Il paradosso di zenone

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  1. #1

    Predefinito Il paradosso di zenone

    La sera ammanta tutto con il suo lungo abbraccio caldo.
    Una di quelle splendid serata di inizio autunno, nell'aria si comincia a sentire il pungente freddo dell'inverno, le foglie sono ancora verdi, nel cuore delle ossa si sente ancora il caldo dell'estate che sta finendo.
    Cammina avanti e indietro malinconico misurando con i suoi lunghi passi la banchina della stazione.
    Adora la sensazione che gli dona la sera, querlla luce particolare che velocemente dona a tutto quello che tocca un effetto unico.
    A quest'ora gli ambienti mutano radilcalmente e tutto quello che si vede rappresenta appiena la caducità delle cose umane.
    Nel pieno della luce del giorno, o nel buio della notte gli attimi si susseguono uguali e un attimo di diassettenzione non ti porta in un mondo totalmente diverso.
    Al calar della sera invece il sole tramonta veloce, le mille tinte che colorano l'aria cangiano veloci come il pensiero e otni attimo risulta profondamente distinto dal susseguente.
    ancora una volta si maledice per non avere con se la sua macchina fotografica, vorrebbe cristallizzare l'attimo con una foto.
    Quella casa in lontnanza nelle colline vivrà nel suo animo per sempre ma vorrebbe cristallizzarlo in un attimo infiinoto attraverso la magia delle foto.
    E' conscio che malauguratamente l'iocchio della macchina non cattura mai quello che l'occhio dell'uomo coglie ma vorrebbe comunque provarci.
    E' malinconico questa sera, più del solito.
    Il suio animo romantico lo porta ad apprezzare la fine delle cose e a goderne fino all'ultimo sorso il gusto dolce amaro.
    La sera è il suo momento preferito quando si cheta l'animo ancora attivo e la sua mente sirilassa sente la soddisfazione di una giornata proficua alle spalle e guarda con dolcezza alla libertà che la notte gli crea.
    Oggi è stata una giornata particolare nella sua normalità, ha fatto un lungo viaggio per stare la persona che al momento lo accompagna nel percorso di virta..
    Non sa come altro definirla perchè dire amore gli pare una cosa troopo grossa: non sa cosa sia l'amore, noin riesce a definirlo ma sa che quello molto probabilmente non è amore ne mancano delle componenti fondamentali e la cosa lo rattrista.
    Lo rattrista perchè non riesce a razionalizzarne l'essenza la fancuilla è dolcissima, molto paziente, e decisamente gradevole alla vista.
    I loro corpi non sono certi insensbili al reciporoco tocco, anzi vibrano di anticipazione quando si sfiorano.
    Eppure, eppure si sente insoddisfatto, si sente come nel posto sbagliato al momento giusto o nel posto giustoi nel momento sbagliato.
    sente di voler oltremodo bene a quella fanciulla, ma di non amarla con la A maiuscol, sente che il prodotto del loro stare assieme sia in qualche modo stucchevole,
    O meglio perfetto in tutto ma mancante di quello zist che rende una pietanza non solo buona ma indimenticabile.
    sempre insoddisfatto e proteso al miglioramento delle cose ha sempre idealizzato l'amore, iun tutte le su parti dalla perfetta comunione degli animi, allincrollabile vincolo della fedeltà,
    Ed ora in questa sente di aver bisogno di conoscere altro al di fuori di essa perchè pensa che senza un campione di controlo il rapporto sia indefinibile.
    come un gruppo di scientziati che stia studiando gli effetti una medicina, vuole un campione di controlo in modo da escludere l'effetto panacea di un farmaco.
    Vuoel provare a vivere una storia diversa sotto certi aspetti.
    non ha grande esperienza amorosa, quasi zero, il suo rapporto più importante è stato con una donna che sosteneva che senz'altro il loro era amore visto che avevano vvoglia di fare sesso.
    Ha sempre vissuto storie a tempo, vincolatre ad un programma ben definito, dove per la distanza non vi era mai imprevedibilità e praticamente l'impossibilità di condifvidere gradualmetne la vita.
    Ci pensa molto ultimamente a questa sua sitauzione perchè sente che non può essere amore se nn crede di poter condividere certe cose con la persona con cui sta .
    la sua mente vola si ritrova nelal grande città grigia decadente e piena di fascino dove risiede e che chiama casa ( home per essere precisi l'unico luogo sul globo terraqueo che per lui sia una home e non una house oppure chez moi per dirla con francesi ,,,, tutti gli altri della Terra sono maison).
    Si rivede davanti alla vetrina di un grosso magazzino di multiculturale, lei al tel che gli racconta di un autore che ha ricercato su internet con il tono soddisfatto di un alunna, di una figlia che voglia fare buon impressione con il suo magister.
    Ecco quello lo lascia perplesso; lui noin vuole una donna alunna, vuole una donna che abbia i suoi propri interessi e che anche siano in disaccordo con i suoi.
    Una donna che viva la sua vita e si scontri con lui per dei pricinpi che creda profondamente in qualcosa e che si interessi alle cose per propria curiostià e non perchè piace o interessa a lui.
    si sente un po una merda in questo: lei si sforza di essergli vicino e lui si sente infastidito da questo eppure sente che è una cosa giusta, perchè uyna persona del genere non può essere una compagna di vita per lui deve essere qualcosa d'altro oppure no?!?
    Ma non lo sa proprio, ma certo vorrebbe una persona che rinasca fenice ogni matina come ion qualche modo fa lui pur nella routine delle cose, una persona naturalmente curiosa verso il mondo che abbia opinioni su tutto e non che risponda io non so se non conosco.
    Perchè quando si discute su tutto si deve ragionare e la negazione dell'introspezione filosofica che il non ne so abbastanza non è una cosa da lui.
    Ad ogni fase del conoscere, e l'esposizione del problema è il primo “ grande piccolo passo” dewlla conoscenza, si ingenerano domande che portano a conoscere meglio.
    Domande che nella loro soggettività portano ad opinioni e certezze che possono crollare in maniera improvvisa.
    Ecco vorrebbe una donna così e la vorrebeb vicina a casa.
    Anche questo è un altro problrma che si ripresenta vorrebbe una persona che gki sia vicino fisicamentre o non tramite un cellulare un telefono e che la vita con lei non sia parlata ma ...
    Un rapporto di questo tipo gli fa forse sentire di più la sua solitudine il precario stato delle sue amicize, amicizie che non sono legami stabili ( per chi sa di chiimica sono labili ed estemporanei come forze di van der waals).
    Vorrebbe qualcuno con cui andare al cinema a teatro, con cui vagare per la città riscoprendola con gli occhi del turista vbambino.
    vi sono giorni in cui cerca di andare da una via ll'altra del centro della sua metropoli e perdendosi scopre nuovi mondi, si sentre un doctor livingsotne.
    Vorrebbe una persona così ecco mannaggia una pesona con cui camminarte per ore senza dire nuklla o parlando a raffica facendosi portare dall'istinto del momento.
    Qualcuno che viva tutta il paradosso di zenone che è la vitga che arriva sempre ad un punto finale anche se gli attimi vengono goduti appieno,
    Si domanda incessante come mai sono ancora qua allora se voglio esserre altrove, perchè alal f ine sta bene con lei che è dolcissima, solo che non è la pietanza che vorfrfebbe mangiare.
    Dice che ci deve pensare ma nforse lo sa gia o lo sa anche lei.
    Oggi è malinconico hanno parlato della distanza della mancanza di imprevedibitlià di un rapporto chiuso in un sistema con pochi grasdi di libertà entrambi hanno sentito che quelle considerzzioni messe nel campo delle ipotesi stanno minando il rapporto.
    al vedere gli occhi di lei persi nel vuoto, la mente un turbinio di pensieri negativi che si sono palesati improvvisdi nel mondo dolce delll'Amore che lei ha creato, gli hanno stretto il cuore.
    Quelal dolce fanciulla è uno scricciolo ipersensibile dolcissimo e delicato come un cristallo antico , una perla rara eppure ... epuure una persla che lui non sente sia perfetta per il suo cuore.
    Non riesca ca pire se sia paura di dover crescere o certezza solo che ssa che il disagio c'è e qualcosa vuol dire.
    Studente mediocre di chiamica è conscio che spesso non solo gli ingredienti ma anche l'ambiente che rende possibile la reazione, pensa che manchi qualcosa e lo cerca .
    Lo cerca in maniera assolutamente ipocrita cercando di allargare i suoi rapporti sfruttando il vantaggio di un rapporto a distanza, lo spazio e il tempo che lo separano dalla sua compagna per provare a qualcosa d'altro.
    si sente ipocrita ma sernte amnceh che non è pronto a buttare vcia il tuotto senza aver provato a cercare qualcua che gli dia le cose che sente manchino all'attuale rapporto.
    Una decisione dettata non dalla paura della solitudine, la solitudine è un concetto che lo spaventa poco perchè il suo mondo interiore gli dona sempre una compagnia incredibile.
    Una decisione dettata dal fatto che non vuole buttare via una cosa peraltro bella, stucchevolmente bella, plasticamente bella.
    cammina avanti e indietro il sole che si nasconde dietro le colline di fronte a lui , un teramondo bellissimo di quelli che ti danno l'impressione che gli angeli ti stiano cantando la gioia della vita.
    Non un tramonto rosso fuoco, ma pur sempre bellissimo e si guarda a destra e a sinistra vede una bottiglia d'acuq e un telefoo per telefonarle quell'attimo che non potrò mai essere comunicato perchè deve esser vissuto.
    Ecco vuole una storia con una persona con cui possa provare a viveere gli attimi e non a raccontarli.
    vuole che questo almeno all'inzio non provochi grossi sacrifici,. cambi di ambiente, sradicamento della propria posizione.
    vuole poter non giocare tutto quello che ha nella relazione.
    certo vi saranno sempre momenti che potranno solo essere rqaccontati ma se si è geograficamente vicini non è forse vero che questi attimi diventno più difficili.
    La voce della staizone gli dice che il treno è in arrivo, gli occhi si staccano dal panorama e si fanno piccoli mentre comincia la caccia al posto.
    Si siste da solo in uno scompartimento, il celluare spento in un angolo e un po di musica nelle orecche chiude gli occhi e si lasciqa cullare dalle note che lo portano lontano lontano sulla scia delle emozioni che la musica gli da spegne il cervello deve vivere sta cazzo di vita e semttere di pensarci.
    La vita deve essere immediata come le note di una sinfonia e non fatta di parole parole, solo l domani sa cosa è successo dell'oggi e in qualche modo si divertirà a scoprire gli attimi vivendoli come una freccia di zenone che malgrado ogni speculazione filosofica arrva a colpire il bersaglio: la vita è fatta di secanti e le parallele e gli asintoti sono relegati a cartesio e e al suo piano che tanto l'ha fatto penare ai tempi del liceo.

  2. #2
    mebibyte L'avatar di cucciolo
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    Nella vita non si puo' sempre decidere (contrariamente a qualcuno che afferma l'esatto contrario) di chi innamorarsi. Non serve neanche a nulla recriminare certi comportamenti avuti quando si credeva in qualcosa che non esiste piu'.. in quel momento ci si credeva.
    Non credo neanche che sia cosi' fondamentale la vicinanza sebbene faciliti senza ombra di dubbio i rapporti. Quando incontri una persona che e' sulla tua stessa lunghezza d'onda.. quando nasce un feeling particolare, anche se distante, esiste solo il desiderio di non perderla... il desiderio che entri nella tua vita e che ci rimanga..certo non deve essere una situazione che si perpetra nei secoli.. pero' chi afferma che non puo' esistere un rapporto d'amore cosi', vuol dire che non ha amato la persona in questione. Ci si puo' amare.. e poi quando la situazione diventa pesante si prendono decisioni, talvolta importanti che cambiano la vita.
    E forse e' proprio la vigliaccheria del prendere le decisioni che spesso ferma le persone e ci si incomincia a dare spiegazioni insulse.... da parte di chi si deve spostare, perche' e' un passo che cambia radicalmente la vita... da parte di chi permette che l'altro si sposti, comporta una responsabilita' oggettiva molto piu' grande, in quanto ci si sente responsabili nei confronti di un rapporto che deve andare per forza bene.. non ci si potrebbe perdonare l'errore di aver fatto muovere una persona per noi per poi magari buttare tutto all'aria ... certo con una persona che e' vicina questo e' piu' semplice.
    Pero' i sentimenti sono sempre e solo gli stessi... quando si ama, non esistono barriere, non esistono confini perche' esiste solo il cuore che guida i nostri gesti, le nostre emozioni e le nostre decisioni.
    La tristezza che racconti e' solo la proiezione della consapevolezza che non era la persona giusta... ed il dispiacere di un fallimento nella valutazione della storia.
    Non per niente infatti parli di una persona che in fin dei conti ti sei accorto essere diversa da come la pensavi, da come la desideravi.. non era la distanza.. non era il momento, ma la persona ed anche se l'avessi avuta a due minuti di strada sarebbe stato uguale.
    Io invece sono pienamente e fortemente convinta che esistano persone per le quali vale la pena farsi migliaia di km per potergli stare vicino anche solo dieci minuti...per cui vale la pena mettersi in gioco .. e quando trovi la persona giusta... l'unica tristezza e' dettata dal non poterla vedere quando vuoi... ma ti basta sentirla.. ti basta programmare un incontro e tutto svanisce lasciando posto solo a due cuori che si cercano per amarsi.

    Chi non ha il coraggio di mettersi in gioco vuol dire che non vuole vivere

  3. #3
    Amministratore L'avatar di giampa
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    Originariamente inviato da cucciolo

    Chi non ha il coraggio di mettersi in gioco vuol dire che non vuole vivere
    hai ragione xò a volte è dura...


    "Scusate, ma se quest'anno in Texas ci avete spedito questo deficiente, vuol dire che c'è speranza per tutti?"

  4. #4
    mebibyte L'avatar di cucciolo
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    Non ho mai detto che sia facile.. pero' non ci si puo' privare di emozioni per paura di viverle, almeno io sono cosi' ...forse troppo istintiva, ma credo comunque che per i sentimenti valga sempre la pena lottare.

  5. #5
    tebibyte L'avatar di Murakami
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    Presentando jers, temo di aver dimenticato di dire che è un pò prolisso...

  6. #6
    mebibyte L'avatar di cucciolo
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    ...ma esplicito...

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