Bravo!
Allora il sunto è questo:
Un router è un dispositivo che ha il compito di trasferire pacchetti TCP/IP da una rete all'altra.
Per "rete" si intende lo spazio degli indirizzi costituito da una classe di indirizzi IP e la corrispondente subnet mask. Il discorso "subnet" è più difficile da spiegare che da capire... In soldoni, e senza la pretesa di essere assolutamente corretto ne esaustivo, la subnet indica quanto può essere ampia la tua rete.
Quindi la rete 192.168.1.0/255.255.255.0 (oppure 192.168.1.0/24, è la stessa cosa) è la sottorete degli indirizzi IP classe 192.168.1.X contenente al massimo 254 IP.
La subnet può essere indicata con due diverse notazioni, indicando quella che si chiama "CIDR Netmask" oppure i "Mask bit". Ti rimando a questo link che contiene un semplice "calcolatore" che, giocando un pò con i valori, permette di capire come funziona.
Abbiamo quindi che la rete:
192.168.1.0/16 oppure 192.168.1.0/255.255.0.0 è un IP che appartiene alla rete che comprende gli indirizzi IP che vanno da "192.168.0.0 a 192.168.255.255"
192.168.1.0/24 oppure 192.168.1.0/255.255.255.0 è la rete che comprende gli indirizzi IP che vanno da "192.168.1.0 a 192.168.1.255"
192.168.1.0/27 oppure 192.168.1.0/255.255.255.224 è la rete che comprende gli indirizzi IP che vanno da "192.168.1.0 a 192.168.1.31"
Ovviamente 192.168.1.0/24 e 192.168.2.0/24 sono due reti diverse esattamente come lo sono 192.168.1.0/27, 192.168.1.32/27 o 192.168.1.0/24.
L'uso della subnet 255.255.255.255 non è frequente ma identifica una rete costituita da un solo indirizzo IP.
Gli indirizzi IP che si trovano all'estremo di ciascuna rete (il primo e l'ultimo) non sono utilizzabili per i client ma sono riservati: Il primo IP, denominato "Subnet ID" è l'IP da cui si parte ad applicare la subnet per determinare l'ampiezza delle rete mentre l'ultimo, denominato "broadcast", è un indirizzo IP che viene usato per quei pacchetti che devono raggiungere tutti i client appartenenti alla rete.
Un rete "minima" è costituita quindi da soli due IP ma è una rete che è e rimane sostanzialmente vuota perchè tutti gli IP sono già occupati (da "Subnet ID" e "broadcast") e quindi non può avere altri dispositivi.
Una rete altrettanto corretta ma altrettanto inutile è una rete che contenga solo 3 indirizzi IP: Questa sarebbe costituita quindi da "Subnet ID", "broadcast" ed un IP disponibile per un singolo dispositivo che però non potrebbe fare nulla in quanto non possono esserci altri host all'interno della stessa rete.
Due dispositivi appartenenti alla stessa rete comunicano tra loro direttamente, cercandosi con i rispettivi IP. Due dispositivi che appartengono a reti diverse, possono comunicare tra loro solo indirizzando il traffico verso un IP designato, denominato "gateway", associato ad un dispositivo che ha la capacità di traslare i pacchetti da una rete all'altra, appunto il router.
Quindi la rete più piccola con un reale utilizzo pratico ha almeno 4 indirizzi IP: "Subnet ID", "broadcast" e due client che possono comunicare tra loro direttamente. Se uno di questi due dispositivi è un router e viene designato come "gateway" all'interno della rete, allora l'altro dispositivo per mezzo del router potrà interagire con apparati appartenenti anche a reti diverse. Verso l'IP del gateway della rete vengono instradati tutti i pacchetti che non appartengono alla subnet dell'interfaccia che li ha originati.
Un router è un dispositivo costituito da due o più interfacce di rete, fisiche o virtuali, ed ha la capacità di trasferire un pacchetto tcp/ip da un rete all'altra. La denominazione comune adottata in molti router home "LAN" o "inside" per quella "interna" e "WAN" o "outside" per l'interfaccia esposta verso internet deriva anche dal fatto che questi dispositivi integrano spesso anche il firewall, dispositivo per cui questa denominazione ha senso. Per un router, non esistono interfacce "interne", "esterne" o altro: sono solo interfacce. Per chiarezza, però, farò spesso riferimento a questa convenzione.
Su ciascuna interfaccia (es: la porta WAN, le porte LAN, l'adattatore wireless) ci sono configurate reti diverse. Per avere la stessa rete su due interfacce fisiche diverse (ad esempio sulla LAN e sulla wireless, come nei più comuni router domestici) viene configurato un "bridge" e cioè un'interfaccia virtuale che le mette in comunicazione tra loro. Il pacchetto tcp/ip, a questo punto, viene instradato da e verso il bridge e poi dal bridge gestito sull'interfaccia fisica corretta.
Un requisito fondamentale perchè un router funzioni, è che non si trovi mai la stessa rete su due interfacce diverse (ovviamente in assenza di un bridge) altrimenti il router non sà più come gestire i pacchetti.
La tua situazione è questa:
Internet -> D-Link -> Rete "A" -> Asus -> Rete Locale
Come puoi vedere, abbiamo 3 reti coinvolte: Internet (identificata dalla classe di IP e dalla subnet che il tuo ISP distribuisce al tuo D-Link sull'interfaccia ADSL), una rete che ho chiamato per comodità "A" ed la rete "locale" in cui si trovano i tuoi client.
Anche il D-Link, quindi, è a tutti gli effetti un router: Il termine "modem" con cui si fà riferimento ai terminali ADSL è formalmente scorretto, un vecchio retaggio dei dispositivi analogici.
Quindi il primo dispositivo che dobbiamo configurare è proprio il D-Link: Questo router avrà sull'interfaccia ADSL la configurazione prevista dal tuo ISP (Alice) e sull'interfaccia LAN una rete che puoi stabilire arbitrariamente purchè, come detto, diversa dalla rete configurata sull'interfaccia ADSL.
Supponiamo, per questa rete "A" di utilizzare una rete identificata da una classe di IP 192.168.100.X... Larga quanto? Che valore impostiamo come subnet?
A regime, questa rete dovrà contenere solo il D-Link e l'ASUS quindi una rete 192.168.100.0/30 (aka 192.168.100.0/255.255.255.252) in cui gli IP utilizzabili per i dispositivi sono solo due (192.168.100.1 e 192.168.100.2) è sufficiente.
Configuriamo quindi l'interfaccia "LAN" del D-Link per usare l'IP statico 192.168.100.1/255.255.255.252. Con questa configurazione, il D-Link sarà in grado di comunicare solo con un altro dispositivo della stessa rete.
Non c'è bisogno di impostare un gateway e probabilmente non hai la possibilità di farlo: il 99.99% dei router home considera già se stesso come gateway della propria "LAN" o "inside" verso internet e non è possibile fare diversamente. Anche il DNS non è obbligatorio, a meno che non serva per configurare il server orario o qualche altro servizio accessorio.
P.S:
Con la configurazione che ti ho indicato, ovviamente nessun altro pc sarà in grado di navigare!! Per uso "normale" mantieni il linksys collegato ad internet, fino a quando non abbiamo finito la configurazione di base...
Per concludere la configurazione della rete "A", è necessario configurare l'interfaccia "WAN" o "outside" dell'ASUS per stare nella stessa rete dell'interfaccia "LAN" o "inside" del D-Link: In questa rete, l'unico altro Ip che abbiamo a disposizione è 192.168.100.2/255.255.255.252. In questo caso, però, dovrebbe essere possibile ed è necessario configurare un gateway e questo gateway dovrà essere l'IP del D-Link: Altrimenti l'ASUS, che non ha una propria interfaccia su internet, non saprebbe a chi (all'interno della rete costituita da sè stesso e dal D-Link!) mandare i pacchetti che lo attraversano per raggiungere reti diverse da quelle configurate sulle proprie interfacce.
Per stasera direi che basta... Domani mi scarico il manuale del D-Link e vediamo di disabilitare i servizi che non servono ed aggiustare eventuali finezze.
Fammi sapere cosa non è chiaro: Se questo fondamento non è ben compreso, il resto si fà più difficile.
Per proseguire nella configurazione dell'ASUS, però, avrei bisogno di vederne i menù di configurazione, dato che una Shibby non l'ho mai vista... Riesci nei prossimi giorni a fare degli screenshoot e farne l'upload nella nostra gallery?