Queste cose mi fanno incazzaze a bestia. Meriterebbero il rogo diretto con tortura preliminare.
http://www.musicsite.it/spot/?cat=de...x=292980372906
Strumentalizzano TUTTO.
Come accrescere il valore aggiunto della razza umana.
http://it.youtube.com/watch?v=M6EFmkHw6CQ
"Ne sono consapevole ,faccio parte anche io di questo sistema ... e troppo spesso me ne vergogno."
Per intenderci : ( prof.S.M.Tassi) è un piccolo estratto ma fa capire che ragionare decentemente o anche solo ragionare è possibile.
Argomentare significa elaborare un’affermazione/giudizio (TESI), corredata da almeno una motivazione/giustificazione (ARGOMENTO).
3. IL REQUISITO DI VALIDITA’ DELL’ARGOMENTAZIONE
Un’argomentazione convincente, ovvero efficace, deve possedere fondamentalmente 2 requisiti: 1) la validità e 2) la verosimiglianza.
La validità si riferisce alla forma logico-linguistica dell’argomentazione e si basa sul rispetto delle seguenti regole:
- PERTINENZA: ogni argomento deve essere effettivamente inerente alla tesi, cioè deve avere un’effettiva connessione con esso.
- DISTINZIONE: ogni argomento deve essere effettivamente distinto dalla tesi, cioè non deve ripetere o parafrasare (dire con altre parole) la tesi.
- CHIAREZZA: le parole e le frasi dell’argomentazione devono essere univoche (cioè avere un solo significato) e il più precise possibile (ovvero il meno vaghe e generiche possibile).
- COMPLETEZZA: la tesi deve essere essere interamente motivata dagli argomenti, dal momento che in molti casi uno o alcuni argomenti non sono da soli sufficienti a garantire che la tesi sia convincente.
Per comprendere meglio queste regole facciamo degli esempi di loro trasgressione, cioè esempi di argomentazioni non valide, in ordine di successione corrispondente:
- COERENZA (o CONSEQUENZIALITA’): l’argomentazione non deve contenere salti o contraddizioni interne (o altri errori logici che esamineremo nel dettaglio più avanti).
- ERRORE DI IMPERTINENZA: “Il Monte Bianco è più alto del Monte Rosa perché come sono belle le farfalle dell’Amazzonia!”.
- ERRORE DI INDISTINZIONE (tecnicamente chiamato “petizione di principio”): “Il Monte Bianco è più alto del Monte Rosa perché il primo è più lungo del secondo” oppure “ … in quanto il secondo è meno alto del primo” oppure “ … infatti il primo misura di più del secondo”; oppure “Dio esiste perché lo afferma la Bibbia (infallibile in quanto scritta su dettatura di Dio)”.
- ERRORE DI OSCURITA’: “Mangiare troppo sale è un male perché quel fluido colorato che sotto la pelle scorre si contrae e si ingorgano i canali ” o “Più il Monte Bianco alto è che il Monte Rosa non lo è perché uno misura 4810 e uno 4633” oppure “Il Monte Bianco è più svettante del Monte Rosa perché il primo ha una dimensione lunga 4810 e il secondo 4633”.
- ERRORE DI INCOMPLETEZZA: “L’uomo è un mammifero perché è dotato di peli”.
- ERRORI DI INCOERENZA: “Tutti gli uomini sono mortali. Infatti gli uomini appartengono alla categoria dei bipedi: dunque la loro vita individuale è sempre limitata nel tempo” oppure ““Tutti gli uomini sono mortali. Infatti gli uomini non appartengono alla categoria dei viventi e la vita individuale è sempre limitata nel tempo”.
4. IL REQUISITO DI VEROSIMIGLIANZA DI UN’ARGOMENTAZIONE
Per “verosimiglianza” intendiamo la maggiore approssimazione possibile alla verità. Assumiamo infatti metodologicamente che il miglior presupposto logico, psicologico e morale dell’argomentazione sia il non possesso della verità, intesa come conoscenza assoluta e totale, ovvero il rifiuto del dogmatismo (almeno inteso come rifiuto di fornire argomenti a favore delle proprie tesi perché considerate e proposte come certamente vere e dunque indiscutibili).
Il requisito della verosimiglianza non riguarda, come quello della validità, la forma interna dell’argomentazione, ma la sua corrispondenza a criteri esterni. Tali criteri possono essere:
- OGGETTIVI (o REALI): cioè dati di fatto della realtà esterna come cose, proprietà di cose, stati di cose, eventi.
- MENTALI (o IDEALI): cioè produzioni della mente umana a loro volta differenziabili in:
In entrambi i casi, i criteri di verosimiglianza vanno assunti come criteri universali, o almeno come criteri potenzialmente universali, cioè tali da dover essere accettati da tutti gli uomini.
- Principi e relazioni logiche o matematiche, quali p.e. “A=A” o “3>2” (che sono anche il fondamento delle precedenti regole di validità formale di un’argomentazione).
- Valori etici, politici, religiosi o estetici, quali l’onestà, l’uguaglianza, la carità, la bellezza, l’individualismo.
In questo senso possiamo dire che la verosimiglianza di un’argomentazione si consegue rispettando 2 regole:
- LA REGOLA DI UNIVERSALITA’ OGGETTIVA o REALE, cioè di corrispondenza a dati empirici: in base a questa regola l’argomentazione “Il Monte Bianco è più alto del Monte Rosa perché il primo misura 4810 m e il secondo 4633” è più verosimile dell’argomentazione “Il Monte Rosa è più alto del Monte Bianco perché il primo misura 4810 m e il secondo 4633”. (In questi esempi è implicita però anche la regola di universalità soggettiva per la quale 4810>4633).
Seppure in misure e proporzioni diverse, in entrambi i casi la corrispondenza ai criteri universali esterni si basa su una miscela di assunzioni e giustificazioni teoriche, ovvero su elaborazioni mentali umane, e di controlli empirici cioè di procedure sperimentali di conferma o smentita in base al confronto con dati della realtà naturale o della realtà umana (psicologica, sociale, economica, politica, storica, ecc.).
- LA REGOLA DI UNIVERSALITA’ MENTALE o IDEALE, cioè di corrispondenza a principi o valori mentali: in base a questa regola l’argomentazione “La democrazia è una forma di governo migliore della dittatura perché tutti gli uomini possiedono un uguale diritto a partecipare alle decisioni del proprio Stato” è più verosimile dell’argomentazione “La dittatura è una forma di governo migliore della democrazia perché gli uomini non hanno uguale diritto a partecipare alle decisioni del proprio Stato”.
Ecco quello spot ciocca circa tutti i punti qui sopra. La maggior parte della pubblicità televisiva fa giusto questo.
Sfruttare e strumentalizzare sentimenti , ingegno, fatica, e quant'altro fatto da altri è già bieco. In questo caso è proprio una monnezza immensa.