerbach............

  2. #52
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    Se vuoi bevo anche la cicuta....
    Spero tu non lo faccia a causa mia....non c'è un motivo valido perchè io debba volere una cosa simile.

    I miei saranno sproloqui, ma contengono domande ed affermazioni precise senza nessun riferimento personale ed offensivo. Tu - e non è la prima volta - ti arrocchi sulla tua posizione, rifiuti di rispondere, ti dichiari offeso e te ne vai, condendo il tutto con attacchi personali ed insulti gratuiti.
    che mi arrocco lo dici tu...roba tua. Non mi sono rifiutato di rispondere. Non sono per niente offeso perchè mi hai sempre rispettato. Me ne vado perchè mi costringi a dire sempre le stesse cose. Attacco
    personale perchè mi sono stufato? ok questo è attacco personale. Insulti io non ne ho pronunciato se escludi la parola mulo che mi pare di poter assimilare a uno stato metafisico detta in quel contesto

    Io sono certamente un mulo, ma (parte de)gli elementi concreti che mancano alle mie argomentazioni , sono quelli che non vuoi fornire. Un esempio è proprio nella frase che hai quotato:



    Ti rendi conto che è priva di senso? Se il tempo è l'unico elemento non invariante in un sistema, non possono essercene altri a sommergerlo...
    Hai ragione ....nella foga mi è uscita una fesseria . Volevo dire che in un sistema non invariante quale è un sistema audio l'unico elemento
    invariante è il tempo . Un sistema audio reale è tempo-invariante.
    Mi corre l'obbligo di scusarmi con te ma anche con chi ha letto.


    a. non invarianza (di quale sistema) rispetto a cosa (il tempo)?
    b. possiamo descrivere il sistema in termini di risultati con un sufficiente grado di approssimazione trascurando la soggettività percettiva?
    a. Non invarianza in un sistema audio denuncia l'impossibilita' di adottare qualunque strumento della fisica per poterlo descrivere e delineare
    b. No. la soggettivita' percettiva è uno degli elementi non invarianti ma è personale.individuale( mi piace o non mi piace quella musica) Ma cio' che è riconosciuto come congruo
    sul piano percettivo è patrimonio di tutti tranne i sordi. I risultati possono essere descritti proprio sulla base di questo criterio : cio' che sento è congruo e in quella situazione ci possiamo
    accordare praticamente tutti(tranne i sordi dalla nascita).

    Ti ricordo che io ho già esplicitato sia la mia personale idea che la mia interpretazione di quella di Russo, che non coincide - in buona probabilità - con la tua, se tu facessi lo sforzo di rispondere (prima a te stesso) in modo chiaro e con proprietà, come sai certamente fare, non ci sarebbe bisogno di polemiche o scuse, certo è più facile attaccare i miei difetti che non difendere le tue idee.
    Perdono i tuoi difetti come io perdono i miei.

    Accomodati pure, io credo tu confonda la voglia di capire con la piaggeria, della prima sono pieno, la seconda non mi appartiene.
    Non ho difficolta' a riconoscere i miei errori e te l'ho dimostrato. Credo che abbiamo risolto una incomprensione bilaterale fondamentalmente.
    La colpa è tua che sei prolisso. scrivi di meno e condensa i concetti.
    Ormai mi atterrisce leggere i tuoi poemi.
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  3. #53
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    Originariamente inviato da audiodan
    Ben conscio di ciò che sarebbe successo non avevo dubbi sullo scatenamento delle discussioni sul nulla o quasi. Ok, ammetto che rinuncio a cercare di capire le teorizzazioni e i brevetti di Russo ( mi chiedo a cosa possa servire brevettare se poi non si utilizza il brevetto per produrre ?), mi sembra che il mio impianto produca un passabile succedaneo della musica anche in assenza delle teorizzazioni Moss.
    Detto questo, chiedo a tutti gli interessati di rientrare nei confini del thread, ovvero i cavi USB suonano oppure no? Cosa differenzia un cavo che suona bene da uno che suona benissimo? Si può azzardare una bozza di ipotesi sul perchè di questo fenomeno? C'è qualcuno che ha avuto esperienze simili alla mia oppure sono il solo ad avere le traveggole? Insomma torniamo a parlare del mondo reale, quello dove attacchi un cavo e cerchi di capire se e cosa succede? Grazie a tutti per la collaborazione, avrei un gran piacere che si tornasse ad una dimensione meno filosofica, soprattutto quando la filosofia porta a girare intorno a concetti che si avviluppano su se stessi, senza produrre nessun risultato al di fuori di inutili considerazioni sulla incapacità di capire i concetti ma senza alcun risultato tangibile- Ero un tifoso di Feuerbach............
    Se volevi svalutare completamente la mia sollecitazione caro Dan ci sei riuscito in pieno. Grazie. E' piu' interessante parlare della fuffa del cambio di cavi ad libitum alla ricerca del cavo presunto super-prestante
    piuttosto che capire come devono funzionare i cavi di collegamento . Lo so' è tutta teoria fastidiosa e ci distoglie dal divertimento del cavo-rolling tanto non ci mancano i soldi.
    Come al solito releghi tutto cio' che non hai voglia di capire come sciocchezza . Ne prendo atto.
    Si proceda dunque nella strada maestra ....prego.
    In ogni caso sono sorte incomprensioni piu' o meno solo con Marco......se questa è una scusa per cassarmi non posso che trarne le conseguenze.
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  4. #54
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    Originariamente inviato da bigtube
    Spero tu non lo faccia a causa mia....non c'è un motivo valido perchè io debba volere una cosa simile.
    ...
    Perdono i tuoi difetti come io perdono i miei.
    ...
    La colpa è tua che sei prolisso. scrivi di meno e condensa i concetti.
    Ormai mi atterrisce leggere i tuoi poemi.
    Considero la sintesi una grande dote, ma MAI a scapito della correttezza analitica, dovendo scegliere in quale errore incappare, preferisco sacrificare la sintesi.

    Detto ciò:

    1.permettimi di scegliere il mio stile...
    2.non è obbligatorio leggermi...
    3.non cerco il perdono (anche se credo ci sia un refuso nella frase)...

    Nel merito:

    Originariamente inviato da bigtube

    Volevo dire che in un sistema non invariante quale è un sistema audio l'unico elemento
    invariante è il tempo . Un sistema audio reale è tempo-invariante.
    Questo è esattamente il contrario di quanto scrive e pensa Russo, stante la definizione di sistema non tempo invariante e secondo me è il motivo per cui facciamo fatica a capirci.


    Originariamente inviato da bigtube
    Non invarianza in un sistema audio denuncia l'impossibilita' di adottare qualunque strumento della fisica per poterlo descrivere e delineare
    Non è la definizione 'classica' di sistema non invariante e sicuramente questo è il motivo per cui non ci capiamo. Dovresti far riferimento a concetti della meccanica quantistica, se non della metafisica, per descrivere un tale sistema, ma francamente mi pare eccessivo. Non è il concetto di non invarianza cui si riferisce Russo, mi pare.


    Originariamente inviato da bigtube
    No. la soggettivita' percettiva è uno degli elementi non invarianti ma è personale.individuale( mi piace o non mi piace quella musica) Ma cio' che è riconosciuto come congruo
    sul piano percettivo è patrimonio di tutti tranne i sordi. I risultati possono essere descritti proprio sulla base di questo criterio : cio' che sento è congruo e in quella situazione ci possiamo
    accordare praticamente tutti(tranne i sordi dalla nascita).
    Dalle due incomprensioni di cui sopra origina la terza, comunque la tua risposta è un si: ammetti ci siano componenti soggettive ( mi piace o non mi piace quella musica) ma ritieni esista un 'patrimonio' comune (la congruenza).

    Nei dettagli non sono completamente d'accordo (ciò che è congruente 'intonato' in Cina non lo è qui, quello che lo è nel 2015 non lo era certo nel 1800) comunque è un passo avanti.

    Però, appurato che questo è un THD per parlare di cavi USB, mi limiterei a questo in questa sede, quindi la soggettività è escludibile, giusto?
    Ultima modifica di marcoc1712 : 09-07-2015 a 23:55
    Ciao, Marco.

    "Any intelligent fool can make things bigger, more complex, and more violent. It takes a touch of genius -- and a lot of courage -- to move in the opposite direction."
    — E. F. Schumacher (mis-attributed to A. Einstein)
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  5. #55
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    Originariamente inviato da bigtube
    In ogni caso sono sorte incomprensioni piu' o meno solo con Marco......se questa è una scusa per cassarmi non posso che trarne le conseguenze.
    Giovanni, tutto puoi pensare ma non 'comunella' con Daniele e non perché mi sia antipatico, anzi, ma perché il suo approccio 'praticone' (non volermene Daniele) con idiosincrasia per qualsiasi 'pensata preventiva' è agli antipodi del mio essere e non smette di farmelo notare quando capita...

    Rileggiti il suo messaggio di benvenuto va...

    Sul xxx rolling la penso come te, se vuoi farti due risate leggi il post nel THD che ho appena aperto.

    Tra tutti e tre a 'caratterino' è una bella gara! Urge magnata con abbondante vino, la 'percezione' dopo cambia completamente, lo posso assicurare!
    Ciao, Marco.

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  6. #56
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    Questo è esattamente il contrario di quanto scrive e pensa Russo, stante la definizione di sistema non tempo invariante e secondo me è il motivo per cui facciamo fatica a capirci.
    Senti Marco tu hai molto semplicemente travisato Russo. Non sei il primo ma c'è chi l'ha fatto apposta. E travisi pure me di conseguenza. Sistema non tempo invariante
    è una tua costruzione non certo di Russo
    Il tempo è l'unico elemento in un sistema non invariante quale è un sistema audio reale che è invariante. Come caspita potrebbe essere diversamente visto che il tempo si svolge in una sola direzione.
    nessuno al mondo lo puo' variare. La percezione di un suono riprodotto puo' avvenire solo ed esclusivamente in un tempo definito. Se in quel lasso di tempo X si infilano gli elementi di non invarianza
    capaci di produrre il fenomeno del mascheramento per suono correlato il significato si perde e non puo' essere recuperato . questo genera la percezione di incongruita' del suono musicale
    Ti invito a leggere quest'altro documento che è piu' breve
    https://docs.google.com/document/d/1...it?usp=sharing
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  7. #57
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    Originariamente inviato da marcoc1712
    Giovanni, tutto puoi pensare ma non 'comunella' con Daniele e non perché mi sia antipatico, anzi, ma perché il suo approccio 'praticone' (non volermene Daniele) con idiosincrasia per qualsiasi 'pensata preventiva' è agli antipodi del mio essere e non smette di farmelo notare quando capita...

    Rileggiti il suo messaggio di benvenuto va...

    Sul xxx rolling la penso come te, se vuoi farti due risate leggi il post nel THD che ho appena aperto.

    Tra tutti e tre a 'caratterino' è una bella gara! Urge magnata con abbondante vino, la 'percezione' dopo cambia completamente, lo posso assicurare!
    ma tu sei un travisatore professionista....dove ti avrei accomunato con Daniele....ma leggi con attenzione su' ....e dai

    io sono astemio ma se mi ubriaco mi agito un po'...meglio starmi lontano in quella situazione che evito con cura.
    Ultima modifica di bigtube : 10-07-2015 a 01:07
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  8. #58
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    Senti Marco tu hai molto semplicemente travisato Russo. Non sei il primo ma c'è chi l'ha fatto apposta. E travisi pure me di conseguenza. Sistema non tempo invariante
    è una tua costruzione non certo di Russo
    Il tempo è l'unico elemento in un sistema non invariante quale è un sistema audio reale che è invariante. Come caspita potrebbe essere diversamente visto che il tempo si svolge in una sola direzione.
    nessuno al mondo lo puo' variare. La percezione di un suono riprodotto puo' avvenire solo ed esclusivamente in un tempo definito. Se in quel lasso di tempo X si infilano gli elementi di non invarianza
    capaci di produrre il fenomeno del mascheramento per suono correlato il significato si perde e non puo' essere recuperato . questo genera la percezione di incongruita' del suono musicale
    Ti invito a leggere quest'altro documento che è piu' breve
    https://docs.google.com/document/d/1...it?usp=sharing
    Questo ultimo documento pare in parte un copia ed incolla del primo (o viceversa) ma introduce anche delle variazioni, la più importante (e secondo me origine di confusione) è la prima frase, che se ricordo bene nell'altro non c'è ed anzi là lui distingue tra non invarianza e soggettività percettiva. Qui, inoltre, omette completamente il metodo a componenti perfetti, che invece è fondamentale. SE il primo è più recente, me lo spiego.

    Comunque il concetto di sistema non invariante non è né mio né di Russo, ti ho postato la definizione del polimi, e secondo questa definizione non puoi dire che il sistema è non invariante a causa della presenza dell'ascoltatore (che è parte del sistema), così come non lo puoi dire a causa del cavo, del lettore, della puntina... Sono semplicemente sistemi diversi.

    La non invarianza del sistema (non dei suoi componenti, ascoltatore ed ambiente compresi, che sono perfetti per definizione) - secondo Russo prima versione:

    Il mascheramento E’ IL FENOMENO CHE GOVERNA TUTTO L’ASCOLTO DEI SUONI MUSICALI, sia dal vivo che in riproduzione, tale fenomeno è la causa della non invarianza del sistema, più facilmente definibile come tempo-varianza ovvero quello che ascolto DIPENDE DA QUELLO CHE HO ASCOLTATO FINO ALL’ATTIMO PRECEDENTE

    Questa definizione è in linea, l'altra no.

    Forse ho frainteso io, ma basta verificare. In ogni caso con la prima definizione concordo quasi (1), con questa ultima che hai postato no, non è invarianza del sistema, ma solo 'imperfezione' di un suo componente. Separa il sistema in due, metti sotto controllo input ed output intermedi e ripeti il gioco, è ancora invariante?

    (1) Quasi, perché la variabile non è strettamente il tempo ma la sequenza dei suoni, se usi la stessa sequenza in tempi diversi è invariante.

    Ho certamente frainteso sia Russo che te, ma converrai che le due definizioni sono parziali e contraddittorie. A questo serve la puntigliosa precisione nel formulare le teorie, lungo e tedioso, ma tanto, tanto utile... Come documentare il codice.
    Ciao, Marco.

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  9. #59
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    Originariamente inviato da marcoc1712
    Questo ultimo documento pare in parte un copia ed incolla del primo (o viceversa) ma introduce anche delle variazioni, la più importante (e secondo me origine di confusione) è la prima frase, che se ricordo bene nell'altro non c'è ed anzi là lui distingue tra non invarianza e soggettività percettiva. Qui, inoltre, omette completamente il metodo a componenti perfetti, che invece è fondamentale. SE il primo è più recente, me lo spiego.

    Comunque il concetto di sistema non invariante non è né mio né di Russo, ti ho postato la definizione del polimi, e secondo questa definizione non puoi dire che il sistema è non invariante a causa della presenza dell'ascoltatore (che è parte del sistema), così come non lo puoi dire a causa del cavo, del lettore, della puntina... Sono semplicemente sistemi diversi.

    La non invarianza del sistema (non dei suoi componenti, ascoltatore ed ambiente compresi, che sono perfetti per definizione) - secondo Russo prima versione:

    Il mascheramento E’ IL FENOMENO CHE GOVERNA TUTTO L’ASCOLTO DEI SUONI MUSICALI, sia dal vivo che in riproduzione, tale fenomeno è la causa della non invarianza del sistema, più facilmente definibile come tempo-varianza ovvero quello che ascolto DIPENDE DA QUELLO CHE HO ASCOLTATO FINO ALL’ATTIMO PRECEDENTE

    Questa definizione è in linea, l'altra no.

    Forse ho frainteso io, ma basta verificare. In ogni caso con la prima definizione concordo quasi (1), con questa ultima che hai postato no, non è invarianza del sistema, ma solo 'imperfezione' di un suo componente. Separa il sistema in due, metti sotto controllo input ed output intermedi e ripeti il gioco, è ancora invariante?

    (1) Quasi, perché la variabile non è strettamente il tempo ma la sequenza dei suoni, se usi la stessa sequenza in tempi diversi è invariante.

    Ho certamente frainteso sia Russo che te, ma converrai che le due definizioni sono parziali e contraddittorie. A questo serve la puntigliosa precisione nel formulare le teorie, lungo e tedioso, ma tanto, tanto utile... Come documentare il codice.
    Marco ...niente di personale....ma con te mi arrendo....le incongruenze le vedi solo tu....non c'è possibilita' di venirne a capo. Non cogli o non riesci a
    cogliere il messaggio e io non posso fare di piu'. Lasciamo perdere.
    Ho preso a martellate un muro di gomma . L' impianto teorico l'ho capito solo io evidentemente e l'assenza di interventi da parte di altri a parte
    aletas mi costringe a lasciar perdere.
    Non riesco a mettermi in testa che questo mainstream sia un mostro invulnerabile ......con la collaborazione degli audiofili rigorosamnete insoddisfatti
    dopo aver speso un sacco di soldi.
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  10. #60
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    Originariamente inviato da bigtube
    Marco ...niente di personale....ma con te mi arrendo....le incongruenze le vedi solo tu....
    Sono un mulo e quando decido di andare avanti trascino con me anche tutti gli altri muli che vorrebbero fermarsi, vediamo se riesco anche questa volta:

    L'incongruenza io la vedo qui:

    Prima versione:

    Il mascheramento E’ IL FENOMENO CHE GOVERNA TUTTO L’ASCOLTO DEI SUONI MUSICALI, sia dal vivo che in riproduzione, tale fenomeno è la causa della non invarianza del sistema, più facilmente definibile come tempo-varianza ovvero quello che ascolto DIPENDE DA QUELLO CHE HO ASCOLTATO FINO ALL’ATTIMO PRECEDENTE


    Seconda versione:

    Il sistema di riproduzione dei Suoni Musicali non è invariante per la presenza costitutiva ed imprescindibile dell’ascoltatore.


    dicono la stessa cosa? Io credo di no.

    a. a che sistema si riferiscono:

    1. l'ascolto dei suoni musicali sia dal vivo che riprodotti (quindi dallo strumento alla mente dell'ascoltatore).
    2. il solo sistema di riproduzione (quindi dal disco alla mente dell'ascoltatore).

    1 comprende evidentemente 2, non è vero il contrario.

    b. rispetto a quale variabile il sistema è non invariante?

    1. il tempo, ovvero la sequenza dei suoni.
    2. la presenza dell'ascoltatore.

    ma se l'ascoltatore è parte del sistema, come fa ad essere una variabile?

    c.i fenomeni sono valutabili solo soggettivamente?

    1. No, il mascheramento è il fenomeno osservato. Pur essendo psicoaucustico, cioè esistente solo nella mente dell'ascoltatore, è noto e riconosciuto universalmente, quindi trascende il singolo soggetto.

    2. Si, E' osservabile e descrivibile solo dall'osservatore (che è parte dl sistema). Occorrerebbe eventualmente valutare la sua descrizione, introducendo il problema culturale del linguaggio.

    conclusione

    Io non riesco a cogliere il messaggio COME VERO perché è contraddittorio. Secondo me 1 è un successiva elaborazione di 2, dato che lo comprende e risolve la contraddizione dell'osservatore parte del sistema e variabile allo stesso tempo, oltre ad introdurre il "metodo dei componenti perfetti" che consente la scomposizione del sistema e la sua semplificazione, ma di questo solo Russo potrebbe rendere atto.

    Rimane la mia opinione che 1 è condivisibile (quindi l'ho colto), pur se non esclusivo di Russo o particolarmente innovativo se non nei termini usati, 2 l'ho colto ma non accettato a causa della sua contraddizione interna.

    Secondo me non è semplicemente possibile accettare 1 e 2, non sono compatibili, ma sono pronto a cambiare idea se mi mostri come renderli tali.

    NOTA:

    Non capisco cosa centri il main stream, l'insoddisfazione e lo spendere un sacco di soldi (audiofilia nervosa compulsiva). Credo che nessuno come me cerchi un antidoto a questo veleno che sta uccidendo (se non ha già ucciso) la nostra altrimenti bellissima passione per la musica ed il buon ascolto.

    Semplicemente credo che alle panzane dei venditori di lozioni magiche, bisognerebbe rispondere con concetti semplici e maggiore umiltà, non con astruse circonvoluzioni finalizzate a stabilire la superiorità dei suoi prodotti... Rischia di non essere così chiara la differenza tra le due categorie, ma a me interessa il pensiero, non il pensante.
    Ultima modifica di marcoc1712 : 10-07-2015 a 13:21
    Ciao, Marco.

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