iTek è un marchio noto a molti per i suoi prodotti a buon mercato, qualcuno convincente, qualcuno un po’ meno, sicuramente lontani, comunque, da quanto siamo abituati ad analizzare sul nostro portale essendo Nexthardware rivolto essenzialmente ad un pubblico di nicchia.
Per questo motivo abbiamo accettato con riserva l’invito a provare quello che dovrebbe essere un punto di svolta nella strategia dell'azienda, ossia il loro ultimo alimentatore, il Taurus GF da 750W con certificazione 80plus Gold.
La dotazione è piuttosto esigua, ma notiamo con piacere un miglioramento nella qualità della confezione rispetto a quanto ci era capitato di osservare in passato in occasione di un nostro roundup di alimentatori low budget.
L'alimentatore si presenta con forme piuttosto compatte, una ventola da 120mm e degli adesivi applicati “frettolosamente” sui lati. La verniciatura non è male ed il peso è in linea con quello che generalmente riscontriamo su alimentatori di buona qualità.
Dopo averlo aperto abbiamo avuto la prima sorpresa (positiva): il Taurus ha un progetto insolito, ma sembrano presenti tutti i comparti che solitamente accompagnano un alimentatore “serio”.
- filtro EMI con fusibile e MOV
- doppio ponte raddrizzatore (fa sorridere però la scelta di attaccare insieme i due ponti di cui solo uno è a diretto contatto al dissipatore)
- sistema di controllo del PFC attivo
- condensatore primario Nippon Chemi-con da 560uF e temperatura massima di 105°C
- transistor di switching in configurazione half-bridge
- transistor di switching SMD posti sul lato opposto e dissipati con pad termici
- condensatori elettrolitici e allo stato solido
- modulo DC-DC per la generazione delle tensioni da 3,3 e 5 volt
Insomma, tutta un'altra musica rispetto a quei prodotti che eravamo abituati a vedere, con dati di targa senza senso e un PCB scarsamente popolato.