Intel abbatte il prezzo dei processori
Secondo un report pubblicato da Lehman Brothers, il colosso Usa potrebbe ridurre del 54% il prezzo del Pentium IV portandolo a 260 dollari per contrastare la concorrenza di altre società
MILANO – La crisi delle vendite dei pc non sembra trovare fine. I computer rimangono sugli scaffali dei magazzini e la tanto agognata ripresa si allontana di giorno in giorno. Così se sino a poche settimane fa l’arma per cercare di invogliare gli acquisti era il lancio di programmi e processori sempre più potenti, ora si passa all’abbattimento dei prezzi dei personal computer.
Ed è proprio la guerra all’ultimo chip tra la Advanced Micro Devices e la Intel a tenere viva l’attenzione degli analisti.
Secondo Lehman Brothers, Intel taglierà i prezzi di numerosi prodotti di alto profilo, anche del 50 per cento.In particolare il prezzo del Pentium 4 (1.8GHz) potrebbe anche essere ridotto del 54%, passando dagli attuali 562 dollari a 260 dollari.
L'analista della banca d’affari statunitense nel suo rapporto ha attribuito la mossa all'esigenza da parte di Intel di rimanere competitivo nei confronti della rivale Advanced Micro Devices. “La mossa di Intel non mancherà di scatenare misure analoghe da parte degli altri protagonisti del settore”, spiega l’analista nel suo report.