Ciao a tutti ragazzi, non so bene quale sia la sezione più adatta quindi in caso spostate tranquillamente; vi spiego quello che è il mio problema da 2 anni a questa parte.
Nell'estate del 2009 (seconda metà di giugno) avevo bisogno di una connessione ADSL nella mia casa di Bibione, dove sono nato e cresciuto. Studiando a Padova 9 mesi l'anno non avevo più nessuna connessione a casa mia, visto che tra l'altro i miei familiari e la tecnologia sono distanti anni luce, e avevo deciso di tenermi una connessione ADSL solo a Padova. Semplice e logico.
Fatto sta che quell'estate necessitavo urgentemente di un'ADSL, e dopo aver confrontato tutte le tariffe, scelgo una Fastweb da 6MB (maledetta quella volta), che poi dai test effettuati dal loro stesso tecnico quando è venuto a casa mia, andava a 2.45Mb...ma vabeh, siamo in Italia.
Fatto sta che avendo bisogno dell'ADSL per soli 3 mesi (luglio-agosto-settembre), ovvero il periodo estivo in cui torno a casa, avevo già preventivato nella spesa complessiva del servizio il costo di recesso del contratto anticipato, pari a due mensilità: di conseguenza, la connessione ADSL per il periodo di luglio-agosto-settembre(+recesso) mi sarebbe costata complessivamente 45€+22.50€+90€= 157.5€. Più o meno eh, non sono tirchio da sindacare sul centesimo, per carità.
Così allo scadere dei tre mesi, ovvero la prima settimana di ottobre, spedisco da Padova una raccomandata con ricevuta di ritorno all'indirizzo indicato per i recessi, ovvero Cinisello Balsamo Milano. Mio padre qualche giorno più tardi ha spedito (da Bibione) anche il loro modem, come previsto, allo stesso indirizzo; poi mi sono recato in banca e ho fatto bloccare tutti i prelievi da parte di Fastweb sul mio conto corrente, per evitare ladrate.
Come potete immaginare, dopo qualche mese hanno ricominciato a spedirmi fatture, nemmeno con cadenza bimestrale, ma un po' a caso, e nemmeno tutte dello stesso importo, non vi riporto tutte le cifre perchè non ho le bollette sotto mano.
Da un anno, a caso, ho iniziato prima a ricevere chiamate da Fastweb, dove mi dicevano di non aver ricevuto nessuna richiesta di recesso, niente di niente, e che dovevo muovermi a pagare; il problema è che dopo aver effettuato un trasloco, non avevo più la copia che testimoniava che avevo davvero spedito la richiesta di recesso del contratto, è andata persa (mi flagellerei ogni giorno per questa perdita), e così loro giocano su questo fatto dicendo che non ho mai spedito niente. Io allora rispondevo ogni volta che ho spedito pure il loro modem, e che se fanno un controllo della linea a casa mia si accorgono che da fine settembre 2009 non c'è più nessuna linea utilizzata, in quanto oltre a non esserci il modem non c'è nessun PC o strumento elettronico in casa che si connette a internet. Ma sembrano non sentire.
Passano i mesi, e non mi chiama più Fastweb, hanno passato tutto in mano a una compagnia di recupero crediti, affidando il mio caso a una personal assistant (o una cosa del genere), e le spiego tutta la situazione. Dopo svariate ore passate al telefono con questa tipa, che tra l'altro aveva una voce splendida, avendo capito tutta la situazione, pensate che anche lei mi suggeriva di non pagare i soldi che quelli di Fastweb mi chiedevano, suggerendomi piuttosto di spenderli in spese processuali. Assurdo ma vero.
Seguo il suo consiglio, anche perchè quelli di Fastweb volevano pagassi una cifra attorno ai 300€, dopo che mi offrivano una linea che non andava nemmeno al 50% di quanto pubblicizzavano. Passano altri mesi, e dopo avermi spedito vagonate di lettere, solleciti e minacce, ecco che passano tutto ad uno studio pre-legale, e qui viene il bello.
Siamo arrivati alla scorsa settimana. Mi chiama questo tizio, alle 19.30 di sera e da subito si pone come quello che detta le regole della conversazione (con me, lol): ora, considerate che io mi considero Dio in terra e che ritengo il mio tempo la cosa più preziosa che ho, avevo già il sangue che ribolliva.
Il fenomeno mi tratta da pezzente, da poveraccio, affermava a priori che tutto quello che dicevo non era vero, che non avevo spedito niente, ne richiesta di recesso ne modem, e che il contratto che avevo firmato diceva che io, in qualunque caso, avrei comunque dovuto pagare un anno di canone per l'ADSL di Fastweb. Mi son messo a ridere, e lui mi dice: "dai dai, che non hai neanche pagato i soldi di quei tre mesi, cosa vuoi lamentarti!". Io ve lo dico, se l'avessi avuto davanti a me credo gli avrei fatto del male.
Ora, io non sono un avvocato e non ho studiato Legge quindi per carità, potrei sbagliarmi, ma in 22 anni di vita ogni volta che ho avuto qualche problema da risolvere ho sempre cercato di utilizzare la logica razionale, per vedere se ne venivo fuori:
mi sono chiesto, ma se Fastweb utilizzasse la scusa di "non aver ricevuto nessuna richiesta di recesso" per far continuare a pagare la gente che sottoscrive contratti con lei, quanti soldi farebbe? Legge dei grandi numeri, su 10 milioni di contratti il 50% richiede il recesso del contratto, quindi 5 milioni, si comportano così con il 50% di questi, quindi 2.5 milioni di contratti, con la metà di questi arrivano alla mia stessa situazione, ovvero 1.25 milioni, e la metà di questi sentendo nominare "compagnie di recupero crediti", "legale", "tribunale" paga per paura di aver problemi. Io attualmente dovrei pagare a Fastweb una cifra di circa €550, che moltiplicata per le 625000 famiglie ipotetiche che cedono alle loro minacce, fanno un totale di €343.750.000, quasi 350 milioni di euro lordi.
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Lasciamo perdere i numeri, che tra l'altro sono quasi la metà di quanto il Governo aveva inizialmente stanziato per colmare il Digital Divide del Bel Paese (di ladri, ricordiamolo), io mi chiedo:
non me ne intendo di contratti, ma da quel che mi ricordo e per esperienza personale, i contratti sono sempre minimo annuali o biennali, e se si recede prima si paga una penale, che varia da contratto a contratto sicuramente, ma che molto spesso equivale a due mensilità. E' possibile che la Legge in Italia dica che un utente, qualora richieda il recesso del contratto, debba comunque continuare a pagare il canone per il tempo stabilito dal contratto?
Perchè oggi ho ricevuto un'altra telefonata, qusta volta gentile e pacata, da un collega dell'inutile essere vivente dell'altra volta, il quale questa volta è stato ad ascoltarmi. Alla fine della chiamata mi è stato detto:
"ti faccio un esempio banale, Fastweb è come una palestra dove tu paghi un abbonamento annuale, se poi ci vai o no sono affari tuoi, però intanto hai pagato. Fastweb non te li fa pagare subito come una palestra, ma li devi comunque pagare per un anno"
E io, usando sempre un po' di logica, gli ho risposto:
"mi scusi, ma se è come dice lei, che senso avrebbe avuto pagare €90 di recesso del contratto se poi comunque devo continuare a pagare per un anno? Tanto vale che pago, che mi tengo il modem e non perdo tempo a spedire lettere di recesso, non trova?"
E il tizio non sapendo cosa rispondermi mi ha detto "eh ma questo è quello che dice il contratto, le sue fatture e il suo caso sono stati analizzati da avvocati, quindi persone del mestiere, e non sbagliano. Lei deve pagare..."
Insomma, tutto questo discorso per chiedervi: è come penso? Stanno cercando di prendersi la mia verginità anale? Se si, come dovrei procedere per prendermi io la loro nel modo più violento possibile?
Grazie per la cortese attenzione e per ogni suggerimento.![]()