Presentazione nuovo Lab!

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  1. #1
    Super Moderatore L'avatar di frakka
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    Predefinito Presentazione nuovo Lab!

    So che stavate tutti aspettando con ansia questo thread!!

    Dopo moltissimi anni di onorato servizio, alla fine ho mandato in pensione il vecchio AMD Phenom II 1090T, spostandolo sul computer del suocero. Sicuramente era un po' alla frutta ma, dato il poco tempo disponibile, cambiarlo è stata soprattutto una scelta dettata dallo scimmione che mi è salito in groppa quando mi è capitata l'occasione di mettere le mani su un AMD Threadripper 2990X, bestione da 32core e 64 thread...



    L'idea iniziale era di puntare su un Ryzen serie 3xxx, non sapevo ancora esattamente quale... Il budget complessivo che mi ero dato era di circa 1000€, considerato che alimentatore (Corsair RM1000), gli SSD (1x Kingston A400 256Gb, 1x Sandisk 512Gb ) ed i dischi di storage (un po' di dischi da 500Gb, ho perso anche il conto...) ce li avevo già. Ovviamente è andato tutto a carte quarantotto...

    Volevo poi sostituire il glorioso Stacker per separare di nuovo il pc Lab dal serverino di casa, per un questione di comodità. Inoltre, dopo il lavoro di smontaggio e rimontaggio completo cui l'avevo sottoposto non è che i giochi tra le parti fossero proprio precisissimi, ho avuto qualche problema con schede PCI-Ex 1x che non stavano molto ferme e si accendano e spegnevano a seconda di come si muovevano con le vibrazioni...


    La concezione degli spazi interni era poi comprensibilmente molto datata quindi non volevo mettere il computer nuovo li dentro.

    L'utilizzo principale del computer è come laboratorio su base Linux. C'è un dualboot con Windows 10 Pro perchè serve sempre (banalmente, visto che l'hardware desktop non è praticamente mai certificato per Linux, anche solo per verificare che tutto funzioni o eseguire gli aggiornamenti dei firmware) ma il s.o. principale è CentOS. Il computer è in garage, lo accendo da remoto tramite wake-on-lan quindi la rumorosità non è un problema. Niente gaming di nessun tipo, la scheda grafica mi serve solo quando incasino qualcosa e devo scendere di sotto e perchè altrimenti il pc non parte...

    Ecco quindi quella che è la configurazione finale (compreso l'hw riciclato dal lab precedente):



    Update del 28/08/2020:
    Ultima modifica di frakka : 28-08-2020 a 16:58

    Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

  2. #2
    Moderatore L'avatar di Falco75
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    Originariamente inviato da frakka
    So che stavate tutti aspettando con ansia questo thread!!

    Dopo moltissimi anni di onorato servizio, alla fine ho mandato in pensione il vecchio AMD Phenom II 1090T, spostandolo sul computer del suocero. Sicuramente era un po' alla frutta ma, dato il poco tempo disponibile, cambiarlo è stata soprattutto una scelta dettata dallo scimmione che mi è salito in groppa quando mi è capitata l'occasione di mettere le mani su un AMD Threadripper 2990X, bestione da 32core e 64 thread...



    L'idea iniziale era di puntare su un Ryzen serie 3xxx, non sapevo ancora esattamente quale... Il budget complessivo che mi ero dato era di circa 1000€, considerato che alimentatore (Corsair RM1000), gli SSD (1x Kingston A400 256Gb, 1x Sandisk 512Gb ) ed i dischi di storage (un po' di dischi da 500Gb, ho perso anche il conto...) ce li avevo già. Ovviamente è andato tutto a carte quarantotto...

    Volevo poi sostituire il glorioso Stacker per separare di nuovo il pc Lab dal serverino di casa, per un questione di comodità. Inoltre, dopo il lavoro di smontaggio e rimontaggio completo cui l'avevo sottoposto non è che i giochi tra le parti fossero proprio precisissimi, ho avuto qualche problema con schede PCI-Ex 1x che non stavano molto ferme e si accendano e spegnevano a seconda di come si muovevano con le vibrazioni...


    La concezione degli spazi interni era poi comprensibilmente molto datata quindi non volevo mettere il computer nuovo li dentro.

    L'utilizzo principale del computer è come laboratorio su base Linux. C'è un dualboot con Windows 10 Pro perchè serve sempre (banalmente, visto che l'hardware desktop non è praticamente mai certificato per Linux, anche solo per verificare che tutto funzioni o eseguire gli aggiornamenti dei firmware) ma il s.o. principale è CentOS. Il computer è in garage, lo accendo da remoto tramite wake-on-lan quindi la rumorosità non è un problema. Niente gaming di nessun tipo, la scheda grafica mi serve solo quando incasino qualcosa e devo scendere di sotto e perchè altrimenti il pc non parte...

    Ecco quindi quella che è la configurazione finale (compreso l'hw riciclato dal lab precedente):
    • Case: CoolerMaster HAF Stacker 935
      Alimentatore: Corsair RM1000
    • CPU: AMD Threadripper 2990X
    • Cooler: Noctua U14S TR4-SP3 + Ventola aggiuntiva in push/pull
    • M/B: Gigabyte X399 Designare EX
    • RAM: 64 Gb Crucial Ballistix Sport LT DDR4 3200 MHz, 4x16Gb CL16
    • Scheda video: Nvidia GT630 PCI-Ex 2.0
      Storage sistema operativo Windows: SSD Kingston A400 240Gb
      Storage sistema operativo Linux: SSD Sandisk 480Gb
      2 dischi SATA da 500Gb (uno per ciascuno dei due s.o.) fissi all'interno, più altri a necessità...
    • Storage macchine virtuali: Sabrent Rocket NVMe PCIe M.2 2280 1TB PCI-Ex 3
    Ellamaddonna

    Ma quindi il case lo cambi o no?

  3. #3
    Super Moderatore L'avatar di frakka
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    Predefinito Case e alimentatore.

    Il case è un gentile prestito da parte del cugino... Quando è uscito, diversi anni fa, mi era piaciuto subito soprattutto per la possibilità di mettere in "stack" diversi moduli, soluzione che sarebbe stata perfetta per la mia combo PC Lab + serverino.



    Visto che ce lo aveva inutilizzato, ha accettato di prestarmelo.

    In realtà, alla prova dei fatti, mi è piaciuto meno di quello che immaginavo. La struttura è pensata più che altro per essere una combo pc+waterstation e l'uso dell'unità superiore come pc è secondaria. Banalmente, il case ha solo un set di pulsanti di accensione e ormai trovare gli accessori venduti separatamente è difficile quindi mi sono arrangiato.
    Inoltre, una volta assemblati i due PC, il risultato finale era talmente pesante che ho avuto paura per la scrivania quindi li ho separati. Anche se seguito della di questa scelta. ho notato che la parte superiore dell'unità "midi tower" è completamente aperta, ulteriore conferma che le due unità non erano davvero "pensate" per poter vivere in modo indipendente.

    A dire il vero, l'intero case (in entrambi gli stack) ha moltissime aperture e feritoie di dimensioni piuttosto ampie, non mascherate dai seppur numerosi filtri antipolvere... Dato che i due computer (laboratorio e serverino) stanno abitualmente in garage, ho dovuto prendere provvedimenti per evitare che "bugs" dotati di parecchie zampe e piuttosto sgradevoli potessero decidere di eleggerli a propria tana.
    Ho quindi preso le due unità e le ho praticamente rivestite internamente con una rete a maglia molto fitta, fatta di un materiale che credo sia un specie di fibra di vetro. Se qualcuno sta pensando ad un comunissimo avanzo di zanzariera, manca sicuramente di poesia ma ci ha preso in pieno!

    In questa foto si intravede il pezzo utilizzato per tappare la parte superiore dell'unità mid-tower:


    Devo dire che è venuto piuttosto bene, a parte questo strato a piena vista praticamente non si vede e sono riuscito a fermarla usando gli incastri del case stesso quindi senza patacche di nastro adesivo o altro...


    Il vecchio alimentatore del serverino era in formato TFX, uno standard utilizzato principalmente per i barebone molto compatti. Qui mi sono venuti in aiuto Giostark e la sua stampante 3D, oltre ad un modello trovato su internet:


    Devo fare una fotina anche dell'interno del serverino, giusto per documentare ai posteri...


    Sull'alimentatore del lab non c'è molto da dire... E' un modello che ormai ha un po' di tempo ma è più che sufficiente per reggere la configurazione.
    Opera in modalità "fanless" fino a circa 400W di assorbimento (quindi, praticamente, finora quella ventola non ha mai girato!). Non è la versione "i", sarebbe integrabile con iLink di Corsair ma non mi interessa per ora (anche perchè è roba solo Windows, ovviamente)·
    La nota davvero dolente di questo alimentatore sono i maledetti cavi... Era fornito con i cavi piatti che si intravedono nella prima foto dentro il vecchio CM Stacker e che erano di una rigidità esagerata, si fa un fatica assurda a fargli girare stretti, con anche la paura di grattarli da qualche parte. Per fortuna, il CM HAF è di ottima fattura e non ho trovato feritoie taglienti. Avevo anche valutato l'aquisti di un kit da cablemod ma il budget era già stato ampiamente sforato e, alla fine, sono comunque riuscito a fare quello che mi serviva.
    Ultima modifica di frakka : 20-02-2020 a 00:46

    Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

  4. #4
    Super Moderatore L'avatar di frakka
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    Predefinito AMD Threadripper 2990X

    Passiamo subito al pezzo forte: Come i più avvezzi avranno notato, il 2990X non è il 2990WX normalmente in commercio... Dovrebbe trattarsi, di fatto, di un ES anche se hwinfo lo rileva come "production unit" quindi, probabilmente, uno degli ultimissimi step prima della messa in vendita (ma, onestamente, non sono molto ferrato in materia).



    Sono sincero: Inizialmente non avevo neppure capito esattamente cosa stavo comprando!
    A dirla tutta, l'offerta iniziale era una mobo per Threadripper di 3Gen a prezzo stracciato... Però i Threadripper 3gen hanno prezzi davvero inarrivabili. Ho dovuto declinare anche se con parecchio disappunto.
    Capite però anche voi che quando mi ha chiamato qualche giorno dopo offrendomi il 2990 aveva vinto facile!! La scimmiona che credevo ormai sopita, dopo essersi vista sfuggire il Threaddripper 3, non mi ha lasciato scampo!
    Non.
    Potevo.
    Rifiutare.

    Quando alla fine dell'anno scorso ho iniziato a guardarmi attorno per scegliere la nuova piattaforma, sono rimasto abbastanza deluso dalle schede madri X570 anche se il Ryzen 3xxx mi faceva gola... Ryzen3 ha relativamente poche linee PCI-Ex quindi non è che i produttori di mobo possano inventarsi granchè: Tutte le schede madri prevedono uno slot 16x, un paio di slot 8x al massimo (magari 16x solo meccanici) e amen. Un solo slot M2, si può arrivare a 2 slot in qualche caso ma solo per le schede madri di fascia più alta. Porte USB in tutte le salse come se fossero gratis e, al limite, il wi-fi integrato.
    Dotazione più che sufficiente per un computer gaming ma io cercavo qualcosa di diverso...

    Il computer vecchio, con 6 core e un SSD sata sul vecchio chipset AMD era limitante nel numero massimo di VM che potevo usare, soprattutto se c'era qualche Windows di mezzo. Per il computer nuovo volevo qualche core in più ma soprattutto un accesso disco sufficientemente spigliato da poter reggere 3-4 istanze di Windows che vi accedono in contemporanea. Mica pretendevo che facesse record, però doveva essere decentemente usabile in queste condizioni.
    Vuol dire sicuramente NVME e magari più di uno se la capacità non è sufficiente (visto che quelli grandi costano!). E magari mi metto a sperimentare un po' con il passthrough verso le VM del disco (cioè dare alla macchina virtuale l'accesso diretto ed esclusivo al volume del disco, come se fosse un suo disco interno) o delle schede di rete: Si può fare ma devo avere uno slot per montare l'hardware da dedicare a questo scopo... X570 sotto questo aspetto è troppo limitante.
    Allora ho iniziato a guardare a Threadripper non più per scherzo ma con sincero interesse: Puntando inizialmente ai soli 1920 o 1950 che si trovano a prezzi stracciati e mettono comunque a disposizione mobo con 8 slot di ram, hanno quasi tutte una o due porte LAN con chipset Intel, le 60 linee PCI-Ex del Threadripper (quasi il doppio di X570) che si traducono in 2/3 slot NVME, 2 slot PCI-Ex 16x elettrici, altri 2 slot 8x elettrici e a volte un ulteriore PCI-Ex 4x elettrico. Tanta roba e una espandibilità praticamente infinita...
    Si, ma sono solo PCI-Ex 3... Echissenefrega!

    Poi è arrivato il 2990: Ormai ero completamente in balia degli eventi!!


    Qualche dubbio sulla scelta fatta è più che legittimo: Threadripper2 è una piattaforma "morta" perchè è già uscita la generazione successiva che porta in dote anche un cambiamento di socket quindi tutto quello che ci si spende sopra è fine a se stesso e praticamente senza possibilità di evoluzione. E' anche un piattaforma così particolare che è difficile da rivendere se fosse necessario darla via.
    Ed è una piattaforma "esigente": Per Threadripper è tutto più costoso. Schede madri, ram, dissipatori... Quindi oltre ad avere requisiti impegnativi sono anche cari da soddisfare (banalmente: Un kit di Corsair LPX 3200Mhz certificate per X399 costa a listino più di un kit di Corsair Dominator Platinum di pari capacità e frequenza!).
    Inoltre al momento della messa in commercio, AMD ha suddiviso la linea Threadripper di seconda generazione nella serie "X" (dedicata ai gamer) e nella serie "WX" dedicata ai content creator: La prima ha meno core ma frequenze più elevate e trova la sua massima espressione nel modello 2950X, la seconda frequenze inferiori ma più core ed è composta dai modelli 2970WX e 2990WX.
    Questa suddivisone mi aveva anche tratto in inganno: Inizialmente avevo capito che la CPU dovesse avere le frequenza della serie "X" ed i core della "WX" e, dopo l'entusiasmo iniziale, la cosa mi ha anche preoccupato un po'. Già... Perchè mentre per le unità in commercio la serie "X" si ferma ad un rispettabile TDP di 180W e la serie WX (stante il maggior numero di core ed il maggior quantitativo di cache) viaggia su un più preoccupante TDP di 250W, un ipotetico processore con il doppio dei core del 2950X cosa doveva fare? Se AMD aveva infine deciso di non metterlo in produzione, probabilmente qualche problema doveva essere emerso... Come la raffreddo una roba del genere (il garage, soprattutto in estate, non è particolarmente fresco)??

    Il dubbio di aver fatto il passo più lungo della gamba mi è venuto.

    Alla fine, chiedendo un po' di consigli e verificando diverse recensioni online, è emerso che la soluzione migliore e l'unica che garantisca una certa affidabilità a lungo termine è il buon vecchio dissipatore ad aria.
    Ultima modifica di frakka : 14-02-2020 a 01:51

    Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

  5. #5
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    Predefinito Noctua U14S TR4-SP3

    Dato che il processore Threadripper è un "padellone" non indifferente (con una HIS di circa 70x56mm ha una superficie quasi doppia rispetto ai normali processori), praticamente tutti i produttori che offrono prodotti compatibili con questo socket hanno messo a listino versioni "modificate" dei loro prodotti di punta, magari mantenendo corpo radiante e numero di heatpipes dei prodotti compatibili con AM4/Intel ma adottando una superficie di contatto più ampia e soluzioni di serraggio non compatibili con gli altri socket.

    Ho dovuto quindi accantonare il vecchio ma ancora più che dignitoso Thermalright Silver Arrow (accreditato di poter gestire un TDP di 320W e disponibile in versione "Threadripper" con il medesimo corpo radiante ma, appunto, con una base ed un kit di ritenzione dedicato) e optare per qualcosa di diverso.

    Ho cercato tra gli All-In-One (trovando invero anche qualche offerta interessante) ma tutti i modelli per Threadripper, anche di case diverse, che offrono un elevato livello di prestazioni sembrano soffrire di un decadimento naturale dopo circa 6/18 mesi di utilizzo. Ho riscontrato questo pattern in diverse recensioni e pareri nei commenti degli shop online, inoltre richiedono solitamente un radiatore da almeno 240/360mm che avrebbe eroso troppo spazio all'interno del case.
    Alla fine, mi è stato consigliato di optare per una soluzione ad aria con ventole in push-pull tanto, come detto, il computer sta in cantina...

    Il Noctua U14S TR4-SP3 è il dissipatore che rappresenta l'offerta TOP del produttore austriaco per i socket SP3 (Epyc) e TR4. Viene venduto con una sola ventola in dotazione che, stando al bugiardino incluso nel dissipatore, è una versione potenziata della tradizionale "NF-A15 PWM" che viene invece consigliata come ventola aggiuntiva posteriore per completare la configurazione.
    Il sito del produttore mette bene in evidenza che si tratta di una versione dedicata a questo socket, incompatibile con gli altri socket e con i prodotti e mounting kit di Noctua tradizionali.



    Una delle caratteristiche è il sistema di ritenzione "SecuFirm2", disegnato apposta per questo socket.
    Onestamente, è uno dei sistemi di fissaggio più "facili" che mi sia capitato di provare: Appoggi il dissipatore (che arriva con le slitte del SecuFirm già preinstallate) sul processore e strigi le 4 viti a molla. Fine.
    Nel socket TR4 il backplate è parte integrante del socket quindi non c'è da smontare e rimontare nulla: Le varie parti si incastrano con precisione chirurgica e scorrono perfettamente.
    Il sistema di ritenzione prevede anche la possibilità di far scorrere il dissipatore verso lo slot PCI-Ex o in direzione opposta, su 3 diverse posizioni. Queste posizioni permettono di gestire la necessità di lasciare un po' più spazio alla scheda video quando questa fosse installata nel primo slot 16x.


    In effetti, le lamelle del dissipatore finiscono proprio sulla verticale del primo slot PCI-Ex 16x della Gigabyte:




    Ho provato a usare l'offest e spostare il dissipatore "verso nord" di uno scatto ma rimaneva una scalino di "HIS" scoperto e non ho necessità di usare per forza il primo slot PCI-Ex... Ne ho d'avanzo, per ora! Ho quindi spostato la VGA già di uno slot ed rimesso l'offeset in posizione base.

    Una volta montato, i due slot più vicini al socket hanno circa 32mm a disposizione dalla base dello slot di ram. Questi slot vengono popolati solo quando si usano tutti e 8 i banchi di RAM ed è anche possibile montare le ventole leggermente più alte ma è meglio limitarsi con il profilo delle DIMM:
    Ultima modifica di frakka : 19-02-2020 a 01:03

    Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

  6. #6
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    Predefinito Gigabyte X399 Designare EX

    E' una delle 4 soluzioni di Gigabyte dedicata al socket TR4.

    Permette di installare fino a 8 banchi di RAM in configurazione quad-channel, prevede un doppio connettore ATX-12V ma in configurazione 4+8 invece che 8+8 come nella Aorus Extreme. Altra differenza rispetto alla Extreme è il formato, che è ATX invece che E-ATX.
    La scheda è imponente già a partire dalla confezione, tutta argentata e piuttosto importante, sia per le dimensioni che per il peso. E' la mia prima Gigabyte (ho quasi sempre avuto ASUS da che ne ho memoria, salvo un paio di eccezioni) e sicuramente questa scheda è un gran bel biglietto da visita.

    La scatola è metallizzata, riprende il tema colore della scheda.


    Si apre a scrigno con la mobo in bella vista (senza neppure un sacchetto antistatico a dire il vero) con tutta la dotazione nel fondo sotto la scheda madre:


    Induttanze "Server-level" e metallo ovunque, sia nei riforzi degli slot PCI-Ex e della RAM che nello "armor" che costituisce il tema alla scheda e nel "Base Plate" full-cover posteriore rendono la scheda madre piuttosto imponente, sicuramente la scheda madre desktop più pesante che abbia mai preso in mano.


    Il "base plate" posteriore credo serva soprattutto a conferire rigidità alla scheda, assorbendo gli sforzi necessari per sostenere un dissipatore sicuramente imponente ma anche configurazioni multi-VGA: Con 48 linee PCI-Ex suddivise in 4 slot PCI-Ex 3.0 in formato 16x, permette configurazioni fino a 4 vie con gli slot configurati per operare in modalità 16x,8x,16x,8x. A questi si aggiunge poi un quinto slot PCI-Ex 2.0 4x elettrico ma anche questo in formato 16x.

    Il socket per TR4 è piuttosto particolare, con una sorta di sandwitch a tre strati e il processore che, tramite la sua cartuccia, viene inserito in una slitta posizionata tra il socket e la piastra di ritenzione.


    Le 3 viti che chiudono il socket, secondo il manuale, devono essere operate in uno specifico ordine in apertura e nell'ordine opposto in chiusura. Mi sono fidato e ho seguito le istruzioni.

    Alle 48 linee PCI-ex 3.0 a disposizione degli slot PCI-Ex, si aggiungono altre 12 linee divise in 3 slot M2 PCIe Gen3 x4, due in formato 22110 ed uno in formato 2280, tutti e 3 dotati di "Thermal Guard" (un dissipatore, tanto per cambiare, in metallo con il proprio PAD):

    Non capisco perchè gigabyte abbia dato ai dissipatori quella sorta di onda alle estremità (forse per compatibilità con i profili di alcuni drive: Nel mio caso, però, il dissipatore appoggiato alla lamina in rame di cui è già dotato il Sabrent ha un'aderenza non proprio perfetta. Dato che il Sabrent è in formato 2280, utilizzo l'unico slot "corto" della mobo, che è quello in basso a destra, sotto al dissipatore che copre il chipset.


    Lato connessioni ho perso il conto delle porte USB (una decina, tra le diverse generazioni e fino a 17 contando i vari header sulla mobo), 8 porte SATA con supporto al RAID 0,1 e 10. E' ora previsto gratuitamente anche il supporto a "NVMe RAID for AMD Ryzen Threadripper"
    Lato network abbiamo Intel ovunque (per fortuna! Non nascondo che era uno dei requisiti sbarranti sulla scelta della mobo): E' Intel il controller Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac (Wi-Fi 5, con la nuova nomenclatura!) fino a 867 Mbps di data rate, 2.4/5Ghz con BLUETOOTH 4.2 e soprattutto due porte LAN con chip Intel i211AT.

    Infine la scheda monta un doppio bios: La modalità di switch tra l'uno e l'altro è automatica e, a quando ho visto, non è comandabile dall'utenza. Questa cosa non è che mi faccia proprio impazzire: Tirando un po' il sistema, si è piantato tutto e, al riavvio, è partita sul bios secondario (me ne sono accorto perchè avevo perso tutti i settaggi ed entrando in UEFI la versione era tornata alla precedente). Non c'è modo, a quanto ho capito, di provare a riflashare il primario e tornare su quello senza scatenare di nuovo l'evento per cui è stata rilevata una corruzione ne di flashare il secondario con il bios che ti pare o di verificare se il primario è adesso completamente TOFU o se la procedura di switch (che dovrebbe prevedere anche un re-flash del bios corrotto) è riuscita a ripristinarlo.
    Ultima modifica di frakka : 20-02-2020 a 00:53

    Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

  7. #7
    gibibyte L'avatar di lordchaos
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    Veramente un bel mostriciattolo! Ma sopratutto completissima!
    Marco

  8. #8
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    Sì, è una gran bella scheda.
    Peccato per i software di gestione in windows, che non mi sembrano all'altezza, e per questa la mancanza della possibilità di gestire il dual bios che, secondo me, è una mancanza abbastanza grave. Magari sono solo io che non ho capito come farlo... Appena passo dalla cantina mi prendo su il manuale e provo a ricontrollare.
    I profili salvati sono memorizzati nel chip di UEFI quindi se fa il fail-over sull'altro (procedura che prevede appunto la sovrascrittura del BIOS fallito con quello buono) perdi anche i profili salvati... Perché nell'altro non ci sono e li puoi recuperare solo da un backup su chiavetta.
    Inoltre: la scheda è arrivata con il bios F11, ho flashato il bios F12 e quando ha fatto il fail-over si è avviata con il BIOS F11 che c'era sul chip backup. Come si fa ad aggiornare anche la versione presente nel chip in standby? Boh... Non l'ho ancora capito.


    I software di gestione in windows (banalmente sono solo interfacce per la configurazione di UEFI) me li sarei aspettati un po' più avanzati: Quanto può essere complesso in una finestra di Windows replicare la stessa GUI e le stesse impostazioni che hai nel firmware UEFI? Se si possono cambiare le impostazioni dell'ordine di avvio dei sistemi operativi mi aspetto che sia possibile toccare anche le altre voci... Anche se non è possibile applicarle real-time, anche solo poter selezionare un diverso profilo per l'avvio successivo non sarebbe male.
    Ma magari ci sono delle limitazioni di cui non sono a conoscenza.


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    Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

  9. #9
    gibibyte L'avatar di lordchaos
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    Purtroppo lato software se sei abituato ad asus credo farai fatica a trovare qualcosa di equiparabile!
    Marco

  10. #10
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    "Abituato" è un parola grossa: Visto che la mobo che avevo prima era un M5A97 EVO R2.0 (il primo bios è del 2012 quindi ormai aveva quasi 10 anni!) e all'epoca i software in bundle di questo tipo erano inesistenti non è che abbia proprio termini di paragone... Ma, appunto, essendo passati quasi 10 anni mi aspettavo di meglio.

    Comunque ho ricontrollato: Sul manuale c'è scritto che l'utente non può aggiornare manualmente il backup bios. Ci sono poi due modalità di "Q-Flash": Quella normale e la "plus".
    La modalità "normale" è la possibilità di aggiornare il bios dalla utility inclusa nel firmware UEFI.
    La modalità "plus" è la possibilità di recuperare la mobo quando entrambi i main e backup bios "fail during system boot", inserendo un drive (formattato con il filesystem FAT e di tipo USB 2.0) contenente il bios da ripristinare in una specifica porta USB (il file deve essere rinominato però come "GIGABYTE.bin"). Se il sistema non parte inserire il supporto con il bios, riavviare e attendere 15-20sec, dopo di che il sistema dovrebbe cercare il file nella chiavetta ed il led F_BIOSLED dovrebbe iniziare a lampeggiare fino al reboot (2/3 minuti). A quel punto, il Dual Bios dovrebbe ripristinare anche l'altro chip (altro reboot dopo 2/3 minuti) e concludere l'operazione avviando la macchina in UEFI per la configurazione.

    Una particolarità della modalità Q-Flash è che permette di usare per il flash anche un file presente su un hdd in modalità RAID/AHCI (quindi avvia anche gli eventuali array RAID) o collegato ad un controller esterno ma solo se si è entrati nella utility direttamente premendo "End" all'avvio del sistema e non se ci si entra dal firmware UEFI (stando al manuale).

    C'è poi l'utility @Bios che scarica il firmware più aggiornato direttamente dal sito di Gigabyte e lo aggiorna da Windows. Questa utility permette anche di modificare e personalizzare il boot logo mostrato all'avvio del sistema caricando un'immagine a scelta in formato bmp, gif o jpeg.

    In base al manuale, l'unico modo di aggiornare il backup bios è corromperli entrambi e aspettare che il "Q-Flash Plus" entri in funzione... Vabbè, anche no!

    Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

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