Ho un duron verde 700@900 stabile. Sentendo l'insistenza con cui molti parlano di sconvolgere un tranquillo overclock per prendere alla fine una manciata di megahertz in più mi è sovvenuta qualche perplessità...
1: Capisco che l'innalzamento dell'fsb sia parecchio redditizio ma credo che sia davvero difficile ottenere risultati stabili con incrementi superiori ai 4-5 mhz oltre i 100-133... a quel punto si va a compromettere l'affidabilità delle schede pci e agp oltre che mandare eventualmente in crisi la memoria;
2: Ho letto da parecchie parti che, per un problemi di tolleranza magnetica, i wafer con cui sono fatti i duron (per esempio il 700 come il mio) sopportano al massimo 900 (verde) e 950 (blu). Oltre quella soglia non è detto che il sistema non parta, anzi... con una adeguata dissipazione si riesce anche ad avere un sistema abbastanza stabile e temperature basse. Il punto è che i transistors a quella frequenza lavorano con una soglia di "rumore" (scusate il termine profano) che rende l'eventualità di errori parecchio probabile.
3: I miseri 64kbytes di cache con cui è equipaggiato il duron si svuotano molto facilmente al salire della frequenza. Insomma, il duron non è un processore che aumenta di prestazione in proporzione con la frequenza che si ottiene, al contrario la curva di incremento di prestazioni si appiattisce sempre di più al crescere della frequenza in quanto la cache, come dicevo, risulta troppo poco capiente per sopportare le rapidissime richieste di dati del processore. Per un tbird il discorso è diverso in quanto una quantità quadrupla di cache soddisfa frequenze di clock largamente superiori a quelle oggi disponibili.
Che ne dite?