Non starai esagerando ?:)
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Non starai esagerando ?:)
Questa volta ci vado giù pesante ;-)...
Wowwwww questo thread oggi ha inaugurato 50 paginucce :-)
Cmq non sono intenditore e non voglio...andare oltre ad una domanda.....ma alla fine aggiungere rad comporta l'abbassamento delle temperatura ? o ritarda solo che l'impianto raggiunga la sua temperatura di esercizio....?
Esatto Matty90
Puoi usare un sistema a liquido super performante o un dissipatore enorme ma la temperatura non può mai scendere al di sotto di una certa soglia all'interno di una stanza, un radiatore più grande serve per mantenerla più costantemente bassa nel tempo e quindi anche di farla salire meno velocemente in caso di stress.
Ovviamente il discorso cambia se si usano dei gas specifici
Su questo ci sarebbe tanto da spiegare, e qui i cari vecchi appunti delle superiori, possono tornare comodi. Questo è quello che sono riuscito a trovare a riguardo :D
Nei componenti passivi a semiconduttore il passaggio di corrente provoca un innalzamento della temperatura (effetto Joule) che può essere calcolato così:
Temperatura raggiunta dal dispositivo - temperatura ambiente circostante = potenza applicata * costante di resistenza termica
La costante di reisistenza termica equivale alla difficoltà di smalimento del calore verso l'ambiente circostante. Si ricava quindi che l'unità di misura della resistenza termica è il °C/W ovvero il Grado/Watt.
Detto questo, ogni su ogni componente è possibile creare la curva di derating, ovvero la curva che rappresenta la potenza nominale dissipabile a temperatura ambiente, superata la quale bisogna ridurre la potenza dissipata fino a che la potenza dissipabile diviene nulla. Per smaltire quindi il calore in eccesso prodotto, occorre utilizzare il cosidetto "dissipatore di calore" che permette un maggiore smaltimento di calore dovuto alla maggiore superfice dissipante aggiunta. Da qui si evince il funzionamento del dissipatore: in pratica aumenta le dimensioni fisiche del dispositivo, permettendo quindi un miglior smaltimento del calore, in quanto sottrae calore al dispositivo e lo trasmette (sempre per effetto Joule) all'ambiente circostante, impedendo il superamento della temperatura limite.
Tutto ciò, per spiegare che:
1) a livello di temperatura, maggiore è il dissipatore, maggiore è la quantità di area dissipante
2) in termini di tempo, a parità di potenza, abbiamo un minore tempo di dissipazione
Quindi, rispondendo alla domanda di Sidd, maggiore è la superfice dissipante (a parità di potenza termica erogata) minore è il tempo di dissipazione. Quindi, nel nostro caso, aumentando i radiatori, abbiamo due possibilità:
1) teniamo la temperatura più bassa, rispetto all'utilizzo di uno solo
2) raggiungiamo una determinata temperatura di esercizio dei nostri componenti in maggior tempo
:)
Bella spiegazione... Ecco il perché i radiatori nn bastano mai ;-)
Così a naso potresti anche metterci una cella Peltier con quel popò di radiatore, almeno lo fai lavorare.
Ciao cari.
Non ne avevo mai sentiti parlare.... Molto interessante... Anche se sembra tecnologia vecchia... O sbaglio?