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Il primo giorno dell'Intel Developer Forum, Martedì 17 Febbraio, è stato caratterizzato da alcuni annunci estremamente importanti da parte di Intel.
Nel corso del primo keynote speech, il CEO di Intel Craig Barrett ha ufficialmente presentato la tecnologia Clackamas Technology, nota anche con la sigla CT. In termini molto semplici, CT altro non è che l'implementazione di supporto di codice a 64bit all'interno delle architetture a 32bit di Intel.
I primi processori che utilizzeranno la tecnologia CT saranno le cpu Xeon basate su Core Nocona, attese al debutto per il prossimo trimestre. Seguiranno i processori Pentium 4 basati su Core Prescott e quelli Xeon MP basati su Core Protomac, ma stando ai dati attualmente disponibili non prima della fine dell'anno se non addirittura inizio 2005.
Le cpu Xeon basate su Core Nocona verranno costruite con processo produttivo a 0.09 micron e integreranno supporto alla frequenza di bus Quad Pumped di 800 Mhz. Pensate per sistemi biprocessore, vantano supporto al set di istruzioni SSE3 e uintegrano le varie novità preesentate con il core Prescott.
Le cpu Prescott attualmente in commercio integrano già la circuiteria di funzionamento della tecnologia CT, ma disabilitata. Questa è una pratica abituale per Intel, inserire nuove funzionalitò a livello di Core ma non abilitarle subito. Tale percorso era stato seguito, ad esempio, per le cpu Pentium 4 con la tecnologia Hyper-Threading. Ovviamente la tecnologia CT non potrà venire abilitata con le cpu Pentium 4 Prescott attualmente disponibili sul mercato.
L'elemento più interessante della tecnologia CT è, tuttavia, il supporto software: Intel ha infatti confermato che i propri processori con tecnologia CT potranno utilizzare lo stesso sistema operativo Windows a 64bit sviluppato da Microsoft per i processori AMD64, cpu Athlon 64 e Opteron.
Da un punto di vista della facilità di diffusione di sistemi a 64bit questo è un elemento di primaria importanza sia per Intel che per AMD. Craig Barret ha sottolineato che l'approccio architetturale di Intel è differente da quello di AMD, ma dal punto di vista del sistema operativo entrambe le tecnologie saranno compatibili. AMD utilizza il nome x86-64, mentre Intel ha scelto quello di IA-32e.
Sistemi Xeon con supporto a codice a 64bit potranno posizionarsi direttamente contro soluzioni AMD Opteron, originariamente però solo con configurazioni a 2 processori. Per i sistemi a più ie bisognerà attendere il Core Protomac a inizio 2005. Resta comunque da verificare, sul piano prettamente prestazionale, quale sarà l'impatto del bus di sistema utilizzato nei sistemi Xeon multiprocessore, quando confrontato con il più efficace bus Hypertransport scelto da AMD per le proprie cpu Opteron.
Le performances del bus di sistema, in effetti, sembrano essere una delle principali limitazioni delle attuali architetture Xeon, caratteristica che non permette di avere elevata scalabilità delle prestazioni aumentando il numero di processori utilizzati. Grazie alla particolare architettura del bus Hypertransport, invece, la scalabilità delle prestazioni è uno dei punti di forza dei sistemi Opteron.
E' fuori discussione che i principali partner di Intel abbiano fortemente voluto l'annuncio di Intel. Sia HP che Dell, infatti, sono fortemente interessati ad avere disponibili processori Intel che forniscano supporto ai 64bit, superando le limitazioni delle architetture a 32bit, per utilizzi in ambienti workstation e server ma a fasce di costo ben inferiori rispetto a quelle dei sistemi Itanium.