In questo periodo Corsair sta vivendo una fase di iperattività sfornando, uno dopo l'altro, prodotti molto interessanti e decisamente innovativi.
Recentemente abbiamo potuto apprezzare i nuovi Carbide 600C e 600Q che, seppur eccellenti sotto tutti i punti di vista, sono stati da alcuni criticati per il loro fattore di forma inverted-ATX con alimentatore posizionato nella parte alta, il quale, purtroppo, non sempre è in grado di garantire eccellenti prestazioni termiche.
Eravamo certi, sin dall'arrivo dei suddetti case, che tale soluzione fosse essenzialmente frutto di una scelta di design, in quanto già si mormorava del rilascio sul mercato di prodotti simili nello stile ma con struttura classica.
Ecco quindi arrivare il Carbide 400C e il Carbide 400Q, ancora una volta due gemelli diversi, dalle stesse sembianze ma con vocazione gaming il primo, poiché dotato di pannello laterale con finestra in plexiglas, e "Quiet Computing" il secondo, in quanto rivestito internamente di materiale fonoassorbente.
I due nuovi modelli, pur condividendo lo stesso nome, non hanno nulla a che vedere con il Carbide 400R, un ottimo case ma, a nostro avviso, appartenente ad un filone del tutto separato ed ormai leggermente datato.
Modello Carbide 400C Carbide 400Q Dimensioni (WxHxD) 425mm x 215mm x 464mm Peso ~ 8kg Materiali Plastica e acciaio Alloggiamenti drive 2 x 3,5/2,5"
3 x 2,5" (massimo 5)Supporto mainboard ATX e inferiori Lunghezza massima alimentatori 200mm Altezza massima dissipatore 170mm Dimensioni massime VGA 370mm Ventole Frontale: 3 x 120/140mm (1 x 140mm in dotazione)
Posteriore: 1 x 120mm (in dotazione)
Top: 2 x 120/140mm (opzionali)Porte I/O 2 x USB 3.0
Microfono e cuffie
Come suggerisce il nome, i Carbide 400C e 400Q sono leggermente più piccoli rispetto ai 600C e ai 600Q ma, tutto sommato, rinunciando ai due alloggiamenti per drive da 5,25" e qualche piccolo accessorio, riescono comunque a garantire una elevata predisposizione per l'installazione di sistemi di fascia alta.
Anche in questa recensione analizzeremo in modo approfondito il modello più aggressivo, ovvero il 400C, ma non mancherà, tuttavia, anche un'analisi relativa al 400Q, che verrà trattato in una pagina dedicata.
Buona lettura!