Ultima fatica dei Raven, che in quanto a FPS non hanno nulla da invidiare a brand più blasonati, stavolta hanno fatto le cose "in toto", e cioè lavorando per così dire "in proprio".
Il risultato è un gioco lineare, fin troppo, dove non c'è alcun pericolo di restare invischiati in un punto morto da dove diventa difficile uscirne fuori.
L'ambientazione è su un'isola, Katorga-12, dove i soliti russi ai tempi della 2a guerra mondiale avevano iniziato esperimenti per poter fronteggiare la forza atomica americana, avviando esperimenti su un materiale presente soltanto in quella zona e dal quale hanno fatto interessanti scoperte sulla manipolazione del tempo, e in particolar modo degli oggetti. Su questa trama che non farà gridare al miracolo per originalità, si svolge la missione che, a ottobre 2010, vede un gruppo di soldati americani andare sull'isola per vedere chiaro su quanto accaduto.
Su questo preambolo si dipana il nostro FPS, fronteggiando orde di mutanti e interessanti novità, prima tra tutte quella di poter interagire su determinati oggetti (ma non solo), poterdone riportare il loro stato a quando erano in buono stato, ma anche viceversa, in una sorta di acceleratore temporale che ci sarà molto utile durante l'avanzare della partita.
Il gioco è fatto a checkpoint prestabiliti, con una grafica al passo coi tempi (fluidissimo sulla mia Ati 5850), che a modalità "normale" risulta forse essere fin troppo semplice, ma consente a gente come me di poter avanzare senza troppi problemi in vista della conclusione del gioco, che si attesta sulle 10-11 ore in modalità difficile.
Il ricorso alla manipolazione del tempo è davvero efficace (potremo rivedere intere zone dell'isola sia pre che post incidente..), e con un gameplay lineare e dal sottoscritto quantomai apprezzato.
Ve lo consiglio davvero, specie se siete alla ricerca di un bel gioco senza troppi fronzoli, che va diretto al succo.
Il gioco, infine, è interamente localizzato in italiano (traduzione ottima).
Voto: 8,5/10
Bravi Raven, non mi deludete mai!