Leggete qui:
Un giorno il nuovo e corretto termine per designare lo schermo del vostro computer portatile sarà LEP, e non LCD.
Prima che i meno tecnici abbandonino l’articolo per antipatia contro gli acronimi, permettete che chiarisca la situazione. Si è verificata una rivoluzione, amici miei, e molto presto lo schermo del vostro laptop vi parrà un obsoleto e ingombrante pezzo da collezione.
Infatti stiamo per assistere a una nuova serie di schermi per tutti gli utilizzi, compresa la sostituzione del vostro quotidiano cartaceo preferito.
Niente più carta
Sviluppata in Inghilterra da Cambridge Display Technologies, la tecnologia LEP (Light Emitting Polymer) consta di una lastra sottilissima di plastica o vetro funzionante alla luce del giorno invece che dipendente dalle batterie richieste dall’attuale generazione di LCD (LCD, nel caso ve ne siate dimenticati, sta per Liquid Crystal Display).
Gli LCD sfruttano molecole di cristallo per catturare la luce riflessa e spedirla attraverso un filtro polarizzato che accende o spegne un certo colore. Per illuminare i cristalli occorre una forte illuminazione e proprio per questo motivo, se guardate uno schermo LCD da un angolo molto ampio, questo può apparire illeggibile o completamente nero.
Con gli schermi LEP, questo inconveniente non c’è. I LEP sfruttano molecole di polimeri plastici che brillano quando vengono in contatto con l’elettricità. Creando diversi strati di polimeri, i ricercatori sono riusciti a caricare due lastre, riempire l’interno di molecole polimeriche e quindi incollare il tutto su una superficie di vetro o di plastica.
Se vi sembra una cosa ingombrante, non lasciatevi ingannare: un insieme polimerico come quello descritto diventa un foglio sottilisimo, che potete tranquillamente arrotolare e mettere in tasca o spiegare come fareste con un giornale. E dato che la tecnologia non richiede una retroilluminazione, i colori rimangono brillanti, visti da qualsiasi angolo.
La regina delle stampanti a getto d’inchiostro
Ma soprattutto, gli schermi LEP sono creati con le stampanti a getto d’inchiostro, anche se sembra incredibile.
Seiko-Epson ha realizzato una stampante speciale che può sparare goccie di polimeri rossi, blu e verdi (i colori base per creare qualsiasi altro colore) da tre cartuccie diverse, quindi aggiungere un quarto getto che contiene un polimero conduttivo. La stampante "stampa" piccole goccie dei quattro inchiostri su una lastra sottile che, combinata con gli elettrodi, diventa uno schermo LEP.
Se considerate il fatto che un normale schermo LCD ha una risoluzione di 72 dpi, la risoluzione potenziale dei LEP, pari a 200 dpi, sarà una sorprendente novità per chiunque usi un telefono, un laptop, un palmtop o il mirino di una telecamera digitale. Seiko-Epson sta lavorando su una gigantesca stampante in grado di creare schermi da 5 metri senza alcun segno di giunzione e senza problemi di fragilità.
Se vi è mai capitato di vedere uno schermo LCD con un pixel perennemente spento, avete capito quanto sia difficile costruire un LCD di buona qualità. Con il crescere della dimensione dello schermo, aumenta anche la percentuale degli schermi difettosi. Dato che gli schermi LEP sono più facili da produrre, in effetti potrebbero segnare la fine degli ingombranti monitor a tubo catodico, senza dover sacrificare la risoluzione e la brillantezza alle quali ci hanno abituato.
Piccole molecole
La tecnologia LEP non è l’unica star del momento. Eastman Kodak sta provando una tecnologia che chiama “piccola molecola”, altrimenti detta OLED. Motorola ha già sottoscritto un accordo per sfruttare la tecnologia OLED già dall’inizio del prossimo anno. Ma gli schermi OLED sono ancora più difficili da produrre degli schermi LCD. Richiedono strati multipli di pellicole organiche e certo non possono essere “stampati” con la stessa facilità dei LEP.
Il problema dei LEP è che, pur essendo sulla linea del traguardo, ancora non sono arrivati. Cambridge Display Technologies sta cercando di allungare la vita del prodotto da migliaia di ore a decine di migliaia; in più, la società deve ancora riuscire a far funzionare il suo pupillo su qualsiasi superficie e non solo sul vetro. Comunque, con la scarsità di LCD in crescita anno dopo anno, e il boom dei piccoli dispositivi che usano schermi a colori, potete aspettarvi di vedere i primi LEP già dal 2001, per arrivare a un normale e diffuso impiego nel 2004.
Appunto di Cryu:
Se avete letto tutto, da adesso sono aperte le scommesse per indovinare quale produttore di monitor o associazione di produttori, per primo si comprerà il brevetto per poterlo tenerne nascosto.