Venerdì 23 Dicembre, le persone normali escono da lavoro ad un orario e decente, si accalcano nei centri commerciali per recuperare gli ultimi regali e si fiondano a casa per raggiungere i familiari... Io no!
Sveglia alle 06.00, trasferta presso le nostre sedi appenniche per aiutare a predisporre un trasloco che dovremo effettuare il giorno 27... Finiamo ad un'orario stranamente decente, ci mettiamo in macchina, avviso la morosa che stò tornando a casa e prendo accordi per la serata.
Ore 20.00: arriviamo in sede, scarichiamo la macchina e mando a casa il collega. Io devo finire un pò di cose ma lui domani mattina deve mettersi in viaggio quindi lo mando via subito.
Ore 21.00: Stò finendo l'ultima mail poi chiudo tutto e me ne vado anche io. Bip, bip, bip... Cavolo il sistema di allarme stà per attivarsi! E' il Venerdì sera prima di Natale, il mio capo sarà a casa che si gode la bambina piccola quindi mi dispiacerebbe disturbarlo.
Afferro al volo la chiavetta per disattivare l'allarme e mi scapicollo all'ingresso, mi fiondo fuori dalla porta e cerco di disattivare l'impianto: Scatta lo stesso ma dopo pochi secondi riesco a spegnerlo e tiro un sospiro di sollievo: Il capo sà che siamo stati fuori quindi di aspetta che finiamo tardi. Probabilmente non manderà neppure la vigilanza a controllare.
Toc.
Toc?? Mi giro verso la porta d'ingresso che si è chiusa...
Niente panico: Ho preso il mazzo di chiavi. Panico: Nel mio mazzo non c'è la chiave della porta.
Niente panico: Ho il badge senza limiti di orario, posso entrare a qualunque ora. Panico: Il badge è nel portafoglio. Porto la mano alla tasca posteriore dei pantaloni: Disperazione!!
Badge, portafoglio, cellulare privato, cellulare aziendale, chiavi della macchina: Tutto nel borsello sulla scrivania. Insieme a maglione e giacca, ora che ci penso. In ufficio fà un caldo africano, mi ero tolto tutto.
Riepilogo: Sono le ore 21.00 di Venerdì 23 Dicembre, sono stanco, la temperatura esterna è sotto lo zero. Sono in maglietta, chiuso fuori dalla porta del mio ufficio, in un condominio di soli uffici, in una zona non particolarmente residenziale e in cui non conosco nessuno.
Le chiavi dell'auto sono sulla scrivania, dietro un pesante porta chiusa. Non ho un telefono, non ho soldi ne documenti. Se anche trovassi un telefono l'unico numero di cellulare che ricordo a memoria è quello di mio padre, che non lo sente squillare quasi neppure quando ce lo ha in mano e tutti gli altri recapiti di rete fissa che mi vengono in mente appartengono all'ufficio deserto che c'è dall'altra parte della porta davanti a me. Porta che abbiamo appena fatto riparare perchè fino all'altro giorno non si chiudeva!!
Il condominio è deserto, ovviamente sono tutti a casa. Non ho conoscenti in un raggio che sia raggiungibile a piedi, non in maglietta e sottozero... Due colleghe che abitano in zona sono una di Roma e l'altra di Cagliari, le loro auto sono nel garage ma loro non ci sono quindi probabilmente le hanno lasciate e sono andate a prendere il treno o l'aereo. Comunque, non sò esattamente dove vivano.
I conoscenti più vicini sono il mio capo o la mia ragazza, entrambi distanti circa 5 km. Giorgia dovrebbe essere in casa ma comunque non avrebbe le chiavi del mio ufficio, il mio capo si starà facendo un pò di fatti suoi, anzi ora che ci penso è possibile pure che non sia neppure in città dato che è originario della provincia di Firenze... In questo caso non potrei recuperare ne auto, ne soldi, ne telefono, ne documenti fino a Martedì mattina. Il mio collega spegne il telefono quando non lavora quindi se non lo raggiungo nel giro di pochi minuti lo risento Martedì.
Ciondolo un pò davanti all'ingresso. Penso di far scattare di nuovo l'allarme per far intervenire i vigilanti ma non posso perchè per farlo scattare dovrei, appunto, riuscire ad entrare!!!
Scendo di sotto e mi metto in attesa. Verso le 21.30 passa qualcuno, lo fermo e riesco a farmi prestare un cellulare. Chiamo i miei genitori, che abitano a una ventina di km e chiedo che mi vengano a prendere. Ringrazio il cortese passante (e, di nuovo, gli auguro buone feste!!) che, nonostante i tempi che corrono, è stato a sentire uno strano tipo con la faccia decisamente sbattuta che gira in maglietta a fine Dicembre e che lo avvicina chiedendogli il cellulare... Gli chiedo anche il codice del cancello automatico che chiude il complesso dato che si chiude alle 20.00 e noi non abbiamo il codice e, gentilmente, me lo fornisce.
Sono passate le 22.00 quando arrivano i miei genitori, balzo in macchina e mi faccio portare da Giorgia, che starà in pensiero dato che mi aspettava. L'idea è di sfruttare la sua connessione a internet per accedere al pc dell'ufficio e trovare i recapiti del mio collega o del mio capo o di qualcuno che possa aiutarmi a recuperare l'auto ed il resto della mia roba.
Mi connetto in remoto al pc sfoglio la rubrica di Outlook ma il numero di cell privato del mio collega non c'è.
C'è quello del capo ma lo tengo come ultima spiaggia... Sapete com'è...
Provo allora a chiamare col cell della mia ragazza un amico ed ex collega che forse ha il numero che mi serve. La mia ragazza però non ha il numero quindi chiamiamo la sua ragazza perchè ci faccia parlare con lui in modo da recuperare il numero di telefono dell'altro collega... Tilt!!
Mentre parliamo, su outlook arriva un notifica di lettura: Il capo ha appena letto una delle mail che gli ho mandato stasera!!! Mando una mail urgente con cui chiedo di essere contattato sul telefono delle mia ragazza, fortunatamente mi risponde subito ed è a casa quindi ci diamo finalmente appuntamento davanti all'ufficio.
Sono le 22.30, sono a pezzi ed ho freddo. Il capo ha messo addosso quello che capitava ed è gentilmente venuto subito in mio soccorso ma non ha trovato il suo mazzo di chiavi... Mi scuso enormente per il disturbo (cavolo è l'antevigilia di Natale, è tardi e al telefono ho sentito la voce della bambina che giocava, quindi l'ho sicuramente disturbato) e mentre stà ravanando nelle tasche della giacca alla ricerca del badge il suo nuovo iPhone scivola fuori e si sfracella (letteralmente: Mai visto un display in così tanti pezzi) al suolo.
Fortunatamente tra le mie chiavi ed il suo badge riusciamo finalmente ad entrare. Finisco la mail che stavo scrivendo prima di tutta questa storia, spengo tutto ed usciamo.
Non ne posso più: sono a pezzi, metto Giorgia in macchina e faccio uscire il capo, aprendo con il codice del gentile passante il cancello automatico e ringranziando di nuovo.
Voglio solo andare a casa, non ne posso più: Sono le 23.00 e sono in giro dalle 06.00 di mattina. Raggiungo la mia auto, mi porto allo stesso cancello che ho aperto cinque secondi prima e da cui ho fatto uscire il capo, vado a digitare il codice sul tastierino per aprire il cancello e si accende una spia rossa.
Spia rossa. Cancello immobile. Bestemmia, alla faccia del Santo Natale.
Ridigito il codice, spia rossa, cancello immobile. Deve essere un maledetto codice a scadenza, o qualcosa del genere.
Guardo sconsolato la mia ragazza, che anche lei non sà cosa dire... Stò per mettermi a piangere quando fortunatamente vedo arrivare un'auto che deve entrare. Il conducente fortunatamente riesce ad aprire, ci fiondiamo fuori e finalmente questa giornata volge alla conclusione.
Ora però vado a letto, sperando che non si sfondino le doghe... Sono a pezzi!!!![]()